Vacanze senior all’insegna della qualità e del relax
(ADV – Contenuto sponsorizzato)
A molti piace viaggiare e le vacanze sono una legittima aspettativa, specie dopo gli anni del Covid che ci hanno costretto a restare fermi e chiusi in casa. Anche dopo i 50 anni la voglia di esperienze turistiche non diminuisce, anche se possono cambiare i connotati della vacanza ideale.
Secondo il rapporto presentato da Itinerari Previdenziali nel 2023, il 51% degli over 50 fa regolari periodi di vacanza da solo o in famiglia mentre un altro 10% circa preferisce i viaggi di gruppo organizzati. Quelli che si spostano da casa raramente sono il 35,8% nella fascia di età 65-74. Naturalmente più si va in là negli anni, più bassa è la quota di persone disposte a viaggiare.
Al di là dei numeri, appare chiarissimo che gli over 50, disponendo mediamente di maggiori risorse economiche rispetto ad altre fasce di età, prediligono prodotti di qualità anche nel turismo – e ciò vale in particolar modo con riferimento all’ospitalità e alla gastronomia. Ma insieme con il buono e il bello, i viaggiatori con i capelli bianchi desiderano compagnia, relax, cultura e non avere pensieri. Le vicissitudini degli anni del Covid vissute da centinaia di turisti che hanno dovuto rimanere confinati nei loro hotel, a spese proprie, in Paesi esteri a causa di un contagio nel gruppo di viaggiatori cui appartenevano o semplicemente perché il Paese ospitante aveva repentinamente cambiato la regolamentazione turistica relativamente a vaccini e pandemia, hanno resto tutti molto più sensibili all’imprevisto durante un viaggio o una vacanza, e all’impatto che questo può avere sull’esperienza e sul portafogli.
La serenità nella vacanza è quindi diventato un requisito fondamentale per molti, tanto più tra chi è demograficamente meno incline a vivere un’avventura non voluta, ad arrangiarsi o a correre rischi che 30 anni prima non l’avrebbero fermato. Maggiore l’età maggiore la ricerca di sicurezza e benessere, tanto che a volte si può arrivare a mettere in discussione la destinazione storica, magari da decenni la seconda casa di famiglia, che andava bene a 50 anni ma che a 75 magari rappresenta una fatica o un rischio di cadute, incidenti o isolamento. Meglio allora un albergo, ma niente brutte sorprese né nella prenotazione né in termini di sicurezza. Tanto che si stanno diffondendo soluzioni di vacanza anche per le persone autonome ma meno in gamba di prima che scelgono senior living con offerta di camere e appartamenti in zone verdi o al mare, come nel caso di Over, a garanzia della propria autonomia ma anche di una tutela all-included.
Per chi ama e può permettersi la massima indipendenza esistono ormai programmi disegnati sui desideri di bellezza e comodità, ritmo e servizio ricercati dai senior – anche se non ancora presenti in Italia – che offrono un rating per diversi marcatori di confort e tempo libero a disposizione nel caso di viaggi organizzati, grado di fatica delle escursioni e qualità della ristorazione, ecc.
Ma poiché la vita, anche nel tempo libero, è un grande punto di domanda, crescono anche le offerte di polizze di assicurazione legate a viaggi e vacanze che per quel dato periodo promettono, a seconda delle coperture scelte, rimborso di spese impreviste legate a incidenti di percorso, cancellazioni dell’ultima ora motivate da serie ragioni familiari, di salute o di lavoro, necessità di visite mediche o ricoveri ospedalieri all’estero o ancora perdita o furto di bagaglio. Se non si è la famiglia Ferragnez, che in vacanza a Tremezzo ha dovuto anticipare il rientro dalla pausa pasquale a causa della febbre del piccolo Leone e successivamente della tata, incidenti di percorso o malesseri imprevisti possono, oltre che rovinare la vacanza, anche pesare sul bilancio di un viaggio programmato per un determinato budget e in seguito a complicazioni risultato molto più costoso. Specie nei Paesi dove le spese mediche possono essere proibitive, come negli Stati Uniti e in Canada per esempio o nei Paesi dove, pur con tutta la simpatia e l’apprezzamento per bellezze e cultura locali, per nulla al mondo vorremmo doverci affidare a un ospedale pubblico. Ma quello che conta è che la polizza, oltre al rimborso dei costi e ad eventuali finanziamenti di spese di prima necessità, offra anche servizi di assistenza che ben valgono un’attenta lettura delle condizioni: importantissimo è calarsi nei panni di chi si trova ad affrontare un imprevisto in un paese o in una condizione ben lontana dalle proprie abitudini, con problemi di lingua, valuta, tariffe, cultura. Ogni polizza viaggio che si rispetti cerca di minimizzare l’impatto di queste componenti, garantendo assistenza 24/7, anticipando spese che potrebbero essere insostenibili, procurando interpreti o specialisti in grado di comprendere e parlare la lingua dell’assicurato, persino offrendo assistenza legale in caso di contenzioso con la compagnia di viaggio, aerea o alberghiera.
Quanto costa la serenità
Alcune valutazioni che si trovano in rete danno una polizza base per spese mediche e sanitarie da poco meno di 7 euro a settimana se si viaggia in Italia a 11 euro se ci si sposta in Europa. Un’assicurazione più completa, che copra anche l’annullamento del viaggio, parte da circa 30 euro per una settimana di vacanza in Italia per arrivare a circa 40 euro se si viaggia in Europa. Per le destinazioni extra europee si deve prevedere una spesa di almeno 20 euro per una settimana di copertura base, 60 euro per una copertura completa.
Come evidente il costo non è stratosferico e combinando coperture diverse è possibile ottenere uno sconto. Al contrario il beneficio di una polizza ben fatta può essere impagabile non solo durante il viaggio o la vacanza sfortunati, ma anche per la memoria che si avrà di quel frangente.
Meglio ridurre di un giorno la propria vacanza ma viaggiare in una botte di ferro che correre rischi inutili.
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