La teoria del cigno nero nella finanza: cos'è, cosa impatta e chi l'ha formulata
Il cigno nero, oltre ad essere un meraviglioso esemplare di animale scoperto per la prima volta in Australia, è una metafora utilizzata in finanza. Ma che cos’è e come impatta nel mondo finanziario? Scopritelo in questa piccola guida!
Che cos’è la teoria del cigno nero nella finanza
Quando si pensa al cigno non si può fare a meno di menzionare l’animale che vediamo comunemente negli stagni e nei laghi. In finanza, però, questo animale viene citato per la teoria del cigno nero: in economia quando si cita questo animale si è soliti menzionare un evento imprevedibile o raro che è in grado di interferire in maniera importante sui mercati finanziari, a volte in positivo, anche se spesso si tratta di eventi che portano ad una conseguenza negativa.
Chi ha formulato la teoria del cigno nero?
Prima di capire come impatta il fenomeno del cigno nero, desideriamo fare un passo indietro per farvi capire come è nata questa teoria e chi l’ha formulata. A far diventare celebre questa espressione è stato il matematico libanese Nassim Nicholas Taleb: infatti, nel 2007 è stato pubblicato il suo libro intitolato per l’appunto “The Black Swan”, che in italiano significa proprio cigno nero. La scoperta di questo animale nella storia è stato un evento eclatante, poiché nei secoli si era solo conosciuto il cigno con il piumaggio bianco. Con l’arrivo dell’esemplare nero le certezze sono crollate, lasciando spazio a un animale che mai si era visto sino a quel momento.
Con la teoria del cigno nero si cerca di spiegare gli eventi finanziari proprio come la comparsa dell’esemplare con il piumaggio nero. Ogni persona non è mai pronta per quello che accadrà e potrà esserci sempre un cigno nero a rivoluzionare il momento con qualcosa di nuovo, invalidando tutte le conoscenze o i riscontri che vi erano stati fino a quel momento. Quindi, anche se si analizzano attentamente gli andamenti storici non è detto che sia possibile trovare l’evento imprevedibile già anni addietro. Nella storia il primo “cigno nero” si è verificato quando vi è stato il crollo finanziario nel 2008 oppure la Brexit del 2016 o, ancora, la pandemia del coronavirus del 2020.
Cosa impatta?
Ma come impatta il fenomeno del cigno nero? Come abbiamo detto in precedenza, il cigno nero si verifica con rarità; tuttavia, quella volta che avviene l’evento è possibile notare dei “sintomi” precisi. Per prima cosa, vi è un’anomalia in ambito finanziario cioè un fatto che non rispetta la regolarità dell’attività. Dunque, potrete notare che vi è una novità in arrivo!
Un altro aspetto da considerare riguarda l’impatto che ha il cigno nero sulla società: nel caso di eventi molto negativi vi sono delle conseguenze gravi che si riversano sul mercato finanziario e sulla società.
In tal caso, si possono presentare anche momenti di incertezza e paura che portano le persone a compiere determinati gesti. Una volta che si è verificato l’evento, con un ragionamento ponderato è possibile risalire alla causa e, proprio per questo, si dice spesso che si poteva prevedere. Ma come può impattare il cigno nero? In realtà non esiste una risposta univoca poiché ogni evento può avere delle conseguenze diverse. Nei casi peggiori, però, si possono evidenziare come effetti delle crisi finanziarie a livello globale o cambiamenti drastici in situazioni che, fino a quel momento, sembrava stabile. Qualcosa che accomuna le crisi finanziarie è sempre un recupero della perdita e il raggiungimento di un nuovo massimo storico.
Se siete delle persone che investite il vostro denaro, non potrete essere al riparo dal cigno nero. Gli unici accorgimenti da adottare sono quelli di investire su rendimenti a basso rischio e di diversificare il proprio portafoglio delle ricchezze: in questa maniera, è possibile raggiungere un giusto equilibrio sapendo che, in caso di crolli, non si verificheranno gravi perdite!
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