In questo periodo magico e leggiadro dell’anno, per fare gli auguri natalizi lasciamoci ispirare dai versi di quelle che possiamo ritenere tra le 10 poesie sul Natale più belle di tutti i tempi.
La nostra «antologia» di poesie di Natale
Il periodo delle feste natalizie richiama alla mente momenti di condivisione, vecchi ricordi d’infanzia, tanta convivialità e il desiderio di sentirci tutti più sereni. Nel mondo letterario, tanti autori (più o meno) famosi hanno scritto poesie di Natale emozionanti, brevi, in rima o con schemi liberi: ma a prescindere dalla forma, tutti hanno provato a catturare la magia della festa più desiderata da piccini e grandi. Ecco i componimenti che noi abbiamo selezionato per il Natale 2024: buona lettura a tutti!
Salvatore Quasimodo: Natale
L’ermetico per eccellenza, Salvatore Quasimodo si è distinto tanto per la sua opera poetica sia per le traduzioni: nel 1959, è stato anche insignito del Nobel per la letteratura. Ecco quale poesia abbiamo scelto:
Natale
Natale. Guardo il presepe scolpito, dove sono i pastori appena giunti alla povera stalla di Betlemme. Anche i Re Magi nelle lunghe vesti salutano il potente Re del mondo. Pace nella finzione e nel silenzio delle figure di legno: ecco i vecchi del villaggio e la stella che risplende, e l’asinello di colore azzurro.
Pace nel cuore di Cristo in eterno; ma non v’è pace nel cuore dell’uomo. Anche con Cristo e sono venti secoli il fratello si scaglia sul fratello. Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino che morirà poi in croce fra due ladri? (Salvatore Quasimodo)
Gabriele D’Annunzio: I re magi
L’«operaio della parola» – così amava definirsi D’Annunzio, quando era nella sua Officina al Vittoriale – ci ha regalato romanzi, novelle e poesie che trasmettono il suo gusto per il bello, il suo essere dandy. Ecco quella per il Natale:
I Re Magi
Una luce vermiglia risplende nella pia notte e si spande via per miglia e miglia e miglia. O nova meraviglia! O fiore di Maria! Passa la melodia e la terra s’ingiglia. Cantano tra il fischiare del vento per le forre, i biondi angeli in coro; ed ecco Baldassarre Gaspare e Melchiorre, con mirra, incenso ed oro.
Alda Merini: Buon Natale
Autrice capace di lasciare il segno con la sua lucida , ci ha lasciato in eredità aforismi, racconti in prosa e splendide poesie. Ecco quella che abbiamo scelto per il Natale:
Buon Natale
A Natale non si fanno cattivi pensieri ma chi è solo lo vorrebbe saltare questo giorno. A tutti loro auguro di vivere un Natale in compagnia.
Un pensiero lo rivolgo a tutti quelli che soffrono per una malattia. A coloro auguro un Natale di speranza e di letizia. Ma quelli che in questo giorno hanno un posto privilegiato nel mio cuore sono i piccoli mocciosi che vedono il Natale attraverso le confezioni dei regali.
Agli adulti auguro di esaudire tutte le loro aspettative. Per i bambini poveri che non vivono nel paese dei balocchi auguro che il Natale porti una famiglia che li adotti per farli uscire dalla loro condizione fatta di miseria e disperazione.
A tutti voi auguro un Natale con pochi regali ma con tutti gli ideali realizzati. (Alda Merini)
Umberto Saba: a Gesù Bambino
Con la sua poetica capace di cogliere i tratti più genuini e reali dell’esistenzialismo umano, Umberto Saba si è soffermato a contemplare le piccole (grandi) cose della quotidianità. Eccolo in tutta l’autenticità dei suoi versi dedicati al Natale:
A Gesù Bambino – Umberto Saba
La notte è scesa e brilla la cometa che ha segnato il cammino. Sono davanti a Te, Santo Bambino! Tu, Re dell’universo, ci hai insegnato che tutte le creature sono uguali, che le distingue solo la bontà, tesoro immenso, dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono, che in cuore non abbia che dolcezza. Fa’ che il tuo dono s’accresca in me ogni giorno e intorno lo diffonda, nel Tuo nome. (Umberto Saba)
Dino Buzzati: Buon Natale
Un altro autore indimenticabile della letteratura italiana, capace di stupire il lettore coi suoi famosi «racconti circolari» e i romanzi rimasti per sempre nei nostri ricordi. Per gli auguri di Natale, lo ricordiamo tramite questa poesia:
Buon Natale
E se invece venisse per davvero? Se la preghiera, la letterina, il desiderio espresso così, più che altro per gioco venisse preso sul serio? Se il regno della fiaba e del mistero si avverasse? Se accanto al fuoco al mattino si trovassero i doni la bambola il revolver il treno il micio l’orsacchiotto il leone che nessuno di voi ha comperati? Se la vostra bella sicurezza nella scienza e nella dea ragione andasse a carte quarantotto? Con imperdonabile leggerezza forse troppo ci siamo fidati. E se sul serio venisse? Silenzio! O Gesù Bambino per favore cammina piano nell’attraversare il salotto. Guai se tu svegli i ragazzi che disastro sarebbe per noi così colti così intelligenti brevettati miscredenti noi che ci crediamo chissà cosa coi nostri atomi coi nostri razzi. Fa’ piano, Bambino, se puoi.
Madre Teresa di Calcutta: è Natale
Una donna minuta, ma dalla caratura immensa, capace di ispirare i popoli di tutto il mondo col suo esempio. Ecco la poesia che forse esprime nel migliore dei modi la sua volontà di superare barriere e divisioni, per rendere il Natale una festa davvero per tutti:
È Natale
È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano. È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.
Trilussa: Er presepio
Protagonista indiscusso della poesia in dialetto romanesco, Carlo Salustri – l’uomo che si cela dietro allo pseudonimo di «Trilussa» – ci ha consegnato questo componimento sul Natale che è pregno della sua genuina natura di provocatore capace di parlare in modo schietto:
Er presepio
Ve ringrazio de core, brava gente, pé ‘sti presepi che me preparate, ma che li fate a fa? Si poi v’odiate, si de st’amore non capite gnente…
Pé st’amore sò nato e ce sò morto, da secoli lo spargo dalla croce, ma la parola mia pare ‘na voce sperduta ner deserto, senza ascolto.
La gente fa er presepe e nun me sente; cerca sempre de fallo più sfarzoso, però cià er core freddo e indifferente e nun capisce che senza l’amore è cianfrusaja che nun cià valore.
Eugenio Montale: di un Natale metropolitano
Il poeta de «il mal di vivere», premio Nobel per la letteratura nel 1975, ci ha consegnato numerosi capolavori che ben ne testimoniano la caratura. Per augurare in modo speciale buon Natale, abbiamo selezionato questa poesia estratta dalla raccolta «La bufera e altro»:
Di un Natale metropolitano
Un vischio, fin dall’infanzia sospeso grappolo di fede e di pruina sul tuo lavandino e sullo specchio ovale ch’ora adombrano i tuoi ricci bergère fra santini e ritratti di ragazzi infilati un po’ alla svelta nella cornice, una caraffa vuota bicchierini di cenere e di bucce, le luci di Mayfair, poi a un crocicchio le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi, non più guerra né pace, il tardo frullo di un piccione incapace di seguiti sui gradini automatici che ti slittano in giù…
Guido Gozzano: Natale
Nella sua breve vita, Guido Gozzano concentrò la sua produzione letteraria ispirandosi rispettivamente a due grandi nomi del suo tempo: dapprima seguì le orme di D’Annunzio e, in un secondo momento, quelle di Pascoli. Tra i suoi componimenti, ne abbiamo scelto uno che ben testimonia la delicatezza della sua poetica:
Natale
La pecorina di gesso, sulla collina in cartone, chiede umilmente permesso ai Magi in adorazione.
Splende come acquamarina il lago, freddo e un po’ tetro, chiuso fra la borraccina, verde illusione di vetro.
Lungi nel tempo, e vicino, nel sogno (pianto e mistero) c’è accanto a Gesù Bambino, un bue giallo, un ciuco nero.
Gianni Rodari: Il magico Natale
Come tanti di noi ricorderanno bene, Gianni Rodari è stato uno dei grandi innovatori della letteratura per i più giovani. Oltre ad aver scritto racconti e filastrocche famosissime, ci ha lasciato anche alcune poesie indimenticabili come questa:
Il magico Natale
S‘io fossi il mago di Natale farei spuntare un albero di Natale in ogni casa, in ogni appartamento dalle piastrelle del pavimento, ma non l’alberello finto, di plastica, dipinto che vendono adesso all’Upim: un vero abete, un pino di montagna, con un po’ di vento vero impigliato tra i rami, che mandi profumo di resina in tutte le camere, e sui rami i magici frutti: regali per tutti. Poi con la mia bacchetta me ne andrei a fare magie per tutte le vie.
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