Separazione consensuale: guida completa, costi e tempistiche
Separazione consensuale: guida completa, costi e tempistiche
La separazione consensuale rappresenta un passo significativo per le coppie che decidono di interrompere il loro rapporto coniugale in modo amichevole. Questa procedura permette ai coniugi di definire gli accordi relativi alla separazione, incluse le disposizioni per eventuali figli minori, in maniera collaborativa e meno conflittuale rispetto alla separazione giudiziale.
È importante conoscere regole, prassi e quali sono i documenti utili. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sulla separazione consensuale, dagli aspetti legali ai costi e alle tempistiche, offrendo consigli pratici e indicazioni su come procedere, anche attraverso strumenti online e senza necessariamente l’ausilio di un avvocato.
Navigando nel processo di separazione consensuale con una comprensione chiara delle opzioni e delle procedure legali, i coniugi possono gestire la loro separazione in modo informato e dignitoso, proteggendo i propri diritti e quelli dei loro figli.
Separazione consensuale con figli minori: cosa c’è da sapere
La separazione consensuale che coinvolge figli minori richiede particolare attenzione per garantire il benessere dei bambini. È fondamentale sapere che, in caso di accordi sui figli, i genitori devono concordare chi avrà la custodia dei figli, come si organizzerà il regime di visita e come verranno gestiti gli aspetti economici, come l’assegno di mantenimento.
Quanto al ruolo del Giudice, anche in una separazione consensuale è necessaria la sua presenza, utile a convalidare gli accordi relativi ai minori per assicurarsi che rispettino l’interesse superiore del bambino.
Cosa fare in caso di ripensamento
Se durante il processo di separazione consensuale uno dei coniugi ,o entrambi, desiderano interrompere la procedura, è importante sapere che ci sono delle opzioni disponibili.
È possibile ritirare la domanda di separazione in qualsiasi momento prima che la decisione diventi definitiva.
Se si è già affidati a un avvocato, sarà lui a gestire la comunicazione con il tribunale. Se invece si sta procedendo senza avvocato, sarà necessario informare direttamente il tribunale del cambiamento di decisione. Questo passo permette ai coniugi di prendersi ulteriore tempo per riflettere o tentare una riconciliazione se ritenuto possibile.
Separazione consensuale, come farla senza avvocato
Procedere con una separazione consensuale senza avvocato è possibile, soprattutto se i coniugi sono in accordo su tutti gli aspetti della loro separazione.
In questo caso, è essenziale redigere un accordo di separazione dettagliato che includa tutte le disposizioni relative ai beni, alla custodia dei figli, al mantenimento e ad altre questioni rilevanti.
Questo accordo dovrà poi essere presentato al giudice, che deve approvarlo per assicurarsi che rispetti le leggi vigenti e sia equo per entrambe le parti. Anche senza un avvocato, è fondamentale garantire che l’accordo sia completo e legalmente valido per evitare complicazioni future.
Separazione consensuale in comune
Per le coppie senza figli minori o maggiorenni non economicamente autosufficienti, la separazione consensuale può essere gestita direttamente in Comune, rappresentando una procedura più semplice e meno costosa.
I coniugi devono presentarsi insieme davanti al sindaco, che fungerà da ufficiale di stato civile, per firmare i documenti necessari che formalizzano la separazione. Questo metodo non solo riduce i tempi di attesa e i costiassociati alla separazione tradizionale in tribunale, ma offre anche una modalità più diretta e personale per concludere il processo.
Separazione consensuale, strumenti utili online
Diversi siti web offrono risorse e strumenti per facilitare la separazione consensuale. Esistono piattaforme che forniscono i moduli standardizzati necessari per presentare la richiesta di separazione. Altre che prevedono servizi di consulenza legale online da parte di avvocati specializzati, a volte a tariffe ridotte.
Cosa dice la riforma Cartabia sulla separazione consensuale
La recente riforma Cartabia (2023) ha introdotto modifiche significative alle procedure di separazione e divorzio in Italia, con l’obiettivo di semplificare i processi e ridurre i tempi.
Una delle novità più rilevanti è l’introduzione di sessioni di mediazione familiare obbligatorie, volte a facilitare un accordo amichevole tra i coniugi prima di procedere legalmente.
Inoltre, la riforma mira a digitalizzare alcune fasi del processo, rendendo più rapide e accessibili le pratiche burocratiche. Queste modifiche rappresentano un passo importante verso un sistema giuridico più efficiente e meno oneroso per i cittadini.
Quanto costa fare la separazione consensuale
I costi associati alla separazione consensuale possono variare notevolmente a seconda della complessità del caso e del metodo scelto per procedere. Se si opta per una separazione consensuale in Comune senza avvocato, il costo è piuttosto basso, limitandosi alle spese amministrative che hanno una tariffa fissa di 16 euro.
Se si decide di procedere alla separazione con l’assistenza di un avvocato, i costi possono aumentare significativamente. Le tariffe legali possono variare in base alla regione, all’esperienza dell’avvocato e alla complessità degli accordi da negoziare, spesso partendo da circa 1.000 euro fino a cifre più elevate.
È consigliabile richiedere preventivi dettagliati per avere una stima più precisa delle spese. Alcuni avvocati offrono anche pacchetti a tariffa fissa per le separazioni consensuali, che possono essere un’opzione più prevedibile e conveniente per i coniugi.
Quali sono i tempi per la separazione consensuale
I tempi necessari per completare una separazione consensuale possono variare in base a diversi fattori, tra cui la velocità con cui i coniugi raggiungono un accordo e la celerità del tribunale nel processare la pratica. In generale, una separazione consensuale può essere relativamente rapida, specialmente se gestita senza contenziosi.
Se la separazione viene effettuata in Comune, il processo può essere completato in una sola visita, con la firma degli accordi davanti all’ufficiale di stato civile. I tempi sono entro i 6 mesi dalla presentazione della domanda.
In tribunale, una volta che tutti i documenti necessari sono stati presentati e l’accordo è stato approvato dal giudice, il decreto di separazione può essere emesso in poche settimane o mesi, a seconda del carico di lavoro del tribunale. In genere una aspettativa media può essere di 1 anno.
È importante sottolineare che, anche dopo la separazione legale, i coniugi devono attendere almeno sei mesi (se ci sono figli minori) o tre mesi (senza figli minori) prima di poter presentare domanda di divorzio, nel caso desiderino procedere con la dissoluzione definitiva del matrimonio.
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