La menopausa non è la morte civile
Avevo circa 50 anni quando ho cominciato a chiedermi “ma cosa sta succedendo al mio corpo e alla mia mente?” Stava arrivando il periodo della menopausa, ma ancora non lo sapevo.
Faticavo a dormire bene, mi sembrava di essere sempre confusa e poco concentrata, sentivo strani dolori: non ero io, semplicemente. In realtà stavo solo cominciando a provare alcuni dei sintomi tipici della perimenopausa, dei quali io non sapevo nulla. Nessuno mi aveva informato o preparato, come se il problema fosse da tenere sotto silenzio…
La vergogna e lo stigma della menopausa nel 2023
Questo passaggio, del tutto naturale, si è rivelato per me particolarmente difficile da affrontare, sia per una serie di oggettivi disturbi fisici, sia per lo stereotipo (che probabilmente avevo acquisito senza rendermene conto) che la menopausa implica diventare una donna senza aspettative, che non può più essere desiderata, piacente, ma che, anzi, è meglio che si renda invisibile.
Io mi vergognavo di “confessare” che ero in menopausa.
Il mio lavoro mi portava a viaggiare spesso, a relazionarmi con tante persone, a dover essere sempre curata, in forma, scattante, motivata, sul pezzo: io dentro mi sentivo spenta, la memoria faceva i capricci, avevo sbalzi di umore e vivevo con l’incubo della maglia da indossare perché non si vedessero le macchie di sudore nel caso fossero apparse le temute vampate.
Vedendomi così cambiata, una sera mio marito mi ha messo alle strette e, finalmente, come un fiume in piena, gli ho confessato tutti i miei disagi, le mie paure e le mie insicurezze.
E’ stato un passaggio fondamentale.
Sono riuscita ad ammettere prima di tutto con me stessa ”sì, sei in menopausa! Qualcosa sta cambiando ma devi reagire!”.
La menopausa è una fase da affrontare informate
Mi sono quindi riappropriata dello spirito battagliero e della testardaggine che mi contraddistinguono e ho cominciato a raccogliere informazioni, a parlare con specialisti, a confrontarmi con altre donne. Soprattutto ho capito che non solo potevo ma che dovevo cominciare a vedere la menopausa con altri occhi per avere una qualità di vita migliore.
L’età media in cui noi donne andiamo in menopausa è 50 anni, l’età media di vita di una donna è di 85 anni; viviamo quindi circa 30 anni in menopausa. 30 anni durante i quali siamo ancora mamme, mogli, amanti, lavoratrici, amiche: è nostro diritto essere tutto questo nel migliore dei modi.
Una volta che, grazie all’incontro con professionisti davvero speciali, ho ritrovato il mio equilibrio, ho avuto il desiderio di mettere a disposizione di altre donne tutte le informazioni e i suggerimenti raccolti, convinta che potessero essere utili per cambiare un modo purtroppo comune e sbagliato di pensare e vivere la menopausa.
Ho deciso di creare un profilo Instagram e Facebook: @ManuPausa. Una vera sfida perché, pur occupandomi di comunicazione da sempre, i social non appartengono alla mia generazione! Ma questo progetto mi ha permesso di avere nuovi stimoli, di ritrovare la voglia di fare, di scoprire, di crescere e di credere in me stessa.
Grande o piccolo che sia, un nuovo progetto ci dà la possibilità di sperimentare, di imparare, di conoscere.
Perciò oggi, anche se dimentico gli occhiali in ogni angolo della casa, se ripeto a mio marito 3 volte in un’ora di chiamare il giardiniere, se vado in una stanza e mi chiedo perché sono lì, non penso che sia l’età (o la menopausa!), ma solo che la mia mente è affollata di nuove idee e progetti!
Basta cominciare a vivere questo cambiamento (inevitabile e non sempre facilmente gestibile) come una fase di apertura, di occasioni, di orizzonti diversi; in questo modo riscriviamo il modo di vedere la menopausa e l’invecchiamento e saremo di esempio alle nuove generazioni per essere libere di essere se stesse anche quando saranno in menopausa e non più nel fiore degli anni.
La vostra
Manupausa
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