L‘era dei nonni
In Italia lo squilibrio tra la crescita nel numero degli anziani e la diminuzione dei piccini è tale che i bambini possono contare su un rapporto nonni/nipoti molto più intenso che in passato: mediamente due nonni esclusivi per ogni figlio (mediamente unico). Oltre a due genitori mediamente esclusivi. Sappiamo che il primo risultato che salta all’occhio tende ad essere un eccesso di attenzione che a volte sfocia in un odioso protagonismo. Vuoi vedere che Blanco è nipote-unico? Dall’altra parte però non finiremo mai di benedire il lavoro di cura svolto dai nonni a zero lire per l’effetto liberatorio che ha e ha avuto nei confronti dell’autonomia professionale e reddituale femminile. Salvo quando i nonni restano nelle zone di provincia o rurali originarie e i figli si trasferiscono nella grande città per trovare migliori condizioni di lavoro. E’ lì che comincia la denatalità italiana.
Recentemente The Economist ha pubblicato due interessantissimi articoli, Gloria dei nonni e l’Era dei nonni è arrivata (qui in originale). Cosa dicono i due articoli? Intanto danno qualche numero: oggi ci sono 1.5 miliardi di nonni al mondo dal mezzo miliardo degli anni ’60 che nel 2050 diventeranno più di 2 miliardi. La loro età media varia di 53 anni dell’Uganda ai 72 del Giappone. Da questa parte del mondo, viviamo mediamente 20 anni in più rispetto al 1960 e facciamo la metà dei figli.
Il ruolo dei nonni nell’emancipazione femminile
I nonni trasferiscono tradizioni, valori, storie, canzoni e memoria storica. Ma, ovunque, chi più chi meno, si occupano dei nipotini aggiungendo due mani in più e due occhi in più alla famiglia dei figli, sempre più striminzita eppure sempre più impegnata. E in certe aree del mondo questo può voler dire la sopravvivenza. In Gambia, cita The Economist, la presenza in famiglia di una nonna può far lievitare la probabilità di un bimbo di vivere almeno fino a 2 anni. Nel Sud-Sahara, le possibilità di frequentare una scuola sono più alte del 15% per i bambini che vivono con un nonno e del 38% più alte se vivono con una nonna.
Più nonni più guadagni
Naturalmente le mamme che possono contare sull’aiuto dei nonni guadagnano di più, tanto che in Messico le donne lavoratrici che perdono il genitore sul cui avevano contato vedono mediamente ridotto il reddito da lavoro della metà e nelle zone rurali dell’India la morte di una nonna che vive con la famiglia del figlio riduce di molto la possibilità che la nuora lavori fuori casa. Tornando al Messico, la cura dei bambini è affidata ai nonni per il 40% dei bimbi sotto i 6 anni perché la flessibilità per le mamme lavoratrici è ancora di là da venire, ma almeno le nonne consentono che due stipendi entrino in casa. Miguel Talamas, Inter-American Development Bank, ha stimato che mediamente alla morte di una nonna-sitter riduce di più di un quarto le chance che sua figlia lavori o il relativo reddito di oltre il 50%.
Nelle zone rurali della Cina si assiste a una discriminazione verso le famiglie che vogliono trasferirsi in città, derivata dal sistema hukou di divisione governativa della popolazione in caste che separa rigidamente le due categorie, rurale e urbana. Non è consentito l’accesso a posti di lavoro, servizi pubblici, istruzione, assistenza sanitaria o cibo in aree al di fuori di quella designata e ottenere un permesso è molto difficile. Tanto che le giovani coppie che decidono di spostarsi per trovare un lavoro meglio retribuito, lasciano i bambini ai nonni nelle zone rurali di origine durante la settimana e vedono i figli solo nei week-end. Nelle città invece, dove è stata molto più restrittiva la politica del figlio unico, c’è un’esuberanza di nonni a fronte di una carenza di bimbi.
Nonni: non solo vantaggi
Ma il ruolo dei nonni ha anche risvolti negativi: per esempio vivere tutti insieme, seppur costituisca un aiuto con i bimbi di casa, trattiene spesso le giovani coppie dal trasferirsi in una grande città dove potrebbero trovare migliori condizioni di lavoro e un miglior salario. Oppure il fatto che molte nonne spesso smettono di lavorare o vanno in pensione anticipatamente per accudire i nipotini, perdendo così reddito da lavoro e/o reddito pensionistico.
Ecco quindi che si pone la grande questione, spesso sottovalutata, del ruolo sociale dei nonni, dei suoi vantaggi e svantaggi.
Voi siete nonni-sitter? Avete mai fatto due conti di quanto varrebbe sul mercato il vostro lavoro? E se un giorno si decidesse di “remunerare” i nonni come assistenti familiari informali, a quanto ammonterebbe la vostra fattura mensile?
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