Cocooners presenta il tour guidato “Holla Mohalla: il festival dei Sikh” , in collaborazione con Shiruq Viaggi. Il tour propone la guida e la consulenza dell’esperta Marta Venezia.
Sfiorando il nord del Rajasthan, dove si trovano alcune delle più sorprendenti architetture del paese, rappresentate dalle splendide haveli, il viaggio si concentra nella regione del Punjab. Un circuito che si svolge al confine con il Pakistan, alla scoperta della cultura millenaria dei Sikh, con il loro patrimonio di luoghi sacri, arti marziali, pasti cerimoniali e tradizioni radicate che rinforzano costantemente la loro identità e che culminano con le celebrazioni di tre giorni durante il festival di Holla Mohalla.
TARIFFE:
Gruppo di 10-12: € 3650 in doppia/ € 4780 in singola
Gruppo di 8-9: € 3970 in doppia/ € 5100 in singola
La quota include
VOLI
- Volo intercontinentale da/per Milano (incluse YQ/YR)
- voli domestici in classe economica
TRASFERIMENTI
- trasferimenti con minivan o minibus di diversa grandezza sulla base del numero di partecipanti
SOGGIORNO
- 9 pernottamenti in
hotel 4/5* - 2 pernottamenti in campo tendato deluxe
- pensione completa
GUIDA
- guide locali in lingua italiana e accompagnatore
dall’Italia, con l’esperta Marta Venezia
Date e tariffe disponibili
Itinerario
Italia- Delhi
Partenza da Milano Malpensa con volo per Delhi, con uno scalo. Pernottamento a bordo
Delhi
Arrivo a Delhi nel primo pomeriggio. In queste ore pomeridiane avremo modo di effettuare una
visita panoramica della Capitale, una città ricca di storia che si dipana in migliaia di anni. È stata il
centro di vari imperi e civiltà, da quelli dei Pandava a quello Moghul, passando per il Sultanato di
Delhi e l’epoca coloniale britannica. Questa lunga storia ha lasciato tracce nei monumenti e nei
palazzi della città. Dall’aeroporto ci rechiamo nella parte nuova della città, appunto New Delhi, progettata e costruita
dagli inglesi negli anni ’20, con un centro di ampi viali, impressionanti edifici governativi e
istituzionali. Breve sosta al Qutub Minar, un minareto del XIII secolo, esempio di architettura
indo-islamica, alto 73 metri, con balconi sporgenti. Proseguiamo fino all’India Gate, un arco di
trionfo in cui sono incisi i nomi di migliaia di indiani che hanno perso la vita durante la prima guerra
mondiale. Il monumento commemorativo è stato progettato dall’architetto Edwin Lutyens,
incaricato, tra l’altro, di gran parte della pianificazione urbana della parte moderna della città.
Ammireremo a seguire il Rashtrapati Bhavan, proprio di fronte all’India Gate. E’ la residenza
ufficiale del Presidente dell’India, frutto della commistione tra un revival di stile Moghul con
caratteri dell’architettura occidentale. Circondato da grandi giardini, fu completato nel 1929. La
giornata si conclude alla città vecchia, che conserva testimonianze storiche, fra le quali il Forte
Rosso, il più sontuoso palazzo dell’Impero Moghul, costruito dall’imperatore Shah Jahan nel XVII
secolo, e Jama Masjid, la moschea più grande dell’India, iniziata nel 1644 e completata solo 12
anni dopo, che conserva due minareti alti 40 metri, quattro torri angolari. Ultima fermata al
Rajghat, sulle rive del fiume Yamuna, il luogo dove Mahatma Gandhi fu cremato dopo il suo
assassinio nel 1948.
Cena in hotel.
Delhi- Alsisar- Mandawa (270 km- 7 h)
Al mattino ci spostiamo in auto ad Alsisar. Nel pomeriggio visita della città, famosa per i forti e le
haveli dipinte. Il termine “haveli” si riferisce a una tradizionale dimora o palazzo risalente
principalmente all’epoca medievale dell’India settentrionale. La loro architettura è il risultato di un
mix di stili islamici, indù e persiani, con cortili interni, decorazioni con intricate sculture, jharokha (i
balconi in pietra), e dipinti murali che rappresentano scene mitologiche, storiche e di vita
quotidiana. Erano residenze, ma anche centri di attività sociali e culturali ed erano spesso sede di
celebrazioni o attività commerciali. Tra le più rinomate in città ci sono la Haveli di Shri Lal Bahadur
Mal, la Haveli di Tejpal Jhunjhunwala e la Haveli di Lakha. Si visiterà anche il Cenotafio di Thakur
Chhotu Singh, il Pozzo di Sri Lal Bahadur Mal e lo stagno di Jiwan Ram Marodia. Al termine delle
visite ci spostiamo per il pernottamento a Mandawa, a circa un’ora di distanza.
Colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena in resort
Mandawa- Ramgarh- Mandawa
La giornata di oggi sarà dedicata a due piccole città della regione dello Shekhawati, nel Rajasthan.
La mattinata ci rechiamo a Ramgarh, o “Ramgarh Sethan”, una città circondata da dune di sabbia,
un tempo tra le città più ricche dell’India. Era detta anche “Doosra Kashi” (Seconda Varanasi), fu
luogo di cultura e splendori architettonici e oggi è un giacimento di templi dipinti, haveli e cenotafi,
sfoggiando il più alto numero di dipinti di qualsiasi altra città della regione. Nel pomeriggio
rientriamo a Mandawa, per calarci nel suo fascino medievale. Le strade sono fiancheggiate da
edifici dipinti incredibilmente conservati. Anche a Mandawa si incontra un gran numero di haveli
colorate, come quelle di Chow Khani e Saraf, tra le più interessanti. Rientro in resort nel tardo
pomeriggio.
Colazione in resort. Pranzo in ristorante. Cena in resort
Mandawa- Hisar- Bathinda (300 km- 7 h)
Al mattino lasciamo Mandawa e partiamo in direzione nord. Il lungo trasferimento di questa
giornata sarà inframmezzato dalla visita a Hisar, fondata nel 1354 d.C. come “Hisar-e-Firoza” da
Firoz Shah Tughlaq, che regnò sul Sultanato di Delhi dal 1351 al 1388. Visiteremo il forte con le sue
quattro porte, che furono nominate come la Porta di Delhi e la Porta Mori a est, la Porta Nagori a
sud e la Porta Talaqi a ovest. Proseguiamo quindi verso le pianure alluvionali del Punjab fino a
Bathinda, dove ci sistemeremo in hotel.
Colazione in resort. Pranzo in ristorante. Cena in hotel
Bathinda- Faridkot- Tarn Taran- Amritsar (195 km- 5 ore)
Questa mattina ci dedicheremo ad alcune delle attrazioni principali di Bathinda, iniziando da Qila
Mubarak, un antico forte costruito intorno al 90-110 d.C., noto per la sua architettura e per essere
legato alla vicenda della regina Razia Sultan, la prima donna sovrana dell’India musulmana. Il forte
comprende due gurdware (gli edifici di culto del Sikhismo), a ricordo del passaggio qui del decimo
guru sikh Gobind Singh. La parola gurdwara significa letteralmente “porta del Guru” (con guru che
indica un maestro spirituale e dwar che significa porta). Oltre a servire da luoghi di preghiera,
fungono anche da centri comunitari per i Sikh e sono visitabili indipendentemente dalla fede.
Lasciamo Bathinda per la prima tappa del viaggio, Faridkot, per visitare il Gurudwara Tilla Baba
Farid, luogo di culto importante per molti Sikh nel paese e meta di pellegrinaggio di molti devoti. In
alcune giornate e, in generale, ogni giovedì, i seguaci della religione sikh offrono preghiere e
rendono omaggio al grande santo sufi qui venerato, Baba Farid. Viene eseguito lo shabad kirtan
(una musica sacra sikh) e viene servito il langar, un pasto gratuito e per tutti.
Poco prima di raggiungere Amritsar, ci fermeremo a Tarn Taran, città che ospita molti gurdware e
luogo sacro per molti Sikh in India e all’estero. Qui si trova il Sri Darbar Sahib Tarn Taran di Guru
Arjan, il più popolare centro religioso della regione. E’ inoltre possibile visitare il più grande sarovar
(serbatoio sacro) dell’India. Questi serbatoi d’acqua, in alcuni casi dei veri e propri stagni, sono
considerati luoghi di purificazione.
Proseguiamo quindi per Amritsar per raggiungere il nostro hotel. Per la sera è prevista la cerimonia
al Tempio d’Oro, un complesso e affascinante rituale sikh caratterizzato da canti, cerimoniali di
apertura e chiusura delle porte del tempio, purificazione dei luoghi da parte dei devoti e offerte
sacre. Si tratta di una esperienza fortemente spirituale.
Colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena in hotel
Amritsar
Proseguiamo la nostra immersione nella cultura sikh con la visita di Amritsar. Questa città fu
fondata dal quarto guru Ram Das, attorno al serbatoio sacro chiamato “Piscina dell’Immortalità”. È
nota principalmente per il Tempio d’Oro o Har Mandir Sahib (dove abbiamo assistito ai rituali della
sera precedente). Si tratta del santuario più sacro per i seguaci della religione sikh, costruito tra il
1588 e il 1601, in una combinazione di stili indù e musulmani e visitato da fedeli provenienti da
ogni parte del mondo. Altro motivo di interesse della città è Jallianwala Bagh, il parco che ricorda
il sacrificio di 2.000 indiani uccisi o feriti dai soldati britannici nel corso di un’assemblea pubblica, e
il Ram Bagh, un bellissimo giardino nella parte nuova della città, che comprende un museo nel
palazzo costruito dal maharaja sikh Ranjit Singh con una collezione di armi risalenti ai tempi dei
Moghul e alcuni ritratti delle case regnanti del Punjab.
Nel pomeriggio assisteremo alla formale cerimonia del “ritiro” a Wagah, l’unico valico di frontiera
tra India e Pakistan. A fine giornata i soldati armati, sia indiani che pakistani, nelle loro solenni
uniformi, eseguono una parata particolarmente ostile durante la quale si abbassano le rispettive
bandiere e si chiudono i cancelli di frontiera. Ai lati gruppi di persone scandiscono slogan per
caricare le guardie, quasi come tifosi.
Colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena in hotel
Amritsar- Agampur (190 km- 5 h)
Trasferimento al mattino ad Agampur e, all’arrivo, sistemazione nel campo tendato. Dopo esserci
sistemati ci sposteremo alla vicinissima Anandpur Sahib per assistere ai preparativi per il festival di
Holla Mohalla. Il principale festival sikh si tiene ad Anandpur Sahib perché la località è la casa del
Khalsa, ovvero della Comunità dei Sikh. La leggenda lo vuole fondato da Sri Guru Teg Bahadur Ji nel
1664, ma fu Guru Gobind Singh Ji a fare di Anandpur Sahib la terra di libertà spirituale ed estasi
religiosa che è oggi. Il luogo è circondato da cinque grandi forti, ma è il Takht Kesgarh Sahib una
delle principali attrazioni per i visitatori e i pellegrini.E’ situato su di una collina, comprende uno
spazio quadrato chiuso con un balcone aperto e in una parte delle struttura è esposta una
collezione di armi sacre, a testimonianza del ruolo che le arti marziali ricoprono nella cultura sikh. Il
Takht è raggiunto da persone da tutto il mondo per rendere omaggio al loro venerato guru. Rientro
ad Amritsar per il pernottamento nel campo tendato, dove trascorreremo due notti.
Colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena al campo.
Agampur- Anandpur Sahib- Agampur
Due intere giornate dedicate alla festa di Holla Mohalla ad Anandpur Sahib. Il festival si celebra
ogni anno nel mese di marzo, un giorno dopo Holi, ovvero la colorata festa indù, celebrata anche
dai non induisti, di fine inverno. La parola “Mohalla” deriva dal termine punjabi con il quale si
indica un corteo militare. La processione dei partecipanti è infatti accompagnata da tamburi che
riproducono il ritmo delle marce dei soldati, e dai portabandiera. Questa celebrazione iniziò con il
decimo guru sikh, Guru Govind Singh, con lo scopo di radunare i Sikh di ogni regione per
esercitazioni militari e battaglie simulate. Con il tempo questo raduno è diventato un festival
annuale tradizionale fortemente rappresentativo per la cultura sikh e segna anche il Capodanno
secondo il calendario lunare Nanakshahi dei Sikh. Pur avendo origini militari e nonostante
inizialmente si contrapponesse alla spensieratezza di Holi, con il tempo il festival ha mutato
aspetto, e nei tre giorni di celebrazioni mantiene un carattere di divertimento e gioia. Di sicuro
però Holla Mohalla ancora rappresenta la spiritualità e i valori sikh di coraggio e fratellanza,
promuovendo il concetto di sant-sipahi (santo-soldato) che bilancia la vita spirituale con la
preparazione fisica. Le due giornate scorreranno tra esibizioni marziali, danze bhangra,
performance di musica folk e di poesia.
Colazione al campo. Pranzo in ristorante. Cena al campo.
Agampur- Anandpur Sahib- Chandigarh (85 km- 1 h e ½)
La mattina sarà nuovamente deliziata dalle celebrazioni dell’Holla Mohalla. Dopo pranzo si parte
verso la città di Chandigarh, a poco più di un’ora di distanza. All’arrivo dedicheremo il pomeriggio
al Le Corbusier Centre, un luogo meraviglioso che glorifica l’architetto svizzero-francese Le
Corbusier. Il design del centro è una testimonianza delle sue idee visionarie e rappresenta la sua
filosofia progettuale, riflettendo i principi di semplicità, funzionalità e minimalismo, che ne erano i
tratti distintivi. Il complesso comprende tre edifici principali: il Museum of Architecture, l’Exhibition
Hall e l’Art Gallery. Le Corbusier Centre Chandigarh è strettamente legato all’evoluzione della città
stessa, che fu progettata negli anni ’50. Ha la singolarità di essere capitale di due stati, del Punjab e
dell’Haryana. Le Corbusier, messo a capo del progetto, disegnò una città che mischiasse modernità
e tradizione e che si basasse sull’analogia con il corpo umano, con diverse aree che rappresentano
le varie parti del corpo.
Colazione al campo. Pranzo in ristorante. Cena in hotel
Chandigarh
Giornata dedicata alla visita della città di Chandigarh, iniziando dal Giardino di Rocce. Si tratta di
una sorprendente creazione, un giardino che si estende su 64 acri di terra boschiva vicino al
Complesso del Campidoglio, la cui principale attrazione consiste in un gran numero di figure
animali e antropomorfe fatte di materiale di recupero. La presenza dei giardini a Chandigarh è
molto forte. Oltre a quello di Rocce ci sono anche il Giardino delle Rose e la Valle del Tempo
Libero. Il primo è forse il più famoso di tutti e ospita una varietà smisurata. Visiteremo inoltre il
Museo e Galleria d’Arte del Governo, che comprende una bella collezione di sculture in pietra
della Scuola d’Arte di Gandhara, ma anche fossili preistorici e manufatti insieme a opere d’arte
moderna e miniature dipinte.
Colazione in hotel. Pranzo in ristorante. Cena in hotel
Chandigarh- Delhi
Mattina libera per il relax, per passeggiare in libertà o per un po’ di shopping. In tarda mattinata
trasferimento in aeroporto e volo per Delhi. Arrivo nel primo pomeriggio e trasferimento al
Humayun’s Tomb. La tomba di Humayun è la tomba dell’imperatore Moghul Humayun,
commissionata nel 1569 dalla prima moglie, l’imperatrice Bega Begum (conosciuta anche come
Haji Begum), e progettata da architetti persiani da lei scelti. Fu la prima tomba-giardino nel
subcontinente indiano e anche il primo edificio così grande costruito in arenaria rossa. La tomba fu
dichiarata Patrimonio UNESCO nel 1993. Il complesso è diventato nei secoli il mausoleo di famiglia,
custodendo oltre 150 tombe dei membri reali. Al termine della visita, trasferimento in hotel.
Colazione in hotel. Pranzo al sacco e cena in hotel.
Delhi- Italia
Al mattino trasferimento in aeroporto e volo per Milano Malpensa, con uno scalo.
Colazione in hotel
NOTA IMPORTANTE: Le visite potrebbero svolgersi in un altro giorno rispetto a quanto pianificato da programma in base
ad eventuali variazione agli orari di apertura dei luoghi d’interesse
Organizzazione: Shiruq – Viaggi Culturali by Mappamondo – Via Luigi Razza 8, 20124 Milano – Viale Regina Margherita 270, 00198 Roma