L'amore in televisione
Si amano, si tradiscono, si lasciano, si riprendono. Ricominciano spesso da capo, a volte cambiando orientamento o identità sessuale. L’epoca in cui le sit com mettevano in scena gli over sessanta nei panni di personaggi marginali e passivi, per lo più caricaturali, oppure, peggio, utilizzavano attori molto più giovani per interpretare quei ruoli, è finalmente tramontata: come accade da un pezzo al cinema, oggi la serialità delle grandi piattaforme mette spesso al centro delle sue storie uomini e donne che hanno valicato, anche da un pezzo, i cinquanta. Li rappresenta in modo realistico, con tutte le loro rughe e gli inevitabili acciacchi, ma soprattutto li mostra come figure attive, volitive, lucide. Spesso e volentieri innamorate, o comunque impegnate in relazioni e passioni narrativamente molto intriganti. È l’ennesimo tabù che cade, lasciandosi dietro una versione più autentica e gratificante della terza età, offrendo a molti spettatori l’opportunità di riconoscersi in modelli positivi e proattivi, di autorizzare desideri, sentimenti analoghi. Curiosi? Nel mare magnum delle serie che escono ogni mese, ve ne consigliamo alcune recenti e altre che ormai sono considerate cult. Siete pronti a commuovervi, appassionarvi, identificarvi? Preparate i fazzoletti.
Virgin River
Dopo il debutto in sordina nel 2019, lo scorso novembre è uscita finalmente la seconda stagione della serie Netflix tratta dalla saga omonima di Robyn Carr, che insegue la fuga da Los Angeles di Mel, infermiera specializzata appena rimasta vedova, e la sua nuova vita nel villaggio tra i boschi e le cascate della California settentrionale. Parallela alla sua passione repressa per Jack, ruvido ex marine, corre la vicenda tormentata e divertente di Doc, il medico presso il quale l’infermiera lavora, e Hope, l’irrequieta e passionale sindaca del paese: sposati e da tempo separati a causa di un’antica questione di corna, non fanno che cercarsi per poi farsi la guerra. A unirli un potente affiatamento mai sopito, finché…
Modern Love
Questa serie antologica uscita da poco su Amazon Prime Video, raggruppa in otto episodi di mezz’ora storie tratte dalla rubrica omonima del New York Times, che esplorano forme di amore diverse: passionale, romantico, familiare, platonico. Storie così belle che vorreste durassero per il tempo di un intero film. Ve ne segnaliamo due. La prima, struggente, con Katherine Keener e Andy Garcia, sugli amori perduti prima di essere consumati, quelli fatti di una materia che sopravvive agli anni. E la seconda, altrettanto toccante, con Jane Alexander e James Saito, nei panni di Margot e Ken, due vedovi che si incontrano per caso in una corsa campestre che cambierà per sempre la loro vita.
Il metodo Kominsky
Sono felicemente approdate alla seconda stagione, tra amarezza e ironia, sempre su Netflix,anche le disavventure di Sandy Kominsky e Norman Newlander, rispettivamente Michael Douglas e Alan Arkin, nei panni, rispettivamente, di un attore che gestisce una scuola di recitazione e il suo agente: amici di lunga data che invecchiano condividendo un cameratismo caustico, affrontando perdite e nuovi amori, scandagliando i rifugi e le insidie di un’amicizia di lunga data, spiegandoci come può spezzarsi il cuore di un genitore. Cos’è esattamente il metodo Kominsky? Nel secondo episodio Sandy, reduce da un lutto, lo spiega ai suoi allievi: «Esplorate i sentimenti che provate, non importa quanto siano dolorosi, perché quel dolore è la vostra materia prima. È l’oro che un attore estrae per creare grandi performance».
Transparent
Questa serie premiatissima su Amazon Prime Video spinge i confini delle relazioni tra persone mature un po’ oltre l’ordinario, raccontando la storia di una famiglia impegnata in una delicata transizione scaturita dalla decisione del patriarca, un ex professore universitario, di diventare una donna transgender, Maura. La scelta di Maura inevitabilmente innesca una serie di derive narrative intriganti e scottanti, trattate sempre con grande delicatezza e in maniera non didascalica. Nel corso delle quattro stagioni (più un film finale) anche il rapporto tra Maura e la sua ex moglie, Shelley, cambia, ma non si indebolisce, tutt’altro. Con esiti inattesi.
Grace & Frankie
In attesa della settima (e ultima?) stagione, in arrivo prossimamente su Netflix, recuperate le prime sei di una delle serie più longeve di sempre, animata da due deliziose amiche-nemiche ultra settantenni, interpretate in modo sublime da Jane Fonda e Lily Tomlin. Che si ritrovano ad affrontare una nuova vita da single e a sostenersi a vicenda, dopo che i rispettivi ex coniugi fanno outing dichiarando di amarsi. Le sei stagioni uscite fin qui hanno visto le due signore fare i conti con il sesso (tra le altre cose diventano imprenditrici lanciando una linea di vibratori per donne anziane con l’artrite alle mani), l’amore, i conflitti generazionali e la malattia, disegnando la vecchiaia come una stagione difficile, sì, ma in cui c’è spazio in abbondanza per rimettersi in gioco e divertirsi.
E’ proprio vero, l’amore non ha età. Cocoonizzatevi sul divano e cambiate canale
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