Transaminasi alte: sintomi, cause e rimedi
Cosa sono le transaminasi nel fegato e a cosa servono
Le transaminasi GPT (o ALT) sono enzimi essenziali per il corretto funzionamento del fegato: la loro funzione è quella di intervenire, appunto, nella transaminazione, cioè nella trasformazione di un aminoacido in un altro, partecipando dunque alla trasformazione degli aminoacidi in energia, soprattutto se il nostro corpo si trova di fronte a uno sforzo fisico lungo e intenso.
Il loro valore, dunque, rappresenta un indicatore fondamentale per analizzare lo stato di salute epatica e capire come sta il nostro fegato. E se i livelli di transaminasi sono troppo alti, è importante riconoscere i sintomi, risalire alle cause e mettere in atto rimedi per stare meglio. In questo articolo analizziamo la questione nel dettaglio, offrendo informazioni preziose per chiunque si trovi a dover affrontare questo problema.
Transaminasi alte: i sintomi
I valori della transaminasi: quando preoccuparsi
Quando, innanzi tutto, i valori delle transaminasi sono da considerare alti? Valori normali sono inferiori a 35 U/l per le donne e a 40 U/l per gli uomini. Valori superiori alla norma, al contrario, possono indicare presenza di patologie e generare altri sintomi.
I sintomi delle transaminasi elevate possono variare da persona a persona, ma alcuni segnali comuni e generali possono essere una stanchezza persistente, un dolore addominale sul lato destro, nausea, perdita di appetito e ittero (ingiallimento della pelle e/o degli occhi). Se si sperimentano uno o più di questi sintomi, è consigliabile consultare un medico per una valutazione accurata.
Transaminasi alte: le cause
Le cause più comuni dell’aumento delle transaminasi
Le transaminasi possono aumentare a causa di diversi motivi. Le cause più comuni sono le seguenti:
Epatite: si tratta di un’infiammazione del fegato causata da infezioni virali o altre condizioni.
Fegato grasso non alcolico: anche un accumulo di grasso nel fegato, spesso associato a stili di vita poco salutari, può essere la causa delle transaminasi più alte.
Alcolismo: l’abuso di alcol è il principale nemico del nostro fegato, portando all’aumento delle transaminasi.
Farmaci: anche alcuni farmaci, compresi quelli per il dolore e i trigliceridi, possono influire sui livelli di transaminasi.
Malattie autoimmuni: anche condizioni come l’epatite autoimmune, ovvero una patologia causata da un’autoaggressione del sistema immunitario nei confronti del fegato, può scatenare un aumento delle transaminasi.
Malattie genetiche: anche altre patologie o condizioni ereditarie possono portare a livelli elevati di transaminasi.
Transaminasi alte: i rimedi
Le cause, come abbiamo visto, possono essere varie. Per questo è importante rivolgersi ad un medico se i sintomi fisici persistono. Ci sono, però, anche alcune regole di base che è bene ricordare per tenere sotto controllo il livello delle transaminasi. E sono le seguenti: ecco alcuni rimedi e consigli utili.
Modifiche dello stile di vita: adottare una dieta sana, fare esercizio regolarmente e limitare il consumo di alcol può migliorare di gran lunga la salute epatica.
Controllo del peso: per coloro che soffrono di fegato grasso non alcolico, perdere peso in modo graduale può aiutare a ridurre notevolmente i livelli di transaminasi.
Monitoraggio dei farmaci: in caso di sintomi, si consiglia di consultare un medico anche per valutare la necessità di modificare o interrompere l’utilizzo di farmaci che potrebbero influenzare le transaminasi.
Trattamento delle cause: affrontare la causa principale della patologia, come ad esempio trattare l’epatite o gestire le malattie autoimmuni, è fondamentale per normalizzare i livelli di transaminasi.
Integratori e erbe: una soluzione potrebbe anche essere rappresentata da alcuni integratori e erbe che aiutano a sostenere la salute epatica, ma è sempre importante discuterne con un professionista della salute prima di utilizzarli.
Le transaminasi alte, dunque, non sono un argomento così semplice e banale come potrebbe sembrare. Le cause del valore sballato possono essere varie, così come i sintomi fisici che ne derivano: il consiglio è quello di consultare sempre un medico per una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato, oltre a regolare il proprio stile di vita per prevenire problemi a lungo termine.
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