Vini di primavera estate
La primavera è arrivata, le giornate si allungano e la voglia di stare all’aperto e di viaggiare ci pervade. E cosa c’è di meglio di una gita all’insegna del buon cibo e del bere bene? La statistica, a tal proposito, parla chiaro: il numero dei turisti che viaggia per fare esperienze culinarie o enogastronomiche è aumentato. In Italia siamo dei veri e propri viaggiatori del gusto. Per viaggiare però non è sempre necessario prendere la macchina, il treno o la propria biciletta. A volte bisogna usare la fantasia. A volte basta sorseggiare un buon vino in terrazza o in cucina per fare un viaggio nei sapori. A volte è sufficiente chiudere gli occhi mentre si annusa un buon bicchiere di vino per immaginarci il territorio dal quale proviene ed essere immediatamente al mare o alle pendici di un vulcano.
A proposito di vino, con l’arrivo della bella stagione si creano vere e proprie fazioni. C’è chi beve bianco fino a fine settembre, chi sperimenta i rosati e chi non rinuncia a un buon bicchier di rosso. Noi vi consigliamo qualche etichetta da provare mentre le giornate si allungano e il caldo inizia a disturbare le nostre notti.
Colli di Luni Vermentino “Etichetta Nera” 2021 – Lunae
Iniziamo con un vino di confine. La cantina Lunae è situata in provincia di La Spezia al confine tra due mondi che in fatto di vini, ma non solo, sono per certi versi simili e per altri diametralmente opposti. Da una parte la Toscana della Lunigiana e dall’altra la Liguria delle cinque terre che in comune hanno il fatto di essere terre di confine, schiacciate tra cielo, terra e mare. Il vermentino è il re indiscusso di questa zona. L’etichetta nera del 2021 ha il tipo colore paglierino intenso dai riflessi dorati. E’ un vino fresco che non delude ed è adatto all’invecchiamento. Premiato dal Gambero Rosso con tre bicchieri, se conservato alla giusta temperatura in una cantina adeguata sarà ottimo anche per la prossima primavera. Ideale con i piatti di pesce, fresco è ottimo anche come aperitivo. La visita a questa cantina storica è consigliatissima. Il suo nome ha origini antichissime. In questa terra coltivavano il vino già gli antichi Etruschi. Furono proprio gli Etruschi a costruire, a pochi chilometri di distanza dalla attuale cantina, un porto che avevano così chiamato all’antica dea Luna. I resti sono ancora visitabili e raccontano non solo la storia del porto ma anche della piccola città che vi sorgeva accanto. Potrete ammirare la domus dei mosaici ma anche lo splendido anfiteatro.
Cerasuolo d’Abruzzo ‘Anfora’ Cirelli 2019
Parliamo di Abruzzo e, per essere precisi, dei vigneti coltivati nel comune di Atri, in provincia di Teramo. In particolare della cantina Cirelli. Qui si seguono i principi dell’agricoltura biologica, la vendemmia viene fatta manualmente a fine ottobre e il vino viene fatto fermentare in anfora di terracotta. Il gusto di questo vino rosato è fresco e fruttato e si accompagna perfettamente con un primo leggero come un buon piatto si spaghetti al pomodoro fresco e basilico. “Mentre faccio il vino, immagino di preparare una pozione magica. Un antidoto alla tristezza, un balsamo per vecchie ferite, una bevanda che non faccia dimenticare, ma perdonare. Una dichiarazione esistenziale. Un mio messaggio d’amore incondizionato” Questa la filosofia di Francesco Cirelli, che dai suoi nonni ha imparato che la vigna può essere un luogo dove ritrovare pace e serenità. La filosofia aziendale è molto semplice “meno si fa e meglio è”. Questo significa dare la possibilità al consumatore di portare in tavola un vino autentico.
Contessa Rosa – Rosé Brut Alta Langa DOCG Fontanafredda
Ci spostiamo in Piemonte, precisamente nella casa di un re. In pochi sanno che la tenuta Fontanafredda era un possedimento del Re Vittorio Emanuele II, il primo re d’Italia. Le vigne di Fontanafredda non sono solo il frutto della terra ma anche di un grande amore quello nato nel 1847 tra il re il re e la giovane Rosa Vercellana. Il loro è stato un amore non convenzionale. Rosa non era di nobile lignaggio e il re la scelse come seconda moglie seguendo solo il suo istinto. Proprio lui era solito affermare “i primi sono i figli dello stato, quelli che ho avuto con te sono i figli nata da un vero amore”. Alla donna da lui amata è dedicato il nome del primo spumante prodotto dalle cantine nel 1959 ovvero il Contessa Rosa metodo classico. Questo spumante dal colore rosa e dai riflessi ramati è composto da uve Pinot nero e Chardonnay è da servire fresco ed è perfetto per ogni tipo di aperitivo. Della stessa cantina, per ogni tipo di occasione, è da provare il “bolla ciao”. Il suo nome è dedicato ad una parte importante della storia italiana. Metodo classico da servire a tutto pasto.
Aglianico del Vulture DOC “Taglio del Tralcio” 2019 – Re Manfredi
Vino rosso, assolutamente no? Con l’arrivo della bella stagione non dobbiamo dimenticarci del vino rosso. Quello che conta è trovare un vino che sia poco tannico con una gradazione possibilmente bassa. Questo aglianico ha un colore rosso rubino e il suo odore ricorda le ciliegie da poco mature. Alle pendici del Vulture, grande vulcano oggi spento, a circa 500 metri sul livello del mare in Basilicata nasce questo vino sapido e minerale. Dopo una maturazione di circa 6 mesi in barrique di rovere francese nasce l’aglianico Re Manfredi. Adatto ad antipasti freddi ma anche a salumi di ogni tipo.
Il Rosso di Ludovico DOC Sicilia Riserva – Tenute Orestiadi
Vi avevamo detto che si può viaggiare anche grazie ai sapori? Il Cretto di Burri, però, va visitato. Esempio perfetto di land art è stato realizzato nel 1981 dall’artista italiano Alberto Burri a seguito del violento terremoto che ha colpito la valle del Belice nel 1968. L’opera consiste nel calco della pianta della città di Gibellina vecchia. Nella contemporanea Gibellina invece, ricostruita a qualche chilometro di distanza, la tenuta Orestiadi celebra con il Rosso di Ludovico, con un prezioso rosso, l’uomo che ha nuovamente fondato il paese: Ludovico Corrao. Per il 90 % Nero D’Avola e per il 10 % Cabernet Sauvignon, questo è sicuramente un vino importante ma adatto anche per celebrare le notti d’estate.
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