“L’ETÀ DELL’ENTUSIASMO- LA MIA VITA CON TIZIANO” di ANGELA TERZANI STAUDE
L’appassionante racconto di un’esistenza vissuta in due
Il profilo privato di un uomo, una storia d’amore che attraversa il tempo e riconsegna quello stesso uomo e la donna che gli è stata accanto per tutta la vita direttamente al mito.
Una biografia amorosa
“L’età dell’entusiasmo- La mia vita con Tiziano”, di Angela Terzani Staude (edito da Longanesi), è molto più che un memoir: è una biografia amorosa e un romanzo di formazione; un libro di viaggi e un peana per una figura indimenticabile. E ancora un tributo a una geografia sentimentale priva di guinzagli e, al contempo, un preciso atlante storico intrecciato a una dimensione privata in cui personaggi e fatti più o meno noti sono filtrati da uno sguardo, per così dire, familiare.
Perché Tiziano Terzani, nel bene e nel male, è stato una delle personalità più potenti che la storia degli ultimi decenni ci abbia consegnato. Troppo facile dargli un’etichetta ma altrettanto complicato volerlo ridurre a uno stereotipo dal quale lui, naturalmente, fuggirebbe. Una cosa però resta invariata, il suo essere “Il viaggiatore” per antonomasia, corroso quasi da una voglia di muoversi, di non restare troppo a lungo nello stesso posto, di aggredire la vita macinando chilometri e provando le esperienze più diverse a ogni latitudine. In anni, peraltro, in cui la libertà di movimento non era proprio una cosa scontata, Tiziano Terzani ha eletto la curiosità a sua unica guida e ha seguito senza mai perdere coraggio le sue passioni, la sua onestà e la coerenza ai suoi ideali esistenziali.
Ma non è mai stato da solo. Da quel “pomeriggio caldissimo di fine estate 1957 a Firenze” quando a casa di una comune amica incontra una ragazza che rimane folgorata dal suo entusiasmo e dalla sua ansia di scoprire il mondo, Angela, che sarà la sua compagna di vita e imparerà a restargli accanto, a seguirlo nei suoi pellegrinaggi, ad assecondare quel desiderio di sapere, di vedere, di conoscere che Terzani non abbandonerà mai.
Un’esperienza lunga 40 anni
Raccontare oltre 40 anni di un’esistenza insieme non è cosa facile, a maggior ragione se questa ha attraversato in lungo e in largo il globo terrestre, se è stata spettatrice dei principali rivolgimenti storici del Novecento incrociandone i protagonisti. Ma Angela Terzani Staude lo fa con grazia e quasi sussurrando, senza alcuna epicità, evitando di indulgere sullo straordinario, lasciando che siano gli anni – ribelli, anticonvenzionali ma al contempo bisognosi di trovare radici, appassionati ma anche capaci di ricreare una sorta di normalità in ogni situazione- a scorrere come fotogrammi di un film.
Anni che sono i suoi, segnati dal secondo conflitto mondiale e da una voracità culturale mai paga, unitisi poi a quelli di Tiziano: dallo scandaloso ménage more uxorio alle difficoltà economiche che non scalfiscono il sentimento di una coppia che, fin da subito, cerca la sua strada in giro per il mondo e di cui l’autrice restituisce uno spaccato vibrante fatto di costumi e di letture, di case e di ideologie, fino a costruire un mosaico sentimentale autentico e potente. Il Portogallo e i suoi fantasmi, la rigidità del clima inglese e le nuove potenzialità aperte dal Sudafrica – dopo quel viaggio Tiziano rinacque come giornalista (ipse dixit)- l’incontro e lo scontro con l’American Dream e tutta quella bellezza e quell’incanto che non risultano mai stucchevoli né edulcorati perché intimamente reali. E ancora, insieme ai figli piccoli, la scoperta dell’Asia e delle sue contraddizioni, che dal Vietnam alla Malesia, trattengono saldamente la famiglia Terzani e Tiziano in primis fino alla sua morte.
“L’età dell’entusiasmo” è un ritratto intenso di un uomo che mordeva la vita consapevole della sua stessa brevità, affascinato dall’umanità e capace di proiettare sé stesso verso un futuro denso e con una complice perfetta, Angela Terzani Staude. “Ho deciso di pensarmi come un noi” scrive lei, nel lontano 1967, ponendo fine a sterili diatribe su un femminismo di ritorno con un dato di fatto banale quanto vero: dietro un grande uomo, c’è sempre una grande donna.
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