Correre a 60 anni
La corsa è un’attività sportiva che apporta diversi benefici per la salute dell’organismo e che si può praticare a qualunque età. Chiaramente, per ottenere effetti positivi, è necessario calibrare i propri obiettivi in base alle diverse stagioni della vita. Nella società moderna, l’aspettativa di vita si è allungata tanto che a 60 anni si vive come se si avessero 40 o 50 anni anche grazie all’esercizio fisico. La corsa è un ottimo strumento per sentirsi biologicamente più giovani e invecchiare bene, ovvero non trasformandosi nell’anziano pantofolaio e sedentario che conduce una vita isolata e solitaria. Al giorno d’oggi, un sessantenne è molto più attivo rispetto ad un tempo, anche a livello sociale. Correre permette di sentirsi più liberi anche di svolgere altre attività, generalmente etichettate come giovanili, come può essere viaggiare o studiare. Quando si pratica un’attività sportiva, cambia proprio l’atteggiamento verso se stessi, si ha una maggiore consapevolezza del proprio fisico e si impara anche ad ascoltarlo per evitare infortuni.
Come iniziare a correre a 60 anni
Con i giusti accorgimenti, la corsa è un’attività sportiva che si può praticare ad ogni età. Se non si svolge esercizio fisico da parecchio tempo o se non si è mai stati dei tipi molto sportivi non bisogna preoccuparsi, in quanto iniziare a correre a 60 anni è possibile, ecco tutti i consigli.
– Effettuare una visita medico sportiva
Prima di cominciare qualsiasi attività fisica è importante sottoporsi ad una visita medico sportiva che accerti l’idoneità allo sport. Quest’ultima è consigliata a tutte le età, ma ancor di più se si hanno più di 60 anni, ma come si svolge? Prima di tutto c’è l’anamnesi da parte del medico per raccogliere tutte le informazioni relative allo stato di salute del soggetto, come la presenza di patologie ed alcune eventuali abitudini come fumare o bere alcool. Viene, poi, effettuata la raccolta dei dati antropometrici, ovvero il peso e l’altezza e la misurazione di tutti parametri come auscultazione toracica, misurazione della pressione ed elettrocardiogramma. Se non vengono rilevati particolari anomalie, il medico rilascerà il certificato di idoneità nell’immediato.
– Stretching pre e post corsa
Per la corsa lo stretching rappresenta una pratica importantissima, soprattutto dopo i 60 anni per prevenire stiramenti durante l’allenamento ed evitare di sentirsi le gambe stanche il giorno dopo. Effettuare stretching prima della corsa permette di risvegliare i muscoli gradualmente e il sistema cardiovascolare in maniera tale da mettere l’organismo in condizione di affrontare l’allenamento vero e proprio. Inoltre, è molto utile per scaricare la tensione, soprattutto se si effettuano anche degli esercizi di respirazione in abbinato. Dopo la corsa, invece, una routine di stretching statico contribuisce a velocizzare il recupero. Affinché questo sia utile e non dannoso deve essere eseguito in maniera corretta rispettando tempo, posizioni e appoggi. Se si avverte dolore, molto probabilmente non lo si sta facendo bene: i muscoli devono allungarsi e non stirarsi.
– Non preoccuparsi della velocità
Bisogna iniziare lentamente, quindi, non concentrandosi troppo sulla velocità. Tutti vogliono correre un po’ più veloce, ma all’inizio è meglio procedere per gradi per non mettere troppo sotto sforzo il fisico. Fondamentale, invece, è imparare a correre a lungo, migliorando le proprie prestazioni giorno dopo giorno e ritrovare così il proprio benessere. Correre veloce a 60 anni è possibile, ma non bisogna avere fretta.
– Alternare la corsa alla camminata
Prima di iniziare a correre, è importante camminare, meglio ancora è alternare la corsa alla camminata. Intervallare tratti di corsa con tratti di camminata, infatti, consente di ridurre i tempi di recupero dei propri allenamenti e allo stesso tempo di ritrovarsi senza nemmeno accorgersi ad aumentare le distanze percorse.
– Trovare un compagno di corsa
Per vincere i momenti di estrema pigrizia, non c’è niente di meglio che trovarsi un compagno di corsa. Questo, oltre a far sentire più motivati, permette anche di migliorare la propria socialità. Stesso discorso vale per i gruppi di corsa utili per iniziare a tirar fuori risorse che probabilmente non si sapeva di avere.
La scelta delle scarpe giuste
Con l’avanzare dell’età, soprattutto se non si è abituati a praticare sport, ossa e articolazioni possono subire delle sollecitazioni eccessive. Al fine di evitare problematiche è fondamentale scegliere la scarpa giusta. Negli ultimi anni il mercato delle scarpe sportive da running si è ampliato tantissimo, ma come effettuare la scelta? Prima di procedere con l’acquisto, bisogna tenere in considerazione due caratteriste fondamentali: l’ammortizzazione e la protezione. La giusta ammortizzazione permette di cominciare a correre in maniera più tranquilla, prevenendo eventuali infortuni causati dall’impatto con il terreno. Una scarpa ammortizzata è in grado di assorbire l’impatto che viene generato tra i piedi e il terreno. Questa caratteristica risulta essere importante a 60 anni per proteggere le proprie articolazioni da urti e stress. Inoltre, è un fattore fondamentale anche in presenza di qualche chilo di troppo. Se non si è particolarmente abituati a correre, può capitare di assumere delle posizioni poco stabili o scorrette per il piede, per questo è importante optare per una scarpa da corsa protettiva che ha la funzione di prevenire queste posizioni e di ridurre la possibilità di infortunio. Questo tipo di scarpa è l’ideale anche per chi ha problemi di appoggio del piede come pronazione e supinazione.
A 60 anni meglio correre o camminare?
Dopo i 60 anni praticare un’attività fisica è una scelta utile, non solo per il benessere dell’organismo, ma anche per quello mentale. Chiaramente deve essere compatibile con la propria condizione fisica e con il supporto del proprio medico, che può suggerire il tipo di attività più adatto. Con l’avanzare dell’età, infatti, l’agilità, la forza fisica e la resistenza diminuiscono, il fisico non è più scattante come un tempo e anche il respiro subisce dei cambiamenti. La corsa praticata senza eccedere o sforzarsi troppo e con la giusta preparazione fisica, garantisce ottimi risultati. D’altro canto, anche la camminata è un ottimo esercizio che permette di mantenere il peso forma.
Per trarre beneficio da queste due attività è importante praticarle almeno 3 o 4 volte a settimana. Per i primi tempi sarebbe meglio correre o camminare per 20 o 30 minuti al massimo. Poi, con la pratica, si può allungare fino a 45-60 minuti al giorno, ma non bisogna avere fretta, occorre avere pazienza per riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Camminare e correre sono due attività fisiche che possono sembrare molto simili tra loro perché coinvolgono gli stessi muscoli, ma in realtà sono molto differenti tra di loro. Entrambe hanno dei pro e dei contro, ma qual è la migliore da praticare a 60 anni? La risposta, come spesso accade, sta nella moderazione. L’ideale sarebbe correre ad una velocità moderata per tre volte a settimana. In ogni caso, l’attività più adatta dipende anche dalla propria condizione fisica di partenza.
Correre a 60 anni fa bene
Gli effetti benefici della corsa sono molteplici e legati anche alla prevenzione e alla cura di alcune patologie. Non ci sono limiti di tempo, si può iniziare a correre anche dopo i 60 anni tranquillamente, sempre con i dovuti accorgimenti. Ecco quali sono, nel dettaglio, i principali benefici di praticare quest’attività a 60 anni.
– Per dimagrire
La corsa è un’ottima attività per bruciare calorie, non solo mentre si corre, poiché accelerando il metabolismo, è possibile bruciarle anche quando si è inattivi. Chiaramente, correre soltanto non è sufficiente, in quanto bisogna sempre abbinarci un’alimentazione bilanciata. Per massimizzare i risultati e perdere peso più in fretta, rimodellando anche il proprio corpo, riducendo anche gli inestetismi e rassodare le braccia a 60 anni è consigliato andare a correre di primo mattino, a digiuno, ma per non più di 60 minuti, perché non si hanno le giuste scorte energetiche.
– Per ridurre lo stress
La corsa è in grado di stimolare la produzione degli ormoni del buon umore e può essere considerata come un antidepressivo naturale. È scientificamente dimostrato che quest’attività incrementa i livelli di serotonina, meglio conosciuto per essere l’ormone del buon umore. Gli effetti benefici della corsa sul cervello, però, non finiscono qui, in quanto consente anche di ridurre lo stress, favorendo il rilassamento e il riposo notturno.
– Per rafforzare il sistema immunitario
Con l’avanzare dell’età le difese immunitarie si riducono e si è più soggetti a frequenti raffreddori e malanni stagionali. Un articolo pubblicato sull’Havard Health ha evidenziato che condurre una vita sana aiuta il sistema immunitario a lavorare in maniera più efficiente. Inoltre, sembra che praticare questo esercizio possa ridurre drasticamente la predisposizione di un individuo verso una malattia.
– Per rendere più forti i muscoli del cuore e abbassare il colesterolo
Durante la corsa aumenta la frequenza cardiaca poiché il cuore viene continuamente stimolato per stare al passo, rendendo quest’organo più forte, di conseguenza non lo si mette sotto sforzo, sia quando si è in piena attività e sia quando si è a riposo. Avere un cuore forte, inoltre, migliora anche la circolazione sanguigna, riducendo il rischio di ipertensione. Diverse ricerche hanno dimostrato che correre abbassa i livelli di colesterolo cattivo riducendo il rischio di infarto, attacchi cardiaci e disturbi alle coronarie.
– Per sentirsi parte di una comunità
A 60 anni il rischio di sentirsi soli è dietro l’angolo, ma iniziare a praticare uno sport e sentirsi parte di una comunità è un ottimo metodo per conoscere nuove persone o consolidare delle vecchie amicizie. Anche se la corsa può essere considerata come uno sport individuale, praticarla insieme ad amici o ad altri runner è utile per sentirsi più motivati e rassicurati.
Insomma, i benefici di quest’attività sono davvero tanti, siete pronti a cominciare?
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