Quando andare in Marocco
Il Marocco è una terra piena di risorse. Dalle coste marine che caratterizzano questo bellissimo paese, fino alle zone interne a maggioranza montuosa, ogni angolo di terra ha la sua unicità.
A dispetto di tutte queste differenze topografiche, tuttavia, il clima del Marocco è generalmente caldo: ovviamente, a seconda della stagione, potrete trovare determinati fenomeni atmosferici ed è sempre bene conoscerne le sfaccettature per programmare al meglio il proprio viaggio in Marocco. In questa breve guida parleremo delle differenti stagioni del Paese, con particolare riguardo al miglior periodo per una vacanza. Cominciamo!
Le stagioni del Marocco
Inverno
In Marocco, per un cittadino nordeuropeo, è sempre estate. Che sia per via di stereotipi culturalmente acquisiti o per la bellezza unica di questi luoghi, in effetti il Marocco è primariamente ricordato per il suo deserto: il Sahara. Ecco perché l’inverno è senz’altro la stagione migliore per visitare il deserto del Marocco.
Esteso quasi quanto la Cina, il deserto di Marrakech è sicuramente il più famoso di tutte le distese sabbiose del pianeta, la zona più arida al mondo per estensione. Ovviamente, il Sahara non attraversa solo il Marocco ma anche altri paesi nordafricani. Ma dove andare per visitare il deserto del Sahara?
Le due località desertiche marocchine più conosciute sono il deserto detto di Zagora e quello di Merzouga. Il primo è il più arido in assoluto, le dune sono rare quanto l’acqua. Si tratta di un’area estesa 360 km che nasconde moltissime meraviglie naturalistiche imperdibili. Essendo vicino a Marrakech, potrebbe essere la scelta giusta per chi vuole fare escursioni di breve durata o godersi l’esperienza unica del deserto in notturna.
Il deserto di Merzouga, invece, è il classico paesaggio mozzafiato caratterizzato da montagne di sabbia. Le sue dune possono anche raggiungere i 150 metri di altezza. Se deciderete di mettervi in cammino per 4-5 giorni nel deserto, vi attende un viaggio davvero mistico, alla scoperta di bellezze come la Valle del Draa, Ait Ben Haddou, le Gole del Todra e di Dades.
Ma in cosa consiste esattamente una escursione nel deserto? Di norma, l’escursione di un giorno prevede andata e ritorno in cammello e a piedi in mezzo alle dune. La notte si campeggia nella tipica tenda berbere detta Haima, assaporando i pasti tipici e speziati del Marocco, per poi ammirare le dune all’alba. Uno spettacolo meraviglioso, coronato da colazione tipica in tenda e viaggio di ritorno. Le escursioni nel deserto partono sempre da Marrakech oppure Ouarzazate.
Estate
L’estate in Marocco è forse la stagione più controversa: caldissima e afosa, è il periodo più vacanziero in assoluto. Cosa fare? Rinunciare ad una vacanza in Marocco per via del clima torrido? Se non temete i 40-45 gradi delle città, potreste anche tentare un tour imperiale, che tuttavia si presta maggiormente nelle stagioni di transizione (autunno e primavera); in alternativa, potete optare per una soluzione ottimale: le montagne marocchine.
Non molti lo immaginano, ma la zona dell’Atlante in Marocco è perfetta per il trekking. Gli appassionanti di monti potranno dilettarsi in tour ed escursioni alla scoperta del Toubkal, la vetta più elevata del Nord Africa. Il tour viene svolto sempre in compagnia di muli ed esperte guide in loco, si tratta infatti di un percorso impegnativo che sicuramente non è da tutti. Con la dovuta esperienza e attrezzatura, potrà essere una delle escursioni più emozionanti mai fatte.
Autunno
L’autunno, forse la migliore stagione in assoluto per il deserto qualche anno fa, ora si presta forse di più per il famoso tour nelle città imperiali.
Trattandosi di mesi ancora molto caldi, da settembre a novembre il deserto risulta ancora molto caldo, con temperature che toccano i 40 gradi anche ad ottobre. Dunque, consigliamo di rivolgersi piuttosto ad una delle esperienze imprescindibili di chi svolge un viaggio in Marocco: le città imperiali.
Rabat, Marrakech, Meknes e Fes sono le quattro colonne di questo meraviglioso tour, che dura intorno ai 10 giorni.
Vediamo insieme in cosa consiste il viaggio nelle città imperiali, portando alla luce le meraviglie di ciascuna di esse.
- Fes, la più antica delle città, nasce nell’ottavo secolo a. C. e si definisce la capitale culturale. Il sito più accreditato per gli amanti dell’archeologia è senz’altro le Rovine di Volubilis, che hanno guadagnato il nome di Patrimonio dell’Unesco. Fes non è famosa solo per le numerose gallerie, esposizioni e siti archeologici unici, ma è anche la più antica e prima università religiosa dell’Islam.
- Marrakech è definita anche la città rossa per via delle numerose costruzioni in argilla di questo colore. Qui restano le rovine delle Tombe Saadiane, che contengono i resti della nobile omonima dinastia. Passando per i Giardini della Menara troverete pace e tranquillità, così come nella moschea più famosa del nord africa arabo: la Moschea di Koutoubia.
- Rabat è la capitale del Paese, e porta con sé una meraviglia unica: la costiera marina, con le sue spiagge accarezzate dal sole. Oltre ad una visita sulle coste, i viaggiatori amanti della storia potranno ammirare la famosa toma di Mohammed V, che ospita tutta la famiglia reale.
- Meknes è forse la città imperiale per eccellenza, definita addirittura la Versailles marocchina, ospita porte stile impero e quartieri reali. Nel quartiere ebraico ci sono addirittura la bellezza di 12000 cavalli ospitati nelle celeberrime stalle reali. Un sogno tutto da vivere ad occhi aperti.
Primavera
A detta di molti è la stagione migliore per visitare il Marocco. Abbiamo deciso di lasciarla all’ultimo proprio per la sua incredibile versatilità: i viaggiatori alla scoperta del Marocco potranno dedicarsi ad uno standard tour imperiale sotto la brezza primaverile, oppure godere della bellissima vista panoramica dalle vette dell’Atlante; persino il deserto in Primavera non è ancora così caldo e si presta per escursioni e romantiche albe sulle dune. Insomma, dopo aver dato uno sguardo complessivo a tutte le possibilità che offre questo meraviglioso Paese, sta solo a voi decidere.
Le aree climatiche del Marocco
Come abbiamo potuto vedere dai precedenti paragrafi, il Marocco presenta una serie abbastanza standardizzata di sottoaree climatiche. Di norma, le aree costiere offrono un microclima mediterraneo molto simile a quello italiano. Qui, anche in estate il caldo si soffre meno: la brezza delle onde riesce a mitigare l’afa caratteristica del clima desertico. Il caldo peggiore, difatti, si soffre nelle zone desertiche e secche. Qui abbiamo due principali aree climatiche: semidesertiche (continentali) e desertiche vere e proprie.
Il periodo migliore per andare in Marocco?
Tutto sommato, nonostante sia possibile effettuare un viaggio indimenticabile in Marocco in qualunque stagione, dobbiamo considerare che il miglior periodo in assoluto è la mezza stagione: primavera, con particolare riferimento alla possibilità che in autunno sia ancora abbastanza caldo. Abbiamo infatti assistito ad un progressivo estendersi del clima continentale e del calore estivo fino a ottobre/novembre. In Primavera, invece, il tour del Marocco potrà spaziare letteralmente dalle Alpi alle Piramidi.
Quando non andare in Marocco
Non c’è un vero e proprio limite ad un viaggio in Marocco. Certamente sconsigliamo di effettuare determinate visite in estate: il deserto, per esempio, risulta afoso e caldo con picchi che arrivano anche oltre ai 50 gradi. In estate è sconsigliato anche il tour delle città imperiali, per via delle medesime ragioni. Insomma, quello che consigliamo è non tanto di evitare una determinata stagione ma piuttosto di programmare il viaggio al meglio.
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.