Mal di testa da cervicale: i sintomi e come combatterlo
Quando si parla di mal di testa ci si intende riferire a un disturbo di tipo molto comune e non sempre facile da definire sia nella sintomatologia sia nella sua origine. Nella totalità dei casi questo tipo di mal di testa, ovvero quello da cervicale, non è da considerarsi di tipo primario, quanto piuttosto la spia indicativa di una serie di altri disturbi.
In generale è un mal di testa che si localizza o esordisce nella regione cervicale e si tratta di un sintomo che può durare più a lungo rispetto a una cefalea tensiva o all’emicrania.
Le cause del mal di testa da cervicale
Occorre indagare con precisione per comprendere come alcuni tipi di mal di testa possano avere una “doppia faccia”, ovvero essere al contempo la malattia e il sintomo con cui questa si manifesta.
Il cosiddetto mal di testa da cervicale si associa a un problema di tipo muscolo-scheletrico delle prime tre vertebre cervicali del collo: la cervicalgia, che colpisce anche i muscoli e i nervi di tutto il tratto.
La cervicalgia, come già abbiamo accennato, può originarsi da vari fattori tra cui:
- strappi;
- traumi;
- contratture;
- postura scorretta;
- stress psico-fisico.
Ma non finisce qui. Le patologie che si associano a questa tipologia di mal di testa sono principalmente: artrosi, artriti ed ernia del disco.
Ci sono anche cause da imputarsi al bruxismo (il digrignare involontario dei denti che si verifica principalmente di notte) e/o a una malocclusione dentale. Se le nostre arcate dentali entrano in contatto in punti sbagliati, si può scatenare un dolore che “rimbalza” da cranio a collo.
Sintomatologia della cervicalgia: come riconoscere il mal di testa da cervicale
Secondo quanto dicevamo non è sempre facile di distinguere quale sia il tipo di mal di testa che ci affligge, anche se di solito il mal di testa da cervicale si origina alla base del collo. In taluni casi, però, può accadere che il disturbo interessi anche altre zone, quali mandibola, fronte e regione intorno alle orecchie. Quest’estensione del disturbo di solito riguarda soggetti con cervicalgia più grave.
Ci sono altresì delle caratteristiche specifiche che consentono di distinguere il mal di testa provocato da disturbi delle strutture cervicali piuttosto che quello da cefalea tensiva o emicrania.
Vediamole insieme:
- dolore unilaterale;
- movimenti del collo limitati;
- dolore intenso alla testa se si premono i muscoli del collo o se si muove il capo;
- irradiazione del dolore alla spalla o al braccio dallo stesso lato.
I fattori predisponenti al mal di testa da cervicale
Come accade per molti disturbi alcuni stili di vita e/o comportamenti scorretti possono avere delle pesanti conseguenze sul nostro organismo. In questo caso occorre prestare particolare attenzione alla postura: una postura scorretta, infatti, o mantenere troppo a lungo una postura forzata, potrebbe tradursi in infiammazioni a muscoli, nervi e vertebre. È il caso, per esempio, di chi trascorre troppe ore seduto davanti al computer.
Oppure, anche se potrebbe sembrare strano, anche un certo tipo di attività fisica può essere all’origine di un’infiammazione della cervicale. Sul banco degli imputati tutti quegli esercizi che riguardano gli arti superiori.
Anche l’immobilità notturna rappresenta un fattore di rischio, perché il collo rimane troppo a lungo rigido e contratto. Ecco perché al risveglio può capitare spesso di sentirsi stanchi e afflitti da cefalea. Il motivo è appunto imputabile all’assenza di movimento della zona cervicale.
Come si può giungere a una diagnosi di cervicalgia
- Per poter effettuare una diagnosi, quindi, è necessario raccogliere in modo dettagliato la storia del paziente; basarsi su un esame obiettivo completo e, se si sospetta un trauma o una patologia della colonna cervicale, è opportuno svolgere specifiche indagini cliniche, strumentali e di laboratorio (radiografia, Tac, elettromiografia).
Quali i possibili trattamenti
Non appena lo specialista avrà diagnosticato con certezza che il paziente soffre di mal di testa da cervicale potrà impostare la terapia che sarà differente a seconda del possibile fattore scatenante individuato.
Di solito l’approccio di cura più soft, ovvero considerato meno invasivo e più immediato, è quello fisioterapico che parte dalla correzione dei problemi posturali. Il percorso potrà prevedere anche esercizi di stretching, di rafforzamento muscolare oltre a massaggi e manipolazioni.
Oppure su può pensare di sottoporre il paziente ad ossigenoterapia, agopuntura o terapia gnatologica (una branca dell’odontoiatria che studia e cura l’apparato masticatorio).
Nel caso in cui, invece, la cefalea sia di natura infiammatoria o causata da artriti o ernie risulta quasi sempre necessario affidarsi a farmaci specifici quali antinfiammatori, cortisonici, miorilassanti, neuromodulatori e anestetici locali. Se, in ultima analisi, la cefalea dovesse essere associata a situazioni più gravi, quali per esempio un’ernia cervicale, potrebbe invece essere necessario ricorrere alla chirurgia.
Rimedi naturali per alleviare i dolori al rachide cervicale
Qui vorremmo fare un cenno a quelli che una volta venivano definiti come “rimedi della nonna” e che, in quanto tali, vanno presi con la consapevolezza di essere privi di effetti collaterali ma anche senza avere necessariamente un riscontro scientifico. Detto questo, però, non significa che il loro impiego sia inutile perché anzi possono risultare un’ottima fonte di sollievo per chi è abitualmente afflitto da questo fastidioso mal di testa da cervicale.
Vediamo allora a quali pratiche “casalinghe” possiamo ricorrere.
- Applicazioni di sale grosso o di semi di lino caldi sul collo. Si tratta di un rimedio molto antico che è utilizzato per ridurre l’edema. La controindicazione può essere il rischio di ustioni, motivo per cui occorre prestare particolare attenzione alla temperatura dell’impacco. Si provveda a inserire il sale e/o i semi all’interno di un panno di lana spesso.
Attenzione a non prolungare troppo l’impacco e, se non si avverte un sollievo immediato, interrompere l’applicazione.
- Applicazione dell’aloe vera meglio se in foglia. Provvedete a eliminare con un coltello la parte dura all’esterno e frullate la polpa. Ne otterrete un unguento da applicare sulla cervicale almeno 3 volte al giorno. La conservazione del preparato è solo per pochi giorni… poi dovrete rifarlo.
- Massaggio con oli essenziali. Gli oli essenziali hanno proprietà calmanti e sfiammanti. Si ottengono con macerazione in olio di oliva per circa un mese di piante adatte a disinfiammare. In questo modo si possono preparare oli da massaggio a base di rosmarino, lavanda, betulla, artiglio del diavolo e molti altri e applicarli da 2 a 3 volte al giorno.
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