Scultura contemporanea: gli artisti emergenti da tenere d'occhio
La scultura continua a essere molto presente all’interno del panorama artistico contemporaneo. Spesso si tende a dare “più importanza” alla pittura o a tutti quei modi di fare arte considerati più alla moda, ma la scultura è una parte fondamentale del campo artistico e lo è da sempre. Proprio come ogni campo della vita, anche questa si evolve, cambia, si innova e scopre nuovi modi di comunicare concetti e pensieri attraverso forme e consistenze. Quali sono, oggi, gli artisti emergenti legati alla scultura contemporanea? Proviamo a fare un rapido recap, in modo tale da lasciare qualche spunto e tanta curiosità.
Alcuni artisti emergenti di scultura contemporanea da scoprire
Si definisce “artista emergente” colui o colei che comincia ad affermarsi in un determinato settore e comincia anche ad avere successo. Nel caso specifico dell’arte, ad esempio, un artista emergente esce dall’angolo dell’anonimato e inizia a prendere più luce, a ottenere più visibilità e a farsi strada nel suo percorso artistico raccogliendo numerosi consensi. Il campo della scultura contemporanea ovviamente abbraccia anche nuovi nomi, pronti a farsi conoscere per quello che sono e altrettanto pronti a dimostrare il loro valore e la loro bravura. Non è semplice riuscire a stare al passo con le novità; quindi, ecco 10 artisti emergenti di scultura contemporanea da tenere d’occhio: pronti per l’immersione nell’arte? Si parte!
Joana Vasconcelos
Vasi, tessuti, specchi, tamponi: Joana Vasconcelos usa tutto questo e molto di più. L’obiettivo delle sculture dell’artista contemporanea? Mettere in discussione il posto delle donne all’interno di una società patriarcale. La sua arte si definisce femminista impegnata e le sue creazioni, per larga parte monumentali, lasciano il segno.
Tom Van Wassenhove
Nato in Belgio, Tom Van Wassenhove è uno scultore contemporaneo particolarmente suggestivo. Il suo stile, oggettivamente surrealista, colpisce e trasporta con uno sguardo. Le sue sculture, infatti, vogliono catturare l’essenza della vita e mixano alla perfezione la vita vera con quella onirica, del sogno. Tra i suoi materiali preferiti rientrano la pietra e il gesso, ma è la sua capacità di proporre la realtà nelle sue parti talvolta più “inquietanti” a convincere. Un cuore pulsante incastrato tra due pareti di legno, due braccia che sembrano incollate ma sono nel posto sbagliato e via dicendo. Un racconto surreale, che però tocca le corde della suggestione: da tenere d’occhio senza dubbio!
Karen Axikyan
Scultore armeno contemporaneo, Karen Axikyan si è spostato dalla pittura a olio, alla creazione di sciarpe batik, fino ad arrivare alle opere in metallo che oggi lo hanno reso l’artista che è. Amante delle forme del corpo umano, questo artista usa il metallo come “strumento di trasformazione” e riesce a plasmarlo in base alle emozioni. Il materiale che si incastra con i pensieri, che diventa anima e diventa poesia da osservare attraverso le forme: la sua ultima collezione, Little World, ricalca proprio questo desiderio.
Andrea Giorgi
Artista emergente nel campo della scultura contemporanea, Andrea Giorgi ama rappresentare il corpo in tutte le sue angolazioni. Lavora col bronzo, ama anche la resina ed è appassionato di arte digitale, che sperimenta. Le sue opere in bronzo rappresentano l’essere umano che vive e che semplicemente esiste. Un uomo seduto con i guantoni da boxe dorati, un altro intento a stare in equilibrio su qualcosa che sotto ha il vuoto, un dialogo con un angelo custode sulla spalla, un inchino sofferto e un “mini me” tra le mani. Le sue opere meritano di essere conosciute, perché il racconto è introspettivo.
Paige Bradley
Emancipazione femminile, libertà, rinascita, forza: tutto questo e molto altro emerge dalla scultura contemporanea di Paige Bradley. Specializzata nelle opere in bronzo, la scultrice americana è apprezzata in tutto il mondo. Una delle sue opere più conosciute? Expansion, rappresentante una donna seduta con le gambe incrociate e lo sguardo rivolto verso l’alto, il cui corpo è letteralmente attraversato da fulmini di luce: suggestiva!
Antonio Gormley
Il corpo affascina, non c’è niente da fare, e Antonio Gormley ne è quasi ossessionato. A esso si collegano anche lo spazio e il tempo, altri due tasselli fondamentali della sua scultura. Spesso utilizza opere composte da cubi, sagome geometriche e incastri di materiali volti a costruire corpi, anche di grandi dimensioni.
Damien Hirst
Forse tutti lo ricorderanno per lo squalo conservato in una vasca di formaldeide, ed è lecito, ma Damien Hirst è un artista di scultura contemporanea molto apprezzato e anche piuttosto discusso. Amante delle opere monumentali, lo scultore è finito spesso al centro di dibattiti: strane e controverse sono i termini più utilizzati per descrivere le sue opere. Da vedere almeno una volta, questo è certo!
Robert Gober
Il nome è italiano, il cognome è americano. Roberto Gober è particolare come particolare è la sua scultura, incentrata soprattutto sulla visione di oggetti di vita quotidiana. L’artista contemporaneo, infatti, realizza opere di scultura appartenenti alla “normalità”, che a tratti può diventare inquietante e riflessiva. Tra le sue sculture più note ci sono la gamba che sporge da un muro, lo sgabello, la culla in mezzo alla stanza e tante altre immagini che riguardano il corpo umano.
Jeff Koons
Il suo profilo è forse uno dei più particolari nel mondo della scultura contemporanea. Jeff Koons, infatti, è circondato da circa 100 assistenti siti a Chelsea, a pochi passi da NY. Sono loro a realizzare i progetti creativi dell’artista, che pensa e crea sculture nella mente, ma poi le lascia produrre al suo team. Controverso e molto discusso Jeff Koons resta uno degli artisti emergenti più amati e più famosi della sua generazione. Come riconoscerlo? Colore, colore e tanto colore, ma anche animali (non ricordate il Balloon Dog?) e creazioni spesso di grandissime dimensioni.
Jaume Plensa
Ha origine spagnole, è già esposto in diversi musei di tutto il mondo e ha vinto anche molti premi, tra cui il Velazquez Prize. Oltre a coltivare la sua passione per la scultura contemporanea, Plensa insegna anche alla Beaux-Arts di Parigi e alla Chicago School of Art. Le sue opere giocano sullo spazio pubblico e si concentrano molto sull’umano, in particolare sui volti e sulle sagome di ampia grandezza. Il gioco di trasparenze e ritagli è il suo punto forte e la sua arte è davvero molto apprezzata. Se in giro per il mondo vi capiterà di vedere sagome umane interamente bianche ed enormi, la firma sarà sicuramente Jaume Plensa.
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