Rimedi semplici ed efficaci contro la disidratazione
Per disidratazione si intende una condizione in cui si verifica un’insufficienza di liquidi, problema che si manifesta quando il nostro organismo perde più liquidi di quelli che introduce. Si tratta di un fenomeno che, soprattutto in estate, interessa in particolar modo le persone di una certa età.
È molto importante riuscire a riconoscere per tempo i sintomi della disidratazione negli anziani perché occorre intervenire tempestivamente prima che possano verificarsi gravi inconvenienti.
Vediamo insieme quali sono i segnali dall’allarme a cui prestare attenzione soprattutto ricordandoci che l’anziano fatica a riconoscere quando ha bisogno d’idratarsi.
Gli anziani hanno una ridotta sensazione di sete
La prima cosa da dire è che nell’anziano c’è una minor sensibilità generale che, come già abbiamo detto, è responsabile della scarsa sensazione di sete con conseguente ridotta necessità di bere.
Inoltre, la scarsa autonomia che caratterizza le persone non autosufficienti o con alcune patologie invalidanti come demenze e Alzheimer, rende necessario l’intervento dei caregiver che devono farsi carico d’idratare l’anziano.
Inoltre, la terapia diuretica che viene spesso prescritta nell’anziano provoca maggior espulsione di liquidi aumentando, anche in questo caso, il rischio di disidratazione. Tale rischio aumenta anche in caso d’influenza intestinale e diarrea.
Le pericolose conseguenze della disidratazione per gli over 60
Anche se non se ne accorge, quando una persona di una certa età è disidratata ecco che cosa può accadere:
- crampi muscolari diffusi;
- vomito e nausea;
- stipsi;
- infezioni urinarie;
- colpo di calore;
- tromboembolie;
- aritmia cardiaca.
I segnali d’allarme a cui prestare attenzione
Per capire in fretta se un nostro caro di una certa età si stia disidratando o lo si già occorre fare molta attenzione a quanto di seguito riportato:
- stato confusionale accompagnato da una significativa difficoltà a formulare frasi di senso compiuto;
- secchezza delle mucose (sia in bocca sia negli occhi);
- lingua di colore biancastro;
- astenia e sonnolenza inusuali;
- nausea e vomito;
- difficoltà intestinali e stipsi;
- urine scure;
- mancanza d’appetito e diminuzione del peso;
- assenza di sudorazione;
- innalzamento della temperatura corporea;
- pelle secca e d’aspetto biancastro.
Come prevenire la disidratazione
Sebbene i rischi della disidratazione siano molto gravi agire d’anticipo ovvero prevenendo che si verifichi è piuttosto semplice, basta seguire correttamente alcune regole.
Vediamole insieme:
- bere, indipendentemente dalla sensazione di sete, da 1,5 a 2 litri di acqua al giorno soprattutto in estate;
- soprattutto se si fa sport o, in generale movimento, l’idratazione è ancor più importante. Se non ci sono controindicazioni mediche legate, per esempio, a una patologia in corso, si possono assumere le cosiddette bevande isotoniche;
- seguire un’alimentazione bilanciata ricca di frutta e verdura;
- prestare grande attenzione all’esposizione solare (utilizzare fattori protettivi alti evitando di mettersi al sole e/o uscire nelle ore più calde);
- evitare terme e saune soprattutto in estate;
- ridurre uso di caffè, alcol o bibite gassate;
- vestirsi con abiti freschi in tessuti che lascino traspirare la pelle (cotone, lino, canapa).
Come combattere la disidratazione a tavola
Il miglior modo per combattere la disidratazione è mangiare bene. In particolare ci riferiamo all’assunzione di quei cibi che per loro natura contengono molta acqua e sono ricchi di potassio e sodio, minerali indispensabili per contrastare la disidratazione.
Per il corretto apporto di acqua e potassio il consiglio è di assumere dai 50 ai 300 grammi al giorno di frutta e verdura. Un’ottima soluzione sono i minestroni (anche in estate a temperatura ambiente o freddi), verdura cotta e cruda, spremute, centrifugati e frullati.
Se non ci sono particolari controindicazioni sì anche al tè e alle tisane. No, invece, a caffè e alcol.
In più, occorre introdurre nella nostra dieta alimenti che abbiano buone quantità di vitamina C e B6. Quest’ultima è fondamentale per un’ottimale funzionalità energetica e, in special modo, per le funzioni neuronali. Si trova all’interno di frattaglie, carne, alcuni tipi di pesce, cereali poco raffinati, legumi secchi, frutta secca, germe di grano, lievito di birra, carote, ananas e banane.
Un’altra preziosa fonte di liquidi con potere energizzante è rappresentata dal latte e dallo yogurt. Quest’ultimo può essere arricchito con frutta fresca di stagione.
Gli errori alimentari da evitare
Quando il nostro corpo è disidratato si potrebbe essere tentati dal bere bibite gassate. Niente di più sbagliato perché tali bevande sono ricche di zuccheri ma povere di minerali.
Divieto assoluto di assunzione di bibite tonificanti o energy drink perché le sostanze eccitanti in esse contenute potrebbero provocare un risultato opposto aumentando il senso di sete.
Parlando invece di cibi da evitare abbiamo composto per voi un rapido elenco/promemoria. Quindi no a:
- formaggi stagionati;
- insaccati e salumi stagionati;
- carne o pesce conservati, disidratati e cotti;
- crackers, crostini, gallette, fette biscottate.
Linee guida per prevenire la disidratazione dell’anziano in estate
Si sa che l’estate è una stagione difficile per chi non è più giovanissimo. Sono molti i rischi che corrono gli anziani, in particolar modo quelli che già soffrono di patologie pregresse e chi non è più autosufficiente.
È importante sapere che il ministero della Salute ha messo a disposizione delle linee guida rivolte a persone anziane non autosufficienti affinché sia a casa sia in eventuali strutture di cura possano prevenire la disidratazione e i colpi di calore durante l’estate.
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