Omocisteina alta: sintomi, cause e rimedi
L’omocisteina alta è una problematica meno rara di quanto si pensi e non va assolutamente sottovalutata, dovendo intervenire in modo tempestivo per ridurre i suoi livelli qualora fossero troppo elevati. Sostanza derivante dalla trasformazione dell’amminoacido metionina, quando aumenta in modo considerevole, potrebbero verificarsi disturbi impattanti, comportando anche gravi conseguenze sulla salute. Per prevenire questa problematica, oppure affrontarla per tempo, è fondamentale conoscere le ragioni che la determinano e sapere come intervenire per abbassare l’amminoacido in modo tale da portarlo ai livelli regolari. È stato riscontrato come valori elevati dell’omocisteina siano connessi all’insorgere di malattie cardiovascolari gravi, ad esempio trombosi, ictus cerebrale, infarto del miocardio e arteriosclerosi, ma anche di patologie neurodegenerative e ossee. Denominata comunemente come iperomocisteinemia, in questo articolo esaminiamo cosa comporta, le cause e i rimedi per affrontarla.
Omocisteina: in cosa consiste
L’omocisteina è un particolare amminoacido solforato, che per natura è presente in tutte le cellule dell’organismo in piccole quantità. Al suo interno racchiude un atomo di zolfo e, a livello fisiologico, dovrebbe essere compresa tra i 5 e i 13 micromoli per litro di sangue. Derivante dal metabolismo della metionina, si tratta di un amminoacido essenziale introdotto dalla nostra alimentazione, in particolare tramite il consumo di cibi come legumi, carne, uova e latte. L’omocisteina viene convertita in modo celere in altre sostanze utili al corpo, mediante l’azione di enzimi, folati e vitamine B6 e B12.
Tutto questo sistema può venire meno quando gli enzimi non funzionano in modo corretto oppure nella propria alimentazione si introduce un eccessivo consumo di metionina o le vitamine B sono carenti. Se si verificano queste situazioni la conseguenza potrebbe essere proprio un accumulo di omocisteina nel sangue, che rischia di danneggiare le pareti di arterie e vene. Quando questo amminoacido tende ad accumularsi nel sangue, ne pagano le conseguenze il sistema nervoso, osseo e cardiovascolare e, inoltre, aumentano le possibilità di ictus, trombosi, aterosclerosi, embolia e infarto. Inoltre, l’omocisteina alta è un indicatore predittivo di malattie come la demenza senile, l’Alzheimer e il diabete. Nel lungo periodo, livelli elevati di omocisteina sono considerati ancora più pericolosi del colesterolo alto.
Mentre l’omocisteina alta è un fattore di rischio, quella bassa non è ritenuta tale: situazione piuttosto rara, i livelli di questo enzima possono essere ridotti nei soggetti che non consumano alimenti di origine animale, spia di una carenza dell’amminoacido metionina.
Le cause dell’omocisteina alta
Sono diversi i fattori che determinano l’iperomocisteinemia. Tra questi una dieta troppo povera, priva di alimenti contenenti vitamine del gruppo B e acido folico, ma anche un aumento del fabbisogno dal punto di vista nutrizionale, dettato da situazioni particolari a livello patologico o fisiologico.
Un’altra ragione dell’aumento dell’omocisteina è da far ricondurre a una diminuzione dell’assorbimento nutrizionale, situazione che può verificarsi soprattutto nelle persone anziane oppure che presentano problematiche connesse a malassorbimenti come la celiachia. Infezioni, parassitosi intestinali, malattie infiammatorie, ipotiroidismo e insufficienza renale rientrano tra le cause che determinano questa problematica. Inoltre, potrebbe presentarsi nelle donne incinte, in quanto i folati e la vitamina B diminuiscono quando si è in dolce attesa, cosa che potrebbero esporre a una gravidanza a rischio oppure a un aborto precoce.
Ci sono altri elementi che possono concorrere all’omocisteina alta, tra i quali cattive abitudini di vita come ad esempio alcolismo, fumo, sedentarietà e caffè in eccesso. Oltre ai fattori ambientali, anche quelli fisiologici possono giocare un ruolo importante: se nelle donne i livelli di omocisteina sono minori rispetto agli uomini, tendono ad aumentare nel periodo della menopausa, probabilmente per via di una riduzione degli estrogeni. Fattori ereditari, assunzione di farmaci particolari ed età avanzata possono contribuire all’insorgere dell’iperomocisteinemia.
Iperomocisteinemia: i suoi sintomi
In merito ai sintomi, l’omocisteina alta può non generare alcun fastidio, non dando così indizi dei suoi livelli aumentati. Tuttavia, ci sono dei casi in cui l’omocisteina alta si fa sentire con sintomi come vertigini, debolezza, stanchezza, diarrea, perdita di appetito, pallore, formicolii, intorpidimento di braccia, mani, gambe e piedi, fiato corto, battito cardiaco accelerato, perdita dell’equilibrio e della coordinazione o mancanza di concentrazione. Malgrado questo, solo eseguendo delle analisi del sangue mirate è possibile avere la conferma dell’iperomocisteinemia: attraverso il test dell’omocisteina si ottiene la misurazione della concentrazione dell’amminoacido nel plasma e nelle urine. Questo esame può essere prescritto dal medico se ci sono i sintomi tipici delle carenze di vitamina B e acido folico, oppure per monitorare i rischi cardiovascolari del paziente o nel contesto dello screening neonatale. Inoltre, deve essere effettuato da donne soggette ad aborti frequenti, diabetici, chi abusa di nicotina e alcol, soggetti con un deterioramento cognitivo oppure con patologie cardiovascolari e nei casi di malnutrizione o di alimentazioni vegetariane o vegane.
Per quanto riguarda l’iperomocisteinemia e l’aumento di peso non sembra esserci una correlazione. Ad oggi non esistono studi che confermano come l’alta concentrazione di questo amminoacido faccia ingrassare: tuttavia, nei soggetti obesi non è una rarità che sia diffusa questa criticità visto che è determinata da disturbi metabolici, fattori genetici, squilibri ormonali e mancanza di movimento.
Omocisteina alta, cosa fare: i rimedi
A fronte del suo impatto sulla salute, in caso di omocisteina alta è necessario intervenire prontamente, prevenendo così l’eventuale insorgenza di patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Ci sono diverse cure e rimedi per contrastare l’omocisteina alta. Questa criticità può essere affrontata con farmaci specifici per far tornare i livelli dell’enzima nella norma oppure assumendo integratori di vitamina B6 e B12 e acido folico, prescritti dal medico. Altra possibilità è quella di rivedere la propria alimentazione, affidandosi alle mani di un nutrizionista, portando in tavola verdure a foglie verde, frutta e cereali, seguendo in generale una dieta variegata. Eliminare cattive abitudini come alcool e fumo, ridurre il consumo di caffeina e iniziare a praticare sport regolarmente sono altre vie per risolvere l’omocisteina alta. Inoltre, è importante controllare altre patologie di cui si soffre con regolarità, come anche effettuare dei check per verificare se i rimedi messi in atto abbiamo ridotto i livelli di omocisteina.
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