Quali sono i lavori per le donne over 50?
Oggi il mondo del lavoro è profondamente mutato rispetto al passato: la grave crisi economica in atto in tutta Europa ha generato un contesto sociale instabile e professionalmente incerto, generando, nella pratica, un numero sempre crescente di lavoratori senior costretti a riproporsi sul mercato del lavoro, talvolta in nome dei nobili principi modernisti di “flessibilità” e “mobilità”.
Il gap da colmare non è solo generazionale, ma anche tecnologico e sociale. Dato l’assetto lavorativo tipicamente italiano, infatti, è innegabile come ritrovarsi (più o meno inaspettatamente) senza lavoro dopo i 50 anni possa rappresentare un forte trauma, sia per gli uomini che per le donne. È altrettanto innegabile come, di queste due categorie, sia la seconda a risentirne maggiormente.
In molti casi, cambiare lavoro in età avanzata si rivela la conseguenza di una decisione altrui o di nuove, inattese circostanze che esulino dal controllo o dalla volontà personali. In questi casi, l’evento può innescare sentimenti di rabbia e frustrazione.
Altre volte, al contrario, cambiare lavoro è la risposta finale a un’esigenza e a una volontà del lavoratore stesso che decide, dopo lunga riflessione e proprio sul finale di carriera, di inseguire i propri sogni. Perché, come dimostrano i numerosi casi di successo, trovare lavoro a 50 anni è un’impresa tutt’altro che impossibile.
Nella maggior parte dei casi, invece, la motivazione reale risiede nel mezzo ed è connessa al perdurare di gravi crisi aziendali (che sfociano in periodi di cassa integrazione, licenziamenti, compra-vendite aziendali, cambiamenti delle condizioni contrattuali o inaccettabili modifiche di mansioni e/o incarichi) oppure da personali situazioni familiari.
È il caso, ad esempio, delle giovani vedove che, da sempre casalinghe, si ritrovano improvvisamente sole a dovere gestire l’economia domestica, vedendosi costrette, prive di alcuna esperienza pregressa e a 50 anni compiuti, a reinventare se stesse per far fronte alle spese quotidiane.
Come si fa a cambiare lavoro dopo i 50 anni? E, soprattutto, come può, una donna matura, proporsi al nuovo mercato del lavoro e competere con le altre figure professionali junior? Queste e molte altre sono le domande che assillano la mente di chi si trova nella condizione di cambiare lavoro a 50 anni.
Affrontiamo questo delicato e attualissimo argomento, tenendo sempre a mente, però, come non ci si possa considerare “vecchi” a 50 anni e che, spesso, le situazioni che impongono di uscire dalla propria comfort zone si rivelano le occasioni migliori.
Contributi ministeriali e disoccupazione femminile Over 50
Prima di procedere, è opportuno sapere che lo Stato Italiano prevede forme di aiuto economico rivolte ai lavoratori disoccupati Over 50. In particolare, sono previsti contributi e sovvenzioni speciali per tutte le donne svantaggiate che abbiano perso il lavoro o siano state licenziate e si trovino in stato di disoccupazione dopo il compimento dei 50 anni.
La prima cosa da fare, è rivolgersi a un patronato o a un consulente del lavoro e fare richiesta di iscrizione nelle apposite liste di previdenza sociale e negli elenchi dei centri per l’impiego.
Facendo richiesta di disoccupazione, chi ha perso il lavoro potrà percepire un assegno mensile che perdurerà fino a nuova assunzione e che concederà il tempo di riordinare le idee.
Oltre all’indennità di disoccupazione, la legge prevede anche agevolazioni e sgravi contributistici (fino al 100%) per i datori di lavori che assumono (a tempo determinato o indeterminato) lavoratrici Over 50 disoccupate da almeno 12 mesi.
È in ogni caso necessario reagire immediatamente e rimboccarsi le maniche, sfruttando l’occasione come opportunità di crescita personale e professionale.
Cambiare lavoro a 50 anni: l’aggiornamento necessario
Prima di procedere all’analisi delle ipotetiche soluzioni, è opportuno considerare tre macro-situazioni, ognuna delle quali presuppone specifiche azioni (e reazioni) concrete:
- La lavoratrice Over 50 perde il lavoro per cause esterne e non dipendenti dalla sua volontà (licenziamento)
- La lavoratrice decide autonomamente di cambiare lavoro a 50 anni
- La donna è costretta, per cause contingenti, a cercare un lavoro in età avanzata, pur non avendo mai lavorato e senza possedere alcuna esperienza
Ciò che accomuna, potenzialmente, queste tre diversi casi sono il diffuso sentimento di ansia e preoccupazione; il disagio provocato dal cambiamento repentino di abitudini; il senso di apprensione e di inadeguatezza.
Dal punto di vista emozionale (forse il più difficile da gestire), è importante rispondere alla sensazione iniziale di scoramento, analizzando razionalmente la situazione e individuando possibili soluzioni.
Per prima cosa, è necessario rimettere mano al proprio curriculum vitæ, valutando se e quali gap (tecnologici, sociali, comunicativi) sia necessario colmare: individuare le criticità è fondamentale come riconoscere i propri punti di forza.
Nuove professioni, nuove skill
Occorre, dunque, procedere a un’intensa fase di aggiornamento che prevede il riassetto delle competenze, la valutazione di acquisizione di nuove e, soprattutto, una scrupolosa presa visione del mercato attuale del lavoro.
Si potrà forse restare stupiti da quanto tutto, oggi, sia digital e smart. Non è raro sentirsi smarriti di fronte a un mondo in parte sconosciuto, ma ancora una volta è fondamentale non lasciarsi sopraffare e procedere un passo alla volta.
Per prima cosa, internet dovrà diventare il vostro migliore alleato: molte nuove figure oggi particolarmente ricercate richiedono come unico requisito il possesso di una connessione veloce e la capacità di utilizzo di programmi e applicazioni digitali.
L’innovazione tecnologica e la digitalizzazione imperante hanno, di fatto, aumentato notevolmente le possibilità di trovare lavoro.
Sarà opportuno, inoltre, partecipare a corsi di aggiornamento e/o di formazione: anche in questo caso, internet potrebbe rivelarsi una notevole fucina di idee e di proposte formative interessanti, da seguire anche online.
I social network
Trovare lavoro a 50 anni, anche senza esperienza, è dunque certamente possibile, ma assai arduo senza l’ausilio di internet e pressoché impossibile senza una rete di networking adeguata.
Il vero gap tra lavoratori senior e junior, infatti, risiede proprio nel diverso approccio nei confronti dei social: queste piattaforme, oggi, rappresentano il migliore (se non l’unico) vero luogo di scambio del lavoro. Alcuni di questi (Linkedin, in primis) sono stati predisposti proprio come vetrine professionali, in grado di mettere in comunicazione diretta aziende, professionisti e lavoratori.
È dunque fondamentale essere presenti su queste piattaforme, imparare a utilizzarle e a sfruttarne l’immenso potenziale: potrebbero presentare opportunità davvero inaspettate.
I settori migliori per le lavoratrici over 50
Non è nostra intenzione raccontare favole: trovare lavoro, per una donna over 50, oggi, non sarà un’impresa facile e forse non sarà neppure immediata, ma numerose sono le aree professionali in forte espansione che richiedono abilità e competenze idonee all’universo femminile.
I settori in pieno sviluppo sono quelli della gestione aziendale (contabilità, amministrazione e data entry), della comunicazione e del marketing (digital marketing, content creation, campagne pubblicitarie).
Si ampliano anche le possibilità offerte dal settore turistico e le collaborazioni più o meno continuative con enti di formazione, istituti scolastici e società di formazione professionale, alla perenne ricerca di figure in grado di gestire la relazione col pubblico e l’organizzazione delle diverse attività.
Diventare imprenditrici a 50 anni
Infine, per tutte coloro che, con coraggio e determinazione, decidano di perseguire un sogno o un ideale, decidere di mettersi in proprio a 50 anni può rivelarsi una scelta coraggiosa, ma l’unica potenzialmente vincente.
Ancora una volta grazie alle opportunità offerte dal web, infatti, avviare un’attività commerciale risulta molto più facile che in passato. Sono pieni, i social, di storie di successo tutte al femminile: tra artigiane ed esperte di attività artistiche e manuali che, grazie a internet e agli e-commerce, conquistano i mercati internazionali grazie alla qualità dell’handmade.
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