Le scarpe di primavera sono eccentriche, ma comode
Le scarpe di primavera cambiano look e guardano alla stravaganza. Il sandalo non tramonta ma – dettagli eccentrici a parte (leggi sotto) – a fare il grande ritorno sono le platform. Vistose, eccentriche, alte che più alte non si può ma comode che più comode… beh si può, ma per un tocco più alla moda un paio per la primavera estate merita un posto (che poi ne occupa due) nella scarpiera. Sono loro a vincere la sfida di calzature più cool della stagione. L’ultima volta che le abbiamo viste erano gli anni ’90. Oggi sono tornate in nuove versioni coloratissime: quelle di Versace e Valentino in cima alle wishlist.
“Addio” sneakers
Ma ce n’è davvero per tutti i gusti. Dopo le sneakers, cuore dello streetwear e delle tendenze degli ultimi anni, oltre alle morbidissime pantofole e ora alle platform, entrano in scena le ballerine ultra flat, pensate per una quotidianità più “terrena”. Come dire, una scelta totalmente opposta che strizza l’occhio a chi preferisce rimanere con i piedi per terra. Dai mocassini mannish perfette sui completi più eleganti così come sui jeans più easy (quelli di Chanel in corda intrecciata sono da sballo), alle sopracitate ballerine, bon ton o più grintose, non mancano ancora le clogs basse (alias gli zoccoli) in suede, le friulane in velluto e le mary jane con cinturino alla caviglia dalle resa super preppy.
Nuovi e grandi classici
Il primo premio in fatto di eccentricità spetta invece a Loewe che disegna tacchi alla Dalì: surreali a forma di smalti, saponi, candeline o uova rotte. E se a Parigi per le collezioni primavera estate 2022 sono apparse a sorpresa anche gli stivali, con modelli ispirati a quelli degli Anni 60 – da Christian Dior, Coperni e Courrèges – la creatività si esprime con il tacco, anche a zeppa, senz’altro più stabile di quello a spillo (che comunque non scompare). Vertiginose invece le décolleté di Saint Laurent, in pelle laccata e con la punta affilatissima. Acne Studios disegna zeppe futuristiche, mentre Kochè sceglie dettagli in piume sceniche e Giambattista Valli sceglie l’effetto bling-bling. Dior e Isabel Marant, con gli stivali, guardano ai Sixties mentre pù seventies quelle create dal brand boho-chic per eccellenza di Parigi. Vistosi (ma che belli!) anche quelli giallo fluo portati in passerella da Balenciaga.
Ricordate i sabot?
Tra i modelli visti in passerella anche le mules, in sostanza i sabot degli Anni 80, quelle scarpe che lasciano scoperto il tallone, senza lacci o cinturini a fasciare la caviglia. Quelli con suola bassa e ultraflat promettono eleganza effortless chic, facili da abbinare a un jeans, T-shirt e blazer per un look più disinvolto. A punta o squadrate, con dettaglio gioiello o arricciatura sul davanti, dalla silhouette minimal o più elaborate, le flat slingback sono il complemento ideale da abbinare con tutto. Il compromesso perfetto tra comodità ed eleganza, che mostra leggermente il piede rimanendo sempre una scarpa discreta e ultra chic. Non mancano modelli con tacco comodo perfette e se abbinate in chiave color blocking, magari optando per un mix & match di nuances audaci, oppure come dettaglio in equilibrio monocromatico con il resto della mise.
Dettagli gioiello, texture second skin
Design a punta e dettagli gioiello (dalla spilla alle monete charms proposte da Chanel) si aggiungono alle classiche décolletée. Ideali per cerimonie, impegni professionali o serate nel fine settimana. Se le punte si allungano e i tacchi si abbassano, i lacci e i cinturini si confermano per i modelli più classici. Infine le texture: loghi, bouquet di fiori e tessuti in chiave pop raggiungono anche dimensioni inaspettate, proseguendo lungo le gambe attraverso leggings aderentissimi, collant e tute. Una sorta di stivale second skin.
E voi? Di quale scarpa siete?
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.