Le migliori serie TV su Netflix dedicate ai Senior
Le storie da guardare on demand che piacciono agli over 50. E non solo
Netflix è sempre di più per un pubblico senior, come dimostrano i numeri in continua crescita relativi al bacino di utenti over 50 che fruiscono del servizio in streaming del colosso americano. Colpa della trasformazione digitale che ha annullato il divario tra le generazioni portando a un contesto culturale dove l’età anagrafica non costituisce più un limite, come si evince dai contenuti proposti dalle serie tv, sempre più attente alle tematiche sociali e ricche di spunti e di trame capaci di attrarre un target decisamente “anta”.
Una seconda giovinezza di cui beneficiano anche i personaggi delle serie tv più amate e più viste, dove i protagonisti senior non sono più ridotti a figure marginali ma spiccano al centro della scena con una capacità attrattiva notevole sulla fascia più agée di telespettatori. Ma non solo.
Perché i gusti dei Perennials – lemma che, meglio di altri, è in grado di superare confini anagrafici e digitali per individuare una precisa fascia sociale -, lungi dal focalizzarsi esclusivamente su tematiche nelle quali potersi riconoscere, sono quanto mai capaci di spaziare tanto da toccare gli ambiti più disparati, quelli stessi che rendono amate più di altre alcune serie tv divenute vere evergreen. A questo punto una domanda sorge spontanea: quali sono queste serie tv tanto ricercate dal pubblico senior?
Le serie tv con protagonisti over 50
Cuori senza età è stata, negli anni ‘80, la serie ammiraglia che ha sdoganato i problemi sentimentali di quattro arzille signore di mezza età mettendole al centro di quella scena di cui, oggi, si sono impossessate le due protagoniste di Grace& Frankie. Due settantenni – tra cui una Jane Fonda in stato di grazia – alle prese con l’inaspettato coming out dei rispettivi mariti che le costringe a ripartire, insieme, da una nuova vita e a rimettersi in gioco con il sorriso (e molte risate), restituendo così un’immagine veritiera e spassionata della vecchiaia.
E che valga sempre la pena vivere lo dimostra anche Il Metodo Kominsky, in cui un attore sul viale del tramonto, interpretato da un sagace Michael Douglas, si reinventa come insegnante di recitazione in una scuola frequentata da giovani artisti e non perde mai la sua verve ironica, affrontando il cambiamento con una giusta dose di cinismo e di allegria.
Reinventarsi è la parola chiave anche di un’altra serie di successo, Breaking Bad, in cui un maturo professore di chimica, colpito da una serie di sventure familiari e di salute, decide di sfruttare le sue conoscenze scientifiche per trasformarsi in un signore della droga. Con tutte le conseguenze del caso. Il risultato è uno dei capolavori indiscussi della televisione contemporanea che ha affascinato, e continua a farlo, un pubblico di tutte le età.
Confronto generazionale e humour black nelle fiction
In Glamourous, patinata e recentissima serie, fa il suo ritorno Kim Cattrall, la Samantha Jones di “Sex and The City”, che invece di seguire le tre amiche newyorkesi nel revival di “And Just Like That”, ha scelto di indossare i panni di un’ex modella a capo di un impero nel settore beauty che dà una chance a Marco, un giovane di genere non dichiarato, alla ricerca di una sua dimensione, lavorativa quanto personale. Come dire, il confronto generazionale ha sempre qualcosa da insegnare… E del resto la saggezza dei più anziani regala sempre un’opportunità in più, anche quando è condita da una sana dose di ironia.
Come quella, rigorosamente in chiave black, di Tony, l’irresistibile Ricky Gervais protagonista di After Life, vedovo anzitempo dell’amatissima moglie e alle prese con un faticoso quanto tragico ménage quotidiano. La serie celebra il diritto di stare male e la fatica di rimettersi in piedi smontando ogni prospettiva edulcorata e annullando i filtri, soprattutto quelli verbali, in nome della più assoluta autenticità.
Che dire invece di Hacks, comedy venata di drama, in cui un’attempata diva di Las Vegas, veterana della stand up comedy, perde pubblico e spettacoli e per recuperare credito sarà costretta ad affidarsi a un’autrice giovanissima caduta in disgrazia per una battuta infelice? Il consiglio è uno solo: guardare d’un fiato tutti gli spassosi episodi della prima stagione per sorridere di quell’ageismo duro a morire nello showbiz di ogni latitudine.
Le serie che parlano di sesso. E di storia.
Di cosa parlano quando parlano di sesso le persone più mature lo racconta Wanderlust smontando in chiave ridanciana e mai morbosa i tabù relativi a una coppia – tra cui spicca una strepitosa Toni Colette – alle prese con la rinascita del desiderio sotto e… al di fuori delle lenzuola! Impossibile non citare poi “Supersex”, serie dedicata alla vita e ai miracoli, fuor di blasfemia, di un personaggio controverso come Rocco Siffredi, classe 1964 e boomers per età anagrafica, che sicuramente non darà spunti di immedesimazione ma che, di fatto, rappresenta uno spaccato di una precisa epoca storica.
Ecco, la storia. Alcune serie hanno avuto un engagement superiore proprio in virtù della loro ambientazione e del riferimento a epoche emblematiche capaci, più di altre, di catturare l’attenzione, e per i personaggi, altrettanto carismatici, che la storia di quelle epoche l’hanno fatta. È il caso di The Crown, l’imperitura saga della regina Elisabetta, indagata dagli anni 40 ad oggi e amata da un pubblico assolutamente trasversale, o di De Andrè, che principe, libero, lo è stato di una canzone italiana sempre in cerca d’autore. Per non parlare di House of Cards, con il suo corollario di vicende politiche immaginarie, ma nemmeno troppo, trasformatosi in un avvincente dramma sulla condizione odierna.
Crimini&misteri: un binomio di successo
Ci sono poi quelle produzioni tv che puntano sulla suspense e sul mistero e che attraggono, per la maggiore, un target più agé, spesso anche in virtù dello scenario temporale a cui si riferiscono. È il caso di Mindhunter, che segue la nascita del concetto di omicida seriale negli anni 70; di The Sinner, con il detective Bill Pullman che indaga su omicidi di provincia; del recente The Watcher che si rifà al caso di cronaca di una famiglia americana stalkerizzata da un vicino ossessivo, con una Naomi Watts che nei thriller riesce sempre a dare il meglio di sé.
Senza dimenticare il tema di quelle docu-serie che, soprattutto in Italia, hanno toccato argomenti caldi e vicini, generazionalmente parlando, ai telespettatori più senior: Vatican Girl- La ragazza del Vaticano, Il Principe e SanPa, sono tutti titoli che, nella scorsa stagione, sono stati scelti e visti senza moderazione soprattutto da chi, quei tempi, li ha vissuti in prima persona.
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