Paolo Cognetti e il rapporto con la montagna
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Paolo Cognetti non è stato certo il primo a scrivere delle vette rocciose e del paesaggio maestoso e impervio che le circonda.
Da Reinhol Messner, il più noto alpinista di tutti i tempi, autori di numerosi libri sul tema, a Erri De Luca passando per Sebastiano Vassalli sono tanti gli amanti della montagna che ne hanno raccontato gioie e dolori sulle pagine di un libro.
Ma è lo sguardo di Paolo Cognetti che ne ha fatto uno degli autori di letteratura contemporanea più apprezzati del momento.
Cristina Comencini, scrittrice, sceneggiatrice e regista, in occasione della consegna del Premio Strega, ha detto di lui: “Se è vero che la montagna è un modo di guardare il mondo, Paolo Cognetti lo conosce meglio di chiunque altro, ed è capace di portare il lettore con sé. Riconosciamo ad ogni pagina il suono della vita e delle cose, il passo di una scrittura che raggiunge nel nitore la verità”.
Letteratura e Montagna
Nel corso di letteratura intitolato “Il racconto inedito di tre montagne vicine” tenuto da Paolo Cognetti per Feltrinelli Education, l’autore racconta la montagna come custode del senso profondo della storia di ognuno.
Nelle tre lezioni che compongono il corso parte dalla montagna come metafora di un momento di vita accompagnando la riflessione con i testi di autori e amanti della montagna che ne sostengono il racconto.
Nella prima lezione “Il mio Monte Rosa” Cognetti racconta la montagna come il luogo in cui si è scoperta la felicità da bambino e verso cui si tende a tornare nell’età adulta, con l’ausilio degli scritti di Natalia Ginzburg, Primo Levi, Dino Campana e Sebastiano Vassalli.
Nella seconda lezione “L’Altipiano di Asiago di Rigoni Stern” l’autore racconta i luoghi in cui ha scelto di vivere attraverso le opere di Mario Rigoni Stern.
“Le montagne di Milano” è invece il titolo della terza e ultima lezione che, attraverso la vita e le parole di Ettore Castiglioni, alpinista, e Antonia Pozzi, poetessa, approfondisce il legame tra Milano e la montagna, vissuta come richiamo alla fuga dalla città.
Chi è Paolo Cognetti
Paolo Cognetti nasce nel 1978 a Milano dove, dopo una parentesi nella facoltà di matematica dell’Università degli Studi di Milano, si diploma alla Civica Scuola di Cinema. Questi studi lo porteranno a intraprendere la carriera di documentarista che proseguirà anche quando nei primi anni 2000 esordirà come scrittore di racconti.
Il suo primo romanzo “Le otto montagne” ha vinto il Premio Strega nel 2017 e il suo successo è stato tale da ispirare un film. È infatti in lavorazione l’adattamento cinematografico di produzione italo-belga-francese.
In “Le otto montagne” è evidente come per Cognetti la montagna non sia solo lo sfondo in cui si muovono i personaggi, ma personaggio essa stessa. La montagna rappresenta l’ostacolo che bisogna scalare, sia fisicamente sia a livello psicologico, per conoscere sé stessi.
Paolo Cognetti, alpinista e scrittore, spiega il senso profondo della vita attraverso la montagna: scopri i temi del corso di letteratura da lui tenuto.
Ogni scrittore ha un tema del cuore. Ci sono autori che hanno raccontato tutto del periodo dell’adolescenza, altri che focalizzano l’attenzione sui temi sociali, altri ancora che vanno a fondo ad indagare un particolare periodo storico.
E poi ci sono autori, come Paolo Cognetti, noti per la loro passione per la montagna e per il modo profondo e coinvolgente di raccontarla.
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