Zero Pausa, Play Start, l'evento patrocinato da Cocooners su come vivere bene la menopausa
Cocooners è media partner di Zero Pausa, Play Start, l’evento che si terrà il 22 settembre a Le Village a Milano.
Il 22 settembre, presso Le Village di Milano, si terrà l’evento “Zero Pausa, Play Start”: l’occasione per raccontare come la menopausa non faccia più rima con fine ma con nuove opportunità e inizi.
Da sempre infatti questo passaggio femminile è contornato da un alone di malinconia e preoccupazione, per gli effetti (veri o presunti) su corpo e psiche. Ma è davvero così o la percezione di questa fase della vita di una donna è in parte il risultato di una narrazione sbagliata, nata dall’incontro fortuito tra false credenze, vecchi archetipi e inutili tabù?
La menopausa: un nuovo inizio
Evoluzione, rinascita, nuove opportunità: la narrazione storica della menopausa sta ormai mutando i suoi connotati. Tale cambiamento diventa occasione per nuove ed entusiasmanti opportunità: questa filosofia guida da sempre lo spirito di Cocooners, la community dedicata a chi pensa che l’età anagrafica sia soltanto un preconcetto.
Da questo incontro nasce la volontà di sostenere un evento imperdibile per tutte le donne che desiderano cambiare la grammatica della menopausa e rendere questo evento naturale e del tutto fisiologico il punto di partenza per un viaggio straordinario.
Cocooners partecipa in maniera attiva all’evento “Zero Pausa, Play Start” come media partner e non solo. L’incontro infatti vedrà la presenza di due professioniste legate alla community di Cocooners.. Viviana Musumeci, responsabile editoriale di Cocooners, introdurrà l’evento, regalando al pubblico l’istantanea della narrazione della menopausa sui media e nella società. Manuela Peretti, organizzatrice insieme alla ginecologa e sessuologa Raffaella Di Pace, è la fondatrice del blog @manupausa su Instagram e firma di Cocooners con la sua rubrica dedicata al tema oggetto dell’evento. Oltre a loro prenderanno parte al talk come speaker Alessandra Cecchini, medico specializzata in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, Sabrina Cassinari sportiva che dopo un infortunio al crociato si è avvicinata al mondo della bicicletta e Monica Re fondatrice e presidente dell’agenzia milanese indipendente Studio Re Media Relations che ha pubblicato “Una Venere Isolata” (edito da Do It Human) proprio come terapia alla menopausa. Ci saranno anche degli ospiti a sorpresa e uno spettacolo teatrale in chiusura.
L’evento sarà moderato dalla speaker radiofonica Nicoletta Deponti.
Il focus tematico della serata sarà la comprensione delle modalità con cui affrontare i cambiamenti di questo periodo, integrandoli non soltanto con la propria vita ma trasformandoli in un trampolino di lancio per un’esistenza ancora più appagante, divertente e ricca di opportunità! (PROGRAMMA EVENTO)
L’evento sarà trasmesso anche online su Youtube e su Facebook e i link saranno introdotti a breve.
Perché la menopausa è diventata un tabù?
Ma partiamo dall’inizio per analizzare l’origine della cattiva reputazione della menopausa. Febbre, foruncoli, emorroidi, ulcere, prurito incessante nella zona dei genitali, paralisi: questi sono soltanto alcuni dei sintomi riportati in numerosi trattati scritti dai medici durante l’Illuminismo, periodo in cui nasce la medicina delle donne. La menopausa, descritta dagli uomini, non è soltanto un periodo critico ma è soprattutto una malattia quasi invalidante.
Come se non bastasse, agli inizi del XIX secolo interviene la psichiatria a complicare il tutto. L’elenco dei disturbi si allunga in maniera inverosimile. La fine delle mestruazioni porta alla mancanza di autocontrollo, alle allucinazioni, alle vampate di calore ma anche di come “risultato inevitabile della naturale disaffezione del marito o dell’amante”.
Lentamente si insinua nell’immaginario comune l’idea che l’uomo invecchi in modo progressivo, “silenzioso” e naturale mentre la donna invece subisce una rottura brutale, capace di sfigurarle il corpo ma anche l’anima, rasentando quasi la follia.
Per fortuna che le cose sono cambiate… oppure no?
La menopausa oggi
Come vivere bene la menopausa, Affrontare la menopausa, Dimagrire in menopausa, Guida alla sopravvivenza in menopausa: basta leggere qualche post sui social o andare in libreria o in edicola per capire che il messaggio veicolato è più o meno sempre lo stesso.
Donne, lasciate ogni speranza o voi che entrate: le vampate di calore, i chili in più, il calo della libido, i dolori che fanno scricchiolare le ossa ma anche gli sbalzi d’umore e l’insonnia non risparmieranno nessuna: meglio arrivare preparate a quella che sembra, a tutti gli effetti, una vera e propria guerra! E via con talk-show, podcast e fiumi di inchiostro per aiutare le donne a superare una stagione della vita che non promette nulla di buono.
Ed ecco che la menopausa diventa un fardello difficile da sopportare e acquista lentamente il sapore della fine: termina la fertilità, è vero, ma con essa anche il benessere fisico e psicologico di ogni donna, la capacità di piacersi e di piacere, di progettare e forse di sognare.
Non a caso un recente sondaggio commissionato dal Female Founders Fund sul rapporto tra donne e menopausa ha evidenziato un dato molto importante: il 78% delle partecipanti ha affermato che la menopausa influisce in maniera rilevante sulla loro vita quotidiana e il 23% che gli effetti sono spesso invalidanti.
Questa è la narrazione che è arrivata fino a noi e che ancora oggi impedisce di vivere serenamente questo periodo.
E se provassimo a cambiare la grammatica della menopausa?
Menopausa: quando il cambiamento diventa un’opportunità
È vero, i sintomi della menopausa spesso una grande scocciatura, pensiamo, ad esempio, alle vampate di calore, alla secchezza vaginale, alla perenne stanchezza o alla tendenza ad accumulare qualche chilo in più soprattutto sull’addome.
Le irregolarità mestruali sono spesso una costante e l’appuntamento con il ciclo si trasforma nel set di Cinquanta sfumature di rosso: le mestruazioni a volte arrivano puntuali o saltano qualche mese, si presentano due volte nel giro di 15 giorni, sono abbondanti oppure scarse.
Per affrontare serenamente i cambiamenti fisici e psicologici legati alla menopausa, abbiamo a nostra disposizione uno strumento davvero efficace: la parola.
La parola è informazione, condivisione, comprensione.
Un dialogo sincero e privo di inutili tabù con il proprio ginecologo, ad esempio, è fondamentale per comprendere come gestire al meglio questo periodo così complesso ma ricco di nuove opportunità.
Opportunità: sembra strano parlarne in relazione alla menopausa vero? Eppure questo è un diritto reclamato a gran voce dalle donne che non si accontentano più della narrazione ricca di stereotipi e tabù che da sempre accompagna questa fase della vita.
Menopausa: una nuova versione di sé
È la menopausa a essere un problema o il modo in cui la vediamo?
La “cattiva” reputazione della menopausa è dovuta alla progressiva ma inesorabile perdita del concetto di naturale e fisiologico.
L’eccessiva medicalizzazione, che rende questo periodo una malattia e non un normale cambiamento, e la paura di invecchiare sono i responsabili di questa grammatica poco attinente alla realtà.
Attenzione, prendersi cura della propria salute, mangiare sano, fare attività fisica, dormire bene e sottoporsi agli screening di routine è fondamentale per affrontare al meglio questa stagione della vita ma non basta.
Sentirsi bene richiede anche un accurato lavoro emotivo. È necessario elaborare una nuova immagine di sé, prendersi del tempo per conoscersi e capirsi: il concetto di femminilità si fa più profondo e intenso durante la menopausa. La donna non è più oggetto della tempesta ormonale ma si trasforma in un soggetto attivo e consapevole.
La saggezza orientale lo sa da tempo. Nel dizionario giapponese, ad esempio, non esiste una parola specifica per indicare la menopausa. Il termine utilizzato, konenki, ha più a che fare con l’idea di una metamorfosi che non è fisica, come in Occidente, ma è affettiva, sociale, familiare.
E allora perché non considerarla come un periodo di crescita personale e come tale un’occasione di rinascita e trasformazione?
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