Quanto sangue abbiamo e in quanto tempo si rigenera
È imprescindibile per la vita, si distingue per il suo colore rosso e il suo scorrere è fondamentale per la nostra esistenza. Il sangue è importantissimo per l’organismo, tenendo conto che si occupa di fornire acqua, ossigeno e sostanze nutritive ai tessuti e agli organi: questo tessuto fluido porta l’ossigeno e le sostanze nutritive alle cellule e riceve da queste le sostanze di rifiuto e l’anidride carbonica. Approfondiamo di seguito quanto sangue è presente nel nostro corpo, in quanto tempo si rigenera e altri aspetti di rilievo legati al suo funzionamento.

Che cos’è il sangue e da cosa è composto?
Proprio come un grande acquedotto, l’organismo è attraversato da una fittissima rete di canali in cui scorre il sangue, che muovendosi tra vene e arterie trasporta da una parte all’altra del corpo le sostanze indispensabili, proteggendolo anche da eventuali attacchi esterni e riparando i danni. Tessuto connettivo specializzato che si trova allo stato liquido, e per questo detto anche tessuto fluido, il sangue è classificato come tessuto in quanto racchiude cellule simili tra loro che risultano sospese in una matrice liquida, ovvero il plasma. La componente liquida del sangue è di colore giallo, è composta per il 90% da acqua, in cui sono disciolte sostanze come grassi, zuccheri, anticorpi, proteine e zuccheri, e permette alle cellule sanguigne di circolare.
Il 55% del sangue è composto dal plasma, mentre il restante 45% dalla parte corpuscolata, in cui sono racchiuse miliardi di cellule viventi tra globuli rossi, bianchi e le piastrine. Detti anche eritrociti, i globuli rossi sono plastici, costituiti dal 65% di acqua e dal 35% da sostanze solide e il loro compito è quello di trasportare l’ossigeno ai tessuti, eliminando l’anidride carbonica, mediante l’emoglobina. I globuli bianchi, chiamati anche leucociti, si occupano invece di difendere l’organismo, producendo anticorpi ed eliminando sostanze esterne, e si distinguono in diversi sottogruppi, tra cui rientrano gli eosinofili, i basofili, i monociti e i linfociti. Le piastrine infine rappresentano gli elementi più piccoli del sangue e svolgono una funzione primaria nella coagulazione del sangue e nei processi riparativi e cicatrizzanti.
Il sangue è insostituibile, ricoprendo un ruolo di vitale per il nostro organismo e assolvendo molteplici compiti tra cui una funzione respiratoria, scambiando l’ossigeno con l’anidride carbonica, una nutritiva, trasportando le sostanze nutritive alle cellule, una termoregolatrice, occupandosi di regolare il calore del corpo, e una escretrice, raccogliendo i rifiuti e portandoli agli organi volti alla loro eliminazione. Inoltre, il sangue ricopre un ruolo di difesa, trasportando i globuli bianchi e gli anticorpi, rimargina le ferite e regola l’equilibrio acido-basico e coagulante, mediante l’azione delle piastrine.

Quanti litri di sangue abbiamo nel corpo
Noto per il suo inconfondibile colore rosso, più scuro nelle vene e più acceso nelle arterie, il sangue è l’unico tessuto liquido del nostro corpo e si contraddistingue per il suo sapore metallico. Il suo peso specifico è tra 1,055 a 1,065 gr/cmc e il suo ph intorno a 7,3 e 7,4. Il volume del nostro corpo è composto da circa il 5-7% di massa sanguigna: mediamente in un adulto circolano 5-6 litri di sangue, mentre in una donna il 10% in meno, ovvero circa 4,5-5 litri.
Il volume totale del sangue che circola in un corpo umano, sia quello che è presente nei vasi, che quello che si trova in organi come milza e fegato, è indicato con il termine volemia: la sua misura non può essere stabilita con esattezza, in quanto non è la medesima per tutti, variando in base a determinati fattori, come l’età. Per esempio rispetto ai bambini negli anziani la volemia è ridotta. Regolata da meccanismi complessi, sulla volemia influiscono anche il peso, il sesso e la quantità di acqua assunta quotidianamente e quella eliminata dal corpo.
In presenza di determinate patologie possono verificarsi l’ipervolemia, quando si presentano quantità di sangue eccessive nell’organismo, e l’ipovolemia, al contrario determinata da una massa sanguigna troppo bassa. In caso di sangue in eccesso si possono percepire gonfiori a caviglie e gambe e respiro corto e riscontrare un aumento del peso rapido e la pressione alta, mentre quando è ridotto rispetto al suo volume normale si manifestano sintomi come debolezza, vertigini, nausea, sete forte, pallore e battito cardiaco accelerato.
In quanto tempo si rigenera il sangue?
Le cellule del sangue vengono prodotte dal midollo osseo attraverso un processo noto come emopoiesi, nell’ambito del quale una cellula staminale indifferenziata forma una cellula del sangue specifica. In merito ai globuli bianchi questi sono prodotti anche da organi linfatici e dal timo, ghiandola posta nel torace. Una volta cresciute, le cellule prendono parte al circolo sanguigno, svolgendo il ruolo per il quale sono preposte.
Per quanto riguarda il suo rinnovamento, il sangue si contraddistingue per la ciclicità dei suoi componenti, rigenerandosi di continuo e molto rapidamente. Le tempistiche necessarie al sangue per rigenerarsi variano a seconda delle cellule presenti nella componente corpuscolata: i globuli bianchi si rinnovano ogni 14 giorni, quelli rossi ogni 120 giorni e le piastrine ogni 7 giorni. Quando il sangue viene donato, subito dopo il prelievo si attivano i fenomeni di compenso con il plasma che si riforma in poche ore e i volumi della massa sanguigna si ristabiliscono come quelli precedenti alla donazione. Le piastrine e globuli bianchi, invece, impiegano tra le 24 e le 48 ore per formarsi e il midollo si attiva subito per produrre i globuli rossi, ripristinati in circa 3 settimane. Proprio per questo, sono necessari tempi di recupero post-donazione, tenendo conto che tra una donazione e l’altra è necessario far passare 90 giorni e non superare le 2 donazioni all’anno per le donne e 4 per gli uomini.
Una delle caratteristiche centrali del sangue è il gruppo sanguigno, determinante per la compatibilità tra il ricevente e il donatore. Questo si classifica in base alla presenza o all’assenza di particolari antigeni nei globuli rossi e consiste in una peculiarità genetica e biometrica dell’individuo. Componente ereditaria, viene catalogata con diversi sistemi tra cui quello ABzero, che distingue 4 gruppi sanguigni, ovvero A, B, AB e 0.
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