WhatsApp, la nuova frontiera della comunicazione nonni-nipoti
Una finestra sui momenti della nostra vita, questo è WhatsApp. Nasce un bimbo e WhatsApp è lì ad immortalarlo e renderlo subito una star. Nonni, genitori, amici, tutti ad interagire con la videochiamata e la chat di gruppo per farsi gli auguri, dire la propria su “somiglia a” oppure ad immaginare il suo futuro.
La felicità che provano genitori, nonni e amici alla nascita di un bambino e talmente contagiosa che diventa istantaneamente virale, travolgente e massiva, raggiungendo spesso tutti i contatti della rubrica telefonica.
Alla nascita di un figlio lo status del profilo WhatsApp dei genitori cambia continuamente: “Ci attendono notti insonni, pannolini da cambiare e felicità”, oppure “La nostra bambina è il fiore più bello”. L’amore pervade la tecnologia e la rianima con una frequenza che fa tremare i cavi dei server tecnologici.
Nonni, nipoti e figli hanno legami familiari ed esigenze di comunicazione che li portano a saldare la loro unione o, anche, a ricostruirla o preservarla. Le videochiamate sono un ottimo strumento per rimanere in contatto se si vive in zone diverse della stessa città, regioni o aree geografiche più ampie e distanti. Sono molto amate da tutte le generazioni perché danno la possibilità di parlare senza limiti e senza costi telefonici aggiuntivi: una vera rivoluzione! Se stiamo effettuando una video-conversazione su WhatsAPP e qualcun altro ci chiama possiamo “Terminare e Accettare” la nuova video-chiamata in arrivo o “Rifiutare” e continuare con quella in corso.
Quanto spesso si sentono nonni e nipoti?
Da dati riportati dal sito de Il Sole 24 Ore <fra le persone di 75 e più̀ che vivono da sole (donne e uomini), due su tre hanno almeno un nipote e nel 40% dei casi i contatti sono settimanali>. Quanto può valere questa comunicazione in termini di benessere per i nonni e tutto il nucleo familiare allargato? Tanto, dicono i più recenti studi. La socialità attutisce l’isolamento, stimola le attività celebrali e rassicura gli animi. Le relazioni sociali attenuano gli impatti cognitivi dovuti alla perdita di volume celebrale e rafforzano il cervello rendendolo più resistente agli attacchi dovuti all’età. Aumenta la protezione nei casi di malattie quali la demenza, lo studio è della Fondazione Golgi Cenci che ha presentato i dati alla Milano Digital Week. L’ascolto supportivo è certamente un toccasana per la mente umana e WhatsApp e le applicazioni di social listening possono aiutare.
Lo scambio intergenerazionale è sicuramente la chiave per accendere il futuro. Di recente lo abbiamo dimenticato, anche per seguire la tecnologia… Questo è avvenuto soprattutto da parte del pubblico più giovane. Ed è qui che i nonni possono fare la differenza: cercando di insegnare loro come gestire la socialità nel mondo non virtuale (fonte: Report dell’Università Sant’Anna di Pisa).
La saggezza dei nonni è virale
Le diverse generazioni dovrebbero scambiarsi continuamente conoscenza: il più importante dei doni da trasferire agli altri. Il vissuto è il risultato di esperienze dirette, di tentativi andati a buon fine e altri invece andati male. Quando i nonni raccontano “come si faceva” e “come ho fatto” stanno offrendo ai nipoti una fetta di quella conoscenza, che è la loro saggezza appresa. L’asilo intergenerazionale di Piacenza, un progetto UNICOOP, sta cercando di stimolare questo scambio tra generazioni creando programmi condivisi tra senior e giovanissimi (3-96 anni). Si sta tutti in una stessa struttura, si gioca, si balla, si cucina, si scherza, si vive e impara insieme.
La memoria dei nonni per i nipoti è un patrimonio di valore inestimabile. Un tesoro che aiuta i nipoti a definire meglio la scoperta di sé e accresce l’autostima. Ai ragazzi di oggi serve davvero impegnarsi nella costruzione della propria identità e dell’appartenenza.
Emozioni e maturità
Le emozioni ci preparano a muoverci lungo una linea del tempo. Ci preparano a reagire alle vicende della nostra vita. Le emozioni possono passare anche attraverso la lettura di testi di romanzi, prosa e poesia. La scuola ha iniziato a far creare contenuti letterari su WhatsApp e condividere, soprattutto durante il lockdown, i contenuti delle lezioni sotto forma di testo e messaggi vocali.
I punti di forza dei nonni che aiutano i nipoti:
• Saggezza
• Stabilità emotiva
• Stabilità personale
• Maggiore comprensione verbale
• Capacità di decisione
• Capacità di osservazione
• Maggiore motivazione
Chi usa di più WhatsApp? I nonni o i nipoti?
Il suo originale e unico doppio segno di spunta blu ha convinto anche i più fobici alla tecnologia. WhatsApp ha funzionalità di base che sono facili da imparare: forse è questo il vero segreto del suo successo.
I dati dicono che in Italia, negli ultimi mesi, è cresciuto molto il numero di coloro che sanno usare questi strumenti ma siamo ancora un po’ più indietro rispetto alla media europea. L’adozione delle nuove tecnologie ha ridotto il divario intergenerazionale ma non completamente: “solo il 34% delle famiglie composte da over 65 ha accesso ad Internet” (Fonte: Istat).
Durante i mesi della pandemia sia i nonni che i nipoti hanno usato l’applicazione WhatsApp per raggiungere i medici, gli insegnanti, gli affetti e ridurre le distanze (Fonte: The Digital Economy and Society Index).
Nell’uso dello smartphone i nonni imparano ad usare la tastiera per la scrittura, ad usare i tasti di condivisione e i nuovi linguaggi imposti dagli emoticon. Possono dunque parlare direttamente con chi desiderano, creando un rapporto diretto e informale. Possono imparare a conoscere meglio i gusti dei nipoti, sapere cosa fanno, supportarli nelle scelte.
What’s up? Sorprendi tutti aggiungendo stile ai tuoi messaggi
WhatsApp consente di formattare il testo dei messaggi. Se stai usando un modello Emporia Smart5 oppure TouchSmar2 procedi così:
- Formatta il testo scritto in corsivo digitando da tastiera il trattino basso: _ nipoti_ e premi invio
- Crea il grassetto inserendo un asterisco su entrambi i lati del testo: *nonni* e premi invio
Di recente l’applicazione ha reso disponibili anche altre funzionalità come le reactions, ossia le faccine per esprimere un sentimento: applauso, mi piace, amore, lacrime, sorrisi, grazie. Presto, WhatsApp potrebbe consentire anche di modificare i messaggi dopo averli inviati.
- Fai un tap sul messaggio al quale desideri applicare una reazione (per esempio un cuore ❤). Fare tap vuol dire che devi tenere premuto per uno o due secondi con il tuo indice il messaggio al quale desideri attribuire la tua emozione o reazione. Vedrai che si attiveranno tutte le reazioni/emozioni disponibili.
- Scegli l’emozione che desideri e apparirà subito nella chat
All’inizio della sua storia l’applicazione era disponibile per un anno gratuitamente e nei successivi a pagamento a poco meno di un euro. Successivamente, con la sua crescita e le acquisizioni nel 2014 da parte di Facebook, è diventata totalmente gratuita. L’applicazione si può usare sugli smartphone e una connessione dati internet.
Se senti di voler ancora provare a smanettare e imparare ad usarla anche sul tuo computer allora inquadra con il tuo smartphone il QR code all’indirizzo e segui le istruzioni passo passo: https://web.whatsapp.com/
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