Un viaggio lungo la mitica Via della Seta, nel cuore dell’Asia centrale, tra le antiche città di Khiva, Bukhara e Samarcanda, strette fra il Deserto del Kyzylkum a nord e il Karakum a sud. Per secoli le lunghe carovane hanno sostato in queste tre oasi, all’ombra delle grandi moschee dalle cupole blu con i loro svettanti minareti e una di queste, la celebre Samarcanda, fu scelta da Tamerlano, come splendida capitale per il suo impero. L’erede di Gengis Khan, nonché ultimo conquistatore delle steppe, la volle così bella che fece giungere i migliori artigiani dell’India per decorarla. Preambolo prezioso sarà la toccata a Nukus, per scoprire opere d’arte incredibili, sottratte a un triste destino e testimoni di una silenziosa disubbidienza. Al termine del tour si potrà estendere il viaggio per una visita facoltativa della Valle di Fergana.
La quota include
VOLI
- Volo intercontinentale da/per Roma (comprese YQ/YR)
- Volo domestico Tashkent – Nukus (altri aeroporti su richiesta)
TRASFERIMENTI
- Trasferimenti con vettura privata.
SOGGIORNO
- 8 pernottamenti in hotel 3/4*
- 8 colazioni
- Early check-in a Tashkent all’arrivo
GUIDA
- da 2 a 3 passeggeri guide locali in lingua inglese ( 5 guide totali – 1 per
ogni area) - da 4 a 7 pax una guida unica in inglese per tutto il tour.
Date e tariffe disponibili
Itinerario
L’ordine delle visite potrebbe svolgersi differentemente rispetto a quanto pianificato da programma in base ad eventuali variazioni degli orari di apertura dei luoghi d’interesse.
Italia - Tashkent
All’arrivo a Tashkent, accoglienza e trasferimento privato in hotel. Tempo per rinfrescarci prima di
incontrare la nostra guida e iniziare la visita della capitale Uzbeka. L’aspetto di Tashkent è molto
moderno: la città vecchia venne quasi completamente spazzata via da un drammatico terremoto
nel 1966. Percorreremo lunghi boulevard alberati e grandi spazi aperti, come piazza Indipendenza
e piazza Tamerlano, dove campeggia l’enorme statua dell’emiro. Fu proprio Tamerlano a portare in
Uzbekistan un antico corano da Baghdad, considerato oggi il più antico esistente al mondo.
Lo potremo ammirare presso il Museo del Corano di Usman. La nostra visita prosegue
immergendoci nei colori e negli odori del grande mercato di Chorsu, il più grande del paese.
Scendiamo invece sottoterra per scoprire uno dei gioielli inaspettati di Tashkent, la metropolitana
di epoca sovietica: lussuose stazioni decorate da grandi colonne, lucenti mosaici e marmi a
profusione. Ultima tappa il Museo delle Arti Applicate dove inizieremo a scoprire le tradizioni
artigianali della cultura uzbeka.
Colazione in hotel. Pasti liberi.
Tashkent
Dopo colazione prenderemo contatto con Tbilisi, città remota e per molti quasi sconosciuta, ma nella quale, nell’Ottocento, vi si recavano poeti come Alexandre Dumas e Aleksandr Sergeevič Puškin, appassionati delle terme sulfuree del quartiere Abanotubani. Tra vie, vicoli e piazze siamo in viaggio attraverso le epoche, dal passato più antico al futuro. Ad un centro storico carico di fascino, nel quale sembrano risuonare ancora gli zoccoli dei cavalli che componevano le carovane che sostavano nei suoi caravanserragli, il salmodiare dei monaci che pregavano nei suoi luoghi di culto e nelle cui case riposavano mercanti di ogni provenienza stremati dalle lunghe traversate intercontinentali, si contrappone la città moderna, viva e frizzante, a tratti ancora più alla moda delle più note capitali occidentali. Visita della Basilica di Anchiskhati, una delle più antiche chiese di Tbilisi (VI secolo) che conserva il suo aspetto originale, e della Cattedrale di Sioni, risalente al VI-VII secolo, con la croce di Santa Nino di Cappadocia, fatta di rami di vite legati con i capelli della santa. Passeggeremo nel quartiere Abanotubani, dove si trovano le terme sulfuree frequentate da Alexandre Dumas e Puskin; visiteremo i Bagni Turchi della città e la sua Sinagoga, e ci dedicheremo anche ad una degustazione “ad alta gradazione” nella fabbrica di Cognac della città. Si chiude la giornata con il Museo Nazionale che custodisce una ricca collezione di reperti archeologici e oggetti e gioielli d’oro della Georgia precristiana.
Colazione in hotel. Pranzo e cena liberi.
Tashkent - Nukus - Khiva
Prima dell’alba trasferimento in aeroporto per il volo interno fino a Nukus. Capitale della regione
semi-autonoma del Karakalpakstan, isolata nell’ovest del paese, la città è la sede del Museo
Savitsky. Visiteremo la collezione creata da Igor Savitsky, opere di artisti russi dissidenti,
condannati all’oblio dalle purghe di Stalin. I colori, le forme e la fantasia dell’avanguardia russa
dimenticata si mostrano in tutta loro bellezza, dopo aver sfidato per anni la censura. È incredibile
l’emozione che si prova di fronte a questi capolavori, sia per dove sono conservati, sia per come ci
sono arrivati. Dopo la visita lasciamo Nukus lungo l’antica via delle carovane, al bordo del deserto
del Kyzylkum, per arrivare nella mitica città di Khiva, stretta dentro le sue mura. Lungo la strada
vedremo i resti delle 100 Fortezze dell’impero di Corasmia, distrutte dalla furia dei mongoli: mura
solitarie spazzate dal vento che dominano il panorama dalla vetta delle aride colline. All’arrivo
sistemazione in hotel.
Colazione al sacco. Pasti liberi.
Khiva
La giornata sarà dedicata alla visita della Itchan Kala, la città vecchia di Khiva. Visiteremo i palazzi
dei famigerati emiri, resi ricchi dal commercio di schiavi e celebri per la loro crudeltà. Entreremo
nella Kunya Ark, la vecchia fortezza, con le sue torri e le sue prigioni, e nel palazzo
Tosh Haveli, dove si trovava l’harem. Vedremo la grande madrasa di Amin Khan, che poteva
ospitare fino a 250 studenti, e la moschea del venerdì, nota per le sue colonne di legno ognuna
diversa dall’altra. In ultimo, il grande minareto di Kalta Minor: ricoperto da fasce di piastrelle blu e
verdi, questo magnifico progetto non venne mai terminato e, dei 70 metri previsti, ne vennero
costruiti solo 29. Nel tardo pomeriggio ci sarà un po’ di tempo a disposizione per vagare
liberamente in questo museo a cielo aperto.
Colazione in hotel. Pasti liberi.
Khiva - Bukhara
Oggi lasciamo Khiva per attraversare il deserto del Kyzilkum, il deserto “dalle sabbie rosse”, e
dirigerci verso Bukhara. Il percorso di oggi sarà lungo e durante il trasferimento incontreremo
anche l’Amu Darya, il grande fiume uzbeko, l’Oxus degli antichi greci, che una volta raggiungeva
l’ormai scomparso lago d’Aral. Dopo diverse soste fotografiche, l’arrivo a Bukhara in serata ci verrà
preannunciato dal profilo del suo minareto Kalyan, costruito nel dodicesimo secolo e visibile a
chilometri nelle steppe pianeggianti. Sistemazione in hotel.
Colazione in hotel. Pasti liber
Bukhara
Giornata dedicata alla visita della città. In un parco ombroso troviamo il mausoleo Ismail Samani
con la sua raffinata decorazione. È il più antico della città e sopravvisse ai mongoli perché all’epoca
era sepolto dalla sabbia. Continuiamo le visite con la fortezza Ark, che domina la città dalla collina,
dove la famiglia reale visse fino agli inizi del ventesimo secolo. La non lontana moschea Bolo Hauz,
con le colonne che si specchiano in un’altra vasca artificiale, era sempre destinata alla famiglia del
sultano. Vedremo la piccola madrasa Chor Minor, famosa per i suoi quattro minareti e la residenza
estiva dell’ultimo emiro di Bukhara, il Sitorai Mohi Xossa, fra giardini fioriti e grandi fontane. Il
complesso Po-i-Kalyan, dove il protagonista è l’antico minareto, alto quasi 50 metri e decorato da
fregi di mattoni e piastrelle; veniva chiamato la “Torre della morte” perché i condannati alla pena
capitale venivano lanciati dalla sua elegante balconata. Nella sua ombra si trovano la grande
moschea medievale del venerdì e la madrasa di Miri Arab, l’unica ancora in funzione oggi e aperta
per studenti da tutto il mondo islamico. In città si trova anche una sinagoga del XVI secolo,
testimonianza dell’antichissima comunità ebraica che viveva in città. Al termine delle visite rientro
in hotel.
Colazione in hotel. Pasti liberi
Bukhara - Samarcanda
Dopo aver lasciato l’hotel ci sarà un po’ di tempo a disposizione per passeggiare liberamente
nell’area del bazar o nella piazza di Lyab-i Hauz, uno dei luoghi di ritrovo più frequentati: sotto i
gelsi, intorno alla vasca d’acqua che occupa il centro dello spazio, si dispongono i tavolini dove gli
anziani giocano a domino e i bambini corrono inseguiti dai genitori. Tutt’intorno i grandi portali
delle madrase e dei caravanserragli medievali. Lasciamo la città e partiamo verso la mitica
Samarcanda. All’arrivo sistemazione in hotel.
Colazione in hotel. Pasti liberi.
Samarcanda
Iniziamo le visite dal cuore della città, la Piazza Registan. Qui si trovava il mercato durante il
medioevo e qui vennero costruite le tre università medievali che fanno da quinta alla piazza: la
madrasa di Ulugbek, il sultano astronomo, la madrasa di Sher Dor, con i felini rappresentati nel
grande mosaico e la Tillya Kori, con i suoi soffitti dorati.
Non lontano dalla piazza si trova la cupola blu del mausoleo di Tamerlano. Il grande emiro venne
sepolto in una semplice tomba in mezzo ai suoi familiari. La leggenda vuole che chi disturba il
sonno del conquistatore scatenerà una guerra devastante.
La più importante moschea medievale della città era dedicata alla moglie del nostro imperatore, la
bellissima Bibi Khanum. L’edificio è ancora oggi impressionante anche se il santuario venne
costruito troppo rapidamente dai terrorizzati architetti e, dopo la morte del sovrano, le gallerie e le
volte iniziarono a crollare. Al termine, tempo libero per passeggiare in autonomia nel Grande
Bazaar, chiamato Siyob, tra banchi colorati di frutta, verdura e spezie e il profumo di pane caldo.
Rientro in hotel.
Colazione in hotel. Pasti liberi
Samarcanda - Tashkent
Al mattino continueremo a scoprire le meraviglie di Samarcanda. Continuiamo poi con la necropoli
reale di Shah-i Zinda, ai piedi della collina che domina la città da nord. Qui passeggeremo in una
stretta strada monumentale, dove domina il colore blu e verde delle ceramiche, fra i grandi portali
dei minareti. Visiteremo anche l’osservatorio astronomico di Ulugbek, una complessa struttura
medioevale che aiutava gli antichi sapienti di scrutare il cielo e i suoi segreti. Ultima tappa saranno
le rovine di Afrasiab, la città che precedette Samarcanda, dove si fermò Alessandro Magno nella
sua incredibile campagna asiatica. Antichi affreschi ci mostreranno a colori il mondo cosmopolita
dell’Asia centrale di più di duemila anni fa, dove si incontravano emissari cinesi, capì tribù turchi,
khan mongoli e ambasciatori persiani. Al termine delle visite trasferimento in stazione e partenza
con il treno per Tashkent. Arrivo e sistemazione in hotel.
Colazione in hotel. Pasti liberi
Tashkent - Italia
Trasferimento in aeroporto in tempo per la partenza del volo per Roma (altri aeroporti su
richiesta), via Istanbul.
Colazione in hotel.
Direzione Tecnica: Shiruq – VIAGGI CULTURALI by Mappamondo – Via Luigi Razza 8, 20124 Milano – Viale Regina Margherita 270, 00198 Roma