Torno a vivere in paese, slow ma smart
Eravamo abituati bene. Potevamo andare ovunque, purché il nostro portafoglio lo consentisse. Oggi non basta la capacità economica per decidere la nostra meta. A causa della diffusione mondiale del Covid 19, il turismo è tornato ai ritmi di qualche decennio fa. Vuoi comprare un volo per le Maldive? Puoi, nella speranza che cambino le regole del prossimo dpcm. Altrimenti, dovrai convertire il biglietto nell’ennesimo voucher da spendere in tempi migliori. Anche i progetti a medio raggio sono in forse. E se qualcuno aveva il progetto di trasferirsi alle Canarie o in Portogallo, per godere di un clima migliore e di tasse meno pesanti sulla pensione, forse deve aspettare ancora un po’. Ma non è detto che la soluzione non sia a portata di mano in Italia.
Alla scoperta dei borghi italiani
L’Italia, grande riscoperta estiva dei più avventurosi viaggiatori italiani, ha tanti splendidi borghi, spesso poco conosciuti, dove la qualità della vita è alta, l’aria buona, gli spazi ampi, i prezzi migliori delle città. Chi decide di trasferirsi nelle amene località di vacanza iberiche, spesso proviene dalle metropoli – specialmente Milano e Roma – e spesso cerca di valorizzare una pensione non sufficiente riducendo la tassazione al 4%.
Nei borghi italiani, certo non Portofino o Positano, la vita è in generale meno cara delle città. Come spiega Federica Damiani, Direttore Italia dell’associazione Leading Hotels of the World e orgogliosa abitante di San Casciano dei Bagni, nelle trattorie del paese si cena con 25 €, un prezzo con cui a Milano si mangia più o meno una pizza, e gli affitti per una casa nel centro storico variano tra 300 e 500 € al mese. Volendo però ci sono soluzioni innovative, come gli appartamenti ecosostenibili di Fonteliving. Inoltre, Agnese Carletti, giovane sindaca del comune toscano, ha approvato alcuni bandi per offrire facilitazioni economiche a chi sceglie di affittare o comprare casa, non solo per trattenere i giovani, ma anche attirare persone da fuori. Dopotutto è a un’ora e mezza da Roma e da Firenze, e la stazione dei treni ad alta velocità è nella vicina stazione di Chiusi-Chianciano Terme. La posizione è strategica per raggiungere velocemente le città, ma sulle esigenze immediate la comunità è di grande supporto. Ma è soprattutto la qualità della vita a guardagnarci: vino e cucina sono ottimi, c’è un centro termale all’avanguardia (lo spa resort Fonteverde), un paesaggio meraviglioso: appena c’è un po’ di sole, si mangia all’aperto tutto l’anno.
C’è chi ha fatto già il passo decisivo, come l’attrice Cristiana Capotondi e il suo compagno Andrea Pezzi, imprenditore nel digital marketing, che dallo scorso febbraio si sono trasferiti a San Casciano lasciando Milano. Una scelta plausibile, anche perché il paese è servito dalla fibra ottica (quindi Internet funziona e va veloce) e sta lavorando con una start up per creare una piattaforma che raggruppa i servizi turistici, sanitari, burocratici.
L’anno del turismo e dello sviluppo rurale
Glauco Autieri, imprenditore nel settore turistico da molti anni e cofondatore dell’agenzia Viagger, ricorda che il 2020 è stato designato dall’Organizzazione mondiale del Turismo come l’anno del turismo e dello sviluppo rurale. «Nelle intenzioni, serviva anche a ricordare il bisogno di inclusione sociale, e a evidenziare il ruolo unico che il turismo può svolgere nel preservare e promuovere il patrimonio naturale e culturale, e nel frenare le migrazioni verso le grandi città. Ma è anche un’opportunità per creare nuovi posti di lavoro nelle campagne, nei borghi dimenticati, nei piccoli villaggi e in generale in regioni “fuori dai circuiti” dove prima della pandemia non si erano mai registrati flussi turistici intensi».
L’estate scorsa, 2 viaggiatori su 3 hanno scelto di andare in vacanza nei borghi, e dopo l’esperienza, qualcuno ha deciso di allungare il soggiorno affittando una casa e lavorando da remoto godendosi i vantaggi di un maggior contatto con la natura e l’allontanamento dalle zone rosse. Non è necessario fare un passo decisivo, si può sperimentare per un periodo e vedere se funziona. Tenendo in mente un fatto importante: come hanno dimostrato gli ultimi tempi, la metropoli non è più l’esclusivo centro di contemporaneità. I progetti più innovativi possono nascere ovunque, anche in una generica frazione “Case Sparse”, e anzi, in tempi di sostenibilità prima, e di Covid oggi, alcuni borghi rappresentano interessanti modelli di sviluppo e realtà virtuose. Dopo San Casciano dei Bagni, ne racconteremo altre emblematiche dell’Italia che cambia ripartendo dalla campagna.
E tu sei pronto a trasferirti in un borgo?
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