Le borse firmate su cui investire
Le borse su cui investire sono tante ma poche valgono davvero la pena, sia al momento dell’acquisto sia in quello della rivendita. Le borse su cui investire devono essere firmate, of course. Sono iconiche, create per principesse, attrici famose, donne che hanno lasciato il segno. O anche solo perché disegnate dai couturier dell’epoca, che con un gessetto riuscivano a creare veri e propri capolavori. Le borse sono l’accessorio più amato dalle donne perché, più che un contenitore, innescano emozioni diverse. Ogni donna ha poi la sua borsa, quella in cui si sente a suo agio; difficile che una donna abbia modelli tutti diversi tra loro, se non per necessità, certo. E allora, prima di vedere su quali borse investire, scopriamo di che borsa “siamo”.
Dimmi che borsa vuoi e ti dirò chi sei
Le borse danno sicurezza, trasmettono auto-affermazione, regalano sensazioni di potere e danno conferme. Secondo l’Università del Minnesota, la borsa, così come le scarpe, può essere un mezzo consolatorio per chi fatica ad accettare se stessa e non ha un buon rapporto con il proprio corpo. Non c’è taglia che regga, la borsa diventa protagonista del nostro look, del nostro essere donne.
Borsa grande o piccola?
Chi indossa una borsa grande comunica il desiderio di gestire meglio la propria vita ma anche la voglia di viaggiare; per altre significa ambire al controllo e gestire le situazioni. Chi indossa una borsa piccola, invece, non ama stare al centro dell’attenzione e preferisce lavorare dietro le quinte. Diversamente da chi le ama grandi, le persone con le borse piccole sono molto sensibili e che talvolta faticano a esprimere l’intero bagaglio emotivo che si portano dentro.
Borsa eccentrica o rigida?
Chi indossa borse con fiocchetti, a pois o con trame infantili non riesce a staccarsi dal passato e possono essere facili ai sensi di colpa. Chi indossa borse bizzarre, con colori sgargianti e appariscenti vogliono chiudere con il passato, tagliare con il passato per lasciare spazio a una nuova versione di sé. Ma a dispetto di questo, possono al contempo trasportare un carico di insoddisfazioni e frustrazioni. La borsa rigida invece racconta di persone molto riservate, che preferiscono gestire gelosamente i loro segreti; persone molto protettive, con un gusto più raffinato e selettive. Non mancano le borse a cartella, che dichiarano l’intenzione di persone dalle forti ambizioni personali, sia in ambito professionale, sia in ambito emotivo e sociale. Chi sceglie le borse sotto braccio o da portare in spalla ama la buona compagnia ed è aperta al prossimo.
Le 10 borse firmate su cui investire
Le borse di marca sono un feticcio che va oltre all’essere un contenitore o un mero accessorio dello styling. Sono scuramente espressione di uno status sociale ma anche simbolo di uno stile o di un’epoca. Se non addirittura opere d’arte così iconiche da diventare quasi inaccessibili. Sono desiderate, per molte collezionate anche a costo di aspettare mesi per accaparrarsi le nuove edizioni o limited edition viste in passerella.
In memoria di Coco
Era il febbraio 1955, da qui in codice del modello, quando Gabrielle Chanel presentava una borsa che da lì a breve sarebbe diventata “la borsa” della Maison (persino senza logo!). Si trattava del modello 2.55, in lana trapuntata, ispirata alle coperte delle corse dei cavalli che Gabrielle frequentava. Negli anni successivi, visto il successo riscosso, il tessuto è cambiato in pelle nera con l’interno bordeaux, e irrimediabilmente con le catene tintinnanti. La chiusura è un girello rettangolare, che cambia solo nel 2005 quando Karl Lagerfeld applica la doppia “C”.
Chanel 2.55 su Vestiaire Collective: da 6.700
Kelly e Birkin, maison Hermès
Dedicate a due icone del Novecento, Grace Kelly e Jane Birkin, sono le più desiderate dalle donne. La sac à courroie (la borsa da sella per le battute di caccia), realizzata nell’800 ma solo nel 1956 diventa un pezzo cult a livello globale, è dedicata a Grace Kelly – neo moglie del Principe Ranieri di Monaco. Proprio lei la indossa per nascondere la gravidanza della primogenita Carolina. Quell’immagine, rimasta indelebile nella memoria collettiva, porterà la stessa maison a cambiarle nome nel 197: Kelly. Storia diversa per la Birkin che nasce dall’incontro in aereo tra Jane e Jean-Louis Dumas, allora chairman del gruppo Hermès. Seduti vicini per il volo Parigi-Londra, l’attrice si lamentava di non trovare una borsa adatta a contenere tutti i suoi fogli Dumas risponse alla sua esigenza e fece creare un modello multiscomparto di 40 centimetri con due manici e una patella. Da qui la borsa Birkin.
Su FWRD: da 18mila euro (Kelly) e da 15mila euro (Birkin)
Dedicate a Lady D
Sono tanti i modelli creati in onore di Lady D, la principessa Diana Spencer, morta prematuramente nell’agosto del 1997. La più irriverente delle donne regali del Regno Unito ha ispirato tante maison di moda, da Dior a Versace, da Gucci, a Tod’s. Tra le più recenti persino Alessandro Michele, appena uscito dalla maison Gucci, a 30 dalla nascita della shopping bag con i manici di bamboo, resa famosa dalla principessa del Galles che la indossava in città, ha ribattezzato l’iconica borsa Gucci Diana. Da acquistare subito.
Gucci Diana: da 3.400 euro
La Tod’s Bag dell’omonimo brand è una shopping bag di pelle pregiata che Walter Chiapponi ha rivisitato e portato in passerella proprio in occasione della collezione AI 22-23, diventando così l’accessorio simbolo dello stile italiano nel mondo. Anche qui l’omaggio è doveroso, perché la principessa la portava a mano per andare a giocare a tennis.
Tod’s Bag: da 2.100 euro
E come anticipato sopra, non sono solo gli italiani a ricordarsi di lei, perché anche maison Dior, dopo la nascita della Chouchou negli anni 90, ha ribattezzato la sua borda in Lady bag, proprio perché sfoggiata dalla stessa principessa Diana: un modello dotato di manici arrotondanti ad archetto, con il trapuntato a motivo Cannage tipico della maison francese, con 4 charms che formano la scritta D I O R. Mai senza.
Lady bag by Dior: in vernice da 3.000 euro
Dalla s(t)elle alle stalle
È tra le più originali, probabilmente perché nata dall’estro creativo di John Galliano disegnata per maison Dior. Ispirata alla cantautrice Lauryn Hill, quando uscì sulla passerella della sfilata primavera estate 2000, la saddle bag fece subito breccia nel cuore delle donne. La forma è ispirata alla silhouette di una sella e sembra che che sia stata proprio una fotografia di Helmut Newton del 1976 intitolata “Saddle I, Paris” a ispirare lo stilista. Gli intenditori sanno che è un vero tesoro.
Saddle bag di Dior: da 3.440 euro
Una borsa per la mitica Sophia
Poteva non avere anche lei una borsa dedicata? L’icona italiana del cinema internazionale Sophia Loren ha avuto l’onore di vedersi intitolare una borsa da colui che si affermò come il calzolaio delle celebrità di Hollywood, Salvatore Ferragamo. Per la PE 2009 l’ha ribattezzata Sofia bag (senza la “ph”). Semplice, comoda e fascinosa, proprio come l’attrice di origini puteolane.
Sofia bag su Rebelle: (usata): da 750 euro
La musa di Ralph Lauren
La Ricky bag rappresenta la lunga storia d’amore tra Ricky Anne Loew-Beer e Ralph Lauren. Era il 1964 quando lo stilista viene totalmente ammaliato dalla giovane americana, a tal punto da farla diventare in poco tempo la sua eterna musa. Il modello a lei dedicato è composta da più strati di pelle, mentre i singoli elementi sono ispirati alla borsa Cooper del XIX secolo, come la capienza e i manici. Al centro spicca la placca di metallo che ricorda il “porta briglie”. Dopo un primo restyling nel 2013, la borsa diventa più soft, light e infine mini, con tracolla.
Ricky bag by Ralph Lauren: da 3.250 euro
Il bauletto di Audrey Hepburn
La Speedy di Louis Vuitton è stata la prima borsa iconica della maison, nata per venire incontro alle esigenze dei primi viaggi in auto e le lunghe tratte in treno negli Anni 30. È così che il borsone Keepall diventa un bauletto. A trasformarlo in successo internazionale, è ancora una volta una star, Audrey Hepburn che chiede esplicitamente a Louis Vuitton di realizzare un modello di soli 25 centimetri (il primo e originale è di 30 centimetri). La versione personalizzata, la Speedy 25 è il bauletto più famoso con tela monogram.
Speedy 25 by Louis Vuitton: da 1.130 euro
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