Come si gioca a solitario: regole e spiegazione semplice
Il solitario è uno dei giochi di carte più amati di sempre. Il nome rispecchia la sua funzione: a solitario gioca, ovviamente, un solo giocatore. Lo scopo del gioco è raggiungere un determinato risultato eseguendo solamente i passaggi previsti dal regolamento. Per giocare serve essenzialmente un mazzo di carte e il gioco può svolgersi sia fisicamente, sia online, modalità che ha preso molto piede negli ultimi anni.
Il solitario, che comunque apre un ampio ventaglio di giochi (il classico, la piramide, spider etc.), può essere giocato con le carte da scopa o da briscola e dunque con le carte napoletane, le carte piacentine, le carte romagnole, le trevigiane, le campane e anche naturalmente dalle carte da scala.
Solitario classico con le carte da scala: lo svolgimento
Una volta capito l’obiettivo del gioco, è essenziale distribuire le carte nel modo corretto per potere cominciare a giocare. Il gioco prevede che si distribuiscano sette colonne di carte e l’ultima carta di ogni colonna dovrà sempre essere scoperta. Le ventiquattro carte restanti devono essere poste accanto o obliquamente su una pila al di sopra delle colonne appena realizzate. Da questa pila, chiamata stock, si otterranno altre carte quando il giocatore non avrà nessun’altra carta da muovere. Sopra le carte che sono state distribuite, invece, si avranno sempre quattro posizioni vuote, che nel gioco sono chiamate “basi” (o stack).
Qual è lo scopo del solitario? Riempire quattro basi, una per ogni seme, a partire dai quattro assi. La costruzione di ogni base prevede il collocare le carte in ordine progressivo crescente, quindi dall’Asso al Re, spostando le carte dal tableau. Il gioco del solitario si può considerare risolto solo quando il giocatore è riuscito a svuotare il tableau e a collocare tutte e 52 le carte nelle quattro basi.
All’inizio le carte sul tableau saranno tutte di semi diversi e saranno in ordine completamente casuale; il giocatore, infatti, dovrà spostare le carte da una colonna all’altra cercando di creare delle sequenze progressive decrescenti. Scopo finale è sempre quello di liberare una delle sette colonne in modo per riuscire a giostrare gli spostamenti delle carte.
Forse più facile a farsi che a dirsi, ma il gioco del solitario classico resta uno dei più gettonati: passare il tempo, divertirsi e, di fatto, affidarsi anche un po’ alla fortuna.
Le varianti del solitario classico: quali sono e come si gioca
Solitario a piramide
Tra le principali varianti del solitario quello “a piramide” è uno dei più noti. In questo gioco (conosciuto anche come campana d’Egitto), le carte sono distribuite, appunto, a forma di piramide. In questo caso le regole del gioco cambiano rispetto al solitario classico. Nel gioco a piramide non è previsto l’abbinamento progressivo delle carte, ma le mosse prevedono che la somma delle carte abbinate sia uguale a 10 o 13, a seconda del mazzo utilizzato (solitamente 40 carte o 52 carte).
Con il mazzo di carte si va a formare una piramide di 28 carte su 7 file, partendo da una carta al vertice superiore per finire con sette carte di base. Ogni fila sarà formata in modo da lasciare intravedere le carte sotto. È bene ricordare che all’inizio saranno utilizzabili solamente le sette carte dalla fila in basso e man mano che si abbineranno le carte, si andranno a rendere libere le carte sopra. Ma quali carte si possono eliminare? Quelle che vanno a formare la somma 13 (i Re si scartano da soli).
La riuscita del gioco non è così semplice: le possibilità di abbinamento sono 4 su 51.
Solitario spider
Le regole del solitario spider sono semplici e piuttosto intuitive. In questa variante di gioco di solito si utilizzano le carte da scala (per la variante a piramide si prediligono invece le carte da briscola) e dunque i protagonisti saranno i semi e le figure. Ogni carta ha un seme e una figura e un mazzo consiste in un set completo di 52 carte differenti. Sebbene ci siano 4 semi diversi, il solitario spider può essere giocato a 1, 2 o 4 semi e i livelli dipenderanno dalla quantità di semi coinvolti. Viene da sé che più sono i semi con i quali si gioca, più il solitario sarà complesso, ma andiamo con ordine.
Il piano di gioco prevede la suddivisione di varie zone: tavolo, riserva e base. L’obiettivo principale in spider è quello di rimuovere tutte le carte dal tavolo, creando delle pile ordinate. Nello specifico, le carte devono seguire un ordine decrescente che va dal Re fino all’Asso come ultima carta. La partita comincia con una visione molto chiara: 10 colonne di carte di cui 4 composte da 6 carte e 6 con 5 carte. Ogni colonna tiene scoperta l’ultima carta che sarà quella che il giocatore potrà muovere tra le varie colonne. Fondamentale è la presenza del mazzo di carte in basso a destra, utile nel momento in cui non si avranno più mosse da fare con le carte disponibili in colonna.
Se ci si dovesse trovare in difficoltà durante il gioco, senza apparenti mosse da eseguire, l’aiuto tramite il suggerimento è sempre presente. Attenzione, però, perché il suggerimento vi farà vedere le mosse possibili, ma non per forza quelle utili ai fini della soluzione!
Il solitario spider online è molto famoso: quando si vuole investire un po’ di tempo per sé e si vuole portare la mente a ragionare, questo gioco può essere una valida soluzione. C’è chi preferisce tenere le carte tra le mani, chi ama il solitario classico, chi il gioco a piramide o chi uno dei tanti disponibili online, ma resta il fatto che il solitario è a tutti gli effetti un gioco di carte particolarmente amato, un vero e proprio evergreen immortale.
Quali versioni avete provato? Vi abbiamo convinti a giocare in solitaria o siete più fan dei giochi condivisi?
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