Sudan: una terra da scoprire
Il Sudan è uno stato arabo-africano poco preso in considerazione dai turisti ma che in realtà ha tantissimo da offrire per storia, tradizioni, cultura, paesaggi naturalistici e arte. Si tratta di uno sconfinato territorio con capitale Khartum che molto spesso ha stimolato la creatività di artisti di vario genere come registi cinematografici e musicisti. Questa parte del mondo è tra le più antiche come del resto dimostrano i numerosi intrecci con la storia dell’Egitto ma purtroppo caratterizzata da costanti guerre civili e problematiche di natura sociale e religiosa. Oggi il Sudan è però un’occasione imperdibile per organizzare viaggi per over 60 e per apprezzare la bellezza di una terra ricca di attrazioni turistiche come la zona del Meroe con i suoi scenari quasi marziani che si intersecano in una vallata ricca di piramidi e altre strutture costruite al tempo dei leggendari Faraoni oppure il Dider National Park imperdibile per gli amanti della flora e della fauna.
Breve storia del Sudan
Il Sudan è un territorio nord africano che si estende principalmente nella parte più ad Est del continente, caratterizzato da una storia molto antica e purtroppo travagliata per le tantissime dominazioni e per le guerre civili che si sono succedute nei secoli. La storia del Sudan racconta dei primi insediamenti risalenti all’ottavo millennio avanti Cristo con un popolo di cultura neolitica stabilitosi nei pressi della Valle del Nilo e da qui le forti influenze subite dal potente Egitto. In epoca romana il Sudan divenne una zona dal grande fascino e non a caso imperatori come Nerone e altri personaggi famosi, si lanciarono in esplorazioni lungo il Nilo per scoprire una cultura molto differente. Anche nel Sudan come in altre zone della parte più mediorientale dell’Africa, si è sviluppato ben presto il cristianesimo che ne ha caratterizzato l’evoluzione nel corso del IV e del V secolo dopo Cristo mentre dal VII secolo ha fatto la sua comparsa l’islam. Le divisioni religiose sono state causa di dure battaglie e di contrapposizioni mai appianate. Come l’Egitto, anche il Sudan è stata sottomessa alle campagne imperialistiche delle più grandi nazioni occidentali come quella d’Egitto condotta da Napoleone tra il 1798 e il 1799 oppure l’arrivo dell’impero britannico quale anno più tardi. Per ritrovare l’indipendenza il Paese ha dovuto attendere fino al dicembre del 1955 ma purtroppo i problemi non sono terminati, anzi. Negli anni successivi ci sono state altre guerre civili e in particolare tra il 1955 e il 1972 e poi una seconda guerra civile tra il 1983 e il 1998.
Cosa devi sapere prima di andare in Sudan
Prima di preparare le valigie per il viaggio in Sudan con Cocooners ci sono alcune cose assolutamente da sapere per evitare rischi e non farsi trovare impreparati. Le condizioni climatiche che si trovano in questa parte del mondo sono ben differenti da quelle del nostro paese e, infatti, il periodo migliore per apprezzare meglio le tante bellezze del Sudan è il periodo invernale con particolare riferimento ai mesi di dicembre e gennaio. Tendenzialmente ci sarà bel tempo in tutte le zone con la sola eccezione della Costa del Mar Rosso, dove potrebbero esserci delle precipitazioni diffuse. Le notti sono abbastanza fredde per cui bisogna avere capi di abbigliamento adatti. Nonostante questo il consiglio di mettere in valigia vestiti leggeri da indossare durante il giorno ma al tempo stesso coprenti e in tessuto naturale come il cotone oppure il lino. Questo è il miglior modo per proteggersi dalle temperature alte. È raccomandato anche l’utilizzo di un turbante, di occhiali da sole mentre per la sera, meglio optare per un maglione e per gli scarponcini nel deserto o in alternativa i sandali.
Meroe e Suakin
Tra le location più famose del Sudan c’è Meroe. Si tratta di un luogo incantato con rocce e sabbia di colore rosso il che contribuisce a creare uno scenario unico che ricorda il pianeta di Marte. Questo un tempo era una zona dove si sviluppava maggiormente l’antico regno di Napata e che oggi è caratterizzato da una conformazione prettamente collinare del deserto tra circa 200 piramidi realizzate durante l’epoca egiziana. Organizzare un’escursione in questa incredibile vallata significa poter vivere un’esperienza unica nel proprio genere a contatto con un ambiente ben differente da quello occidentale. Non a caso Meroe è stata inserita dall’Unesco nella lista dei Patrimoni dell’Umanità. Si possono apprezzare i numerosi reperti archeologici che hanno raccontato come già diversi secoli, questa civiltà avesse a disposizione tecnologie molto avanzate per l’epoca e in particolare si occupavano di fonderie e di commercio di ferro verso i paesi orientali tra cui l’attuale Cina e l’India. Altrettanto caratteristica è la città conosciuta con il nome di Suakin. Nella lingua locale significa letteralmente soffiato dalla sabbia e in effetti questo è quello che si può apprezzare in questo territorio nel quale la sabbia viene costantemente spazzata da un vento intenso. Questa città è stata costruita in epoca medievale ed era uno dei principali punti di sosta per i pellegrini che volevano raggiungere la città di La Mecca. Ci sono numerose moschee realizzate con l’utilizzo della caratteristica pietra corallina. Da sottolineare che, inoltre, Suakin è stata fondamentale anche dal punto di vista logistico per i commerci verso l’Occidente o quanto fino a che non vennero prese in considerazione altre rotte.
Khartoum e Kerma
Non c’è dubbio che la città assolutamente da visitare perché più rappresentativa del Sudan, è la capitale Khartoum. Un luogo mitico spesso e volentieri oggetto di documentari, film e anche canzoni. Si trova in un punto particolarmente ambito per gli amanti della geografia e dei paesaggi naturalistici perché esattamente dove si uniscono il Nilo bianco e Nilo azzurro. Questo ha deputato le fortune della città perché divenne un importante snodo commerciale grazie alla comunicazione fluviale tuttavia contrastata dalle cateratte che caratterizzano la risalita in Egitto. La città è stata fondata nel 1821, inizialmente come piccolo avamposto militare ma poi grande centro commerciale tant’è che divenne oggetto di interesse dell’impero britannico durante l’epoca dell’imperialismo. Visitare questa città significa scoprire a 360 gradi la cultura e il modo di vivere dei sudanesi. Per gli amanti della storia è invece consigliata la visita presso il sito archeologico di Kerma che è stato il principale centro della civiltà nubidica. Secondo gli archeologi tutto quello che è possibile visitare nel sito risale addirittura al 9500 anni fa. Sono visibili in perfette condizioni vasi di ceramica e soprattutto le caratteristiche urbanistiche che permettono di conoscere il modo di costruire di questo popolo che all’epoca aveva conoscenze tecnologiche ancora primordiali ma che nonostante questo sapevano costruire in sicurezza.
Il Parco Nazionale Sanganeb e il Dinder National Park
Per apprezzare al meglio un viaggio in Sudan è necessario anche soprattutto dare la giusta attenzione alle proposte di natura naturalistiche. Molti scelgono il Sudan per la presenza di coccodrilli e rinoceronti e per tantissimi altri animali che rappresentano un motivo di interesse per gli appassionati. Il meraviglioso Parco Nazionale del Dinder che si trova nella parte più orientale del paese istituito nell’anno 1935 ancora sotto il dominio coloniale, permette di apprezzare la bellezza di questo territorio e i tanti animali presenti. Ci sono diversi habitat che coesistono perfettamente come gli ecosistemi fluviali, la savana, la steppa arbustiva e molti altri. Altrettanto bello e imperdibile è il Parco Nazionale Sanganeb. Si tratta di un bene protetto dall’Unesco che consiste in due aree marine separate ossia Sanganeb che è una barriera corallina presente nel Mar Rosso e la baia di Dungonaba che si trova un centinaio di chilometri più a nord di Porto Sudan. Un vero e proprio paradiso terrestre con flora e fauna che sono originali dell’Oceano Indiano. Ci sono grandi mammiferi come squali e delfini ma incredibili specie di uccelli, dugonghi, mante, tartarughe marine e molti altri.
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