Praticare l'escursionismo dopo i 60 anni
L’escursionismo per over 60, che poi si traduce in un’attività fisica di trekking, ha moltissimi benefici perché è qualcosa di molto di più di una semplice camminata. A beneficiarne, infatti, è l’intero organismo perché si tratta di un allenamento completo che coinvolge corpo e mente.
Forse vi sorprenderà sapere che è proprio la fascia d’età over 60 la più assidua frequentatrice di gruppi o amici escursionisti che fanno trekking in compagnia. Ci sono anche gli escursionisti solitari che, per allontanarsi dal caos cittadino e dal rumore disturbante, scelgono di affrontare il trekking in solitaria.
Eppure, se ci pensiamo, potremmo nutrire qualche preoccupazione al pensiero che persone non più giovanissime scelgano di praticare un’attività del genere che, agli occhi dei più, potrebbe essere considerata potenzialmente pericolosa.
Che cosa si intende per escursionismo?
Vediamo allora di capire meglio che cosa si intende per escursionismo in modo da poter mettere tranquille molte persone e magari permettere ad altre di avvicinarsi alla pratica di quest’attività.
L’escursionismo è un tipo di attività motoria e sportiva basata sul camminare per studio, per conoscenza o semplicemente per il piacere di scoprire nuovi itinerari immersi nella natura.
I percorsi escursionistici spesso possono essere poco agevoli (sentieri, alte vie, mulattiere ecc.), ovvero percorribili esclusivamente a piedi.
Dato che la parola escursionismo deriva dall’inglese, è appunto spesso indicato come trekking o hiking. “Trekking” deriva dal verbo inglese to trek, che vuol dire camminare lentamente oppure fare un lungo viaggio; mentre hiking viene dal verbo inglese to hike che vuol dire camminare.
L’escursionismo di solito si svolge in montagna e prevede, in parallelo, attività quali l’osservazione degli uccelli oppure di particolari specie botaniche e/o di speciali aree naturalistiche, fenomeni naturali o monumenti.
L’escursionista ha il DNA dell’ambientalista e chi lo inizia a fare a 60 anni probabilmente ha sempre amato e quindi rispettato la natura. Moltissimi lo sono sin da ragazzi, sono grandi appassionati di montagna iscritti al CAI. È proprio il CAI, tra l’altro, ad aver formato diversi gruppi specifici di escursionisti over 60 dove i coordinatori sono escursionisti sensibili alle esigenze di questi gruppi.
Questa è quindi la prima informazione rassicurante per chi ha, per esempio, un genitore in là con gli anni che decide di praticare questo tipo di attività.
Altro elemento importante da sottolineare è che i percorsi a disposizione per il trekking sono studiati per tutti con sentieri di difficoltà crescente in base alla forma fisica, all’esperienza e proprio all’età.
I 10 benefici dell’escursionismo
Adesso però è tempo di concentrarci sui benefici veri e propri che potremmo articolare in più punti.
Eccoli.
Rigenera la mente riducendo lo stress perché ti allontana dalla frenetica vita quotidiana conducendoti in luoghi abitati dal silenzio o dal solo suono della natura che ha uno specifico potere di rilassare la mente. Il verde, poi, è il colore per eccellenza del relax e della rigenerazione. Il tutto è favorito dall’aria, fina, fresca e poco inquinata.
Migliora la pressione e l’attività cardio-circolatoria perché l’attività è di tipo aerobico. Inoltre, la bellezza dei paesaggi e l’immersione in un contesto naturale di pura bellezza abbassa i livelli di cortisolo nel sangue regalando buonumore e normalizzando battito cardiaco e pressione.
Tiene lontano il rischio diabete perché il movimento stimola l’ingresso di glucosio nelle cellule muscolari togliendolo dal sangue.
Contrasta l’aumento di peso perché è un’attività di tipo aerobico brucia-grassi.
Rinforza il fisico perché migliora la fluidità dei movimenti rinforzando muscoli e ossa.
Implementa la capacità respiratoria sia per la resistenza fisica allo sforzo sia perché si respira aria più pulita.
Contrasta la solitudine perché permette di socializzare con altre persone e di condividere interessi. Anche per chi volesse affrontare l’escursionismo in solitaria, quando si è a contatto con la natura è assai difficile sentirsi soli.
Consente la meditazione perché di solito ci si trova immersi in un ambiente che favorisce sia il rilassamento sia la concentrazione. Immergendoci nella natura si recupera il legame con la Terra e si beneficia di tutta la sua energia positiva.
Sviluppa la creatività perché allontanando i pensieri negativi e lo stress del quotidiano permette alla mente di lasciarsi ispirare dalle immagini che la natura suggerisce.
Migliora la memoria e le performance cognitive perché la mente è più libera e reattiva.
L’attrezzatura necessaria
La prima cosa da precisare è che non dobbiamo improvvisarci escursionisti. Questo significa che occorre essere preparati e documentarsi per tempo sulla reale attrezzatura necessaria allo svolgimento di questa attività. Ci si può preventivamente iscrivere a dei gruppi di escursionismo o leggere articoli o libri che specifichino bene che cosa occorre.
Innanzitutto va detto che l’attrezzatura può variare a seconda delle stagioni. In linea generale, però, la dotazione cosiddetta di base deve comprendere:
scarpe da trekking di buona qualità;
zaino resistente;
abbigliamento tecnico e comodo (prestare particolare attenzione alla scelta delle calze);
protezione solare, cappellino con visiera, occhiali da sole;
borraccia e/o rifornimenti di acqua;
bussola;
protezioni per la pioggia;
tende e kit da campeggio (per escursioni di più giorni);
kit di pronto soccorso.
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