La frutta e la verdura di stagione a Gennaio
“Noi siamo quello che mangiamo”
Già nell’800 il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach affermava che il benessere degli individui è fortemente influenzato dall’alimentazione.
Un corretto regime nutritivo incide infatti sulla buona salute in maniera molto significativa, soprattutto grazie all’influenza sul sistema immunitario.
Scegliere i cibi giusti è un ottimo punto di partenza per stare meglio, avere più energia ed affrontare periodi impegnativi sia fisicamente che psicologicamente.
Come dimostrano numerose ricerche scientifiche, esistono dei nutrienti che più di altri risultano efficaci per migliorare il funzionamento dell’organismo: tra essi ci sono senza dubbio frutta e verdura, prodotti naturali ricchissimi di vitamine, minerali e oligoelementi di vario genere.
Il segreto per trarne il massimo vantaggio è quello di scegliere sempre frutta e verdura di stagione, che sono in grado di offrire principi nutritivi freschi.
È risaputo che la primavera e l’estate sono i periodi dell’anno in cui la natura offre il meglio di sé, con un’abbondante profusione di prodotti, mentre l’inverno e parte dell’autunno, a causa delle avverse condizioni climatiche, garantiscono un’offerta minore.
Tuttavia è possibile utilizzare frutta e verdura di stagione a gennaio, evitando di scegliere prodotti conservati oppure d’importazione, e apprezzando i sapori freschi e naturali.
Frutta di stagione a gennaio
Gennaio è proverbialmente il mese più freddo dell’anno, durante cui spesso si verificano gelate notturne che mettono a dura prova le coltivazioni e i frutteti.
Nonostante simili condizioni atmosferiche, è possibile disporre di molti frutti, dotati di notevoli proprietà immunostimolanti, in quanto ricchi di vitamina C.
È possibile rendersi conto delle proprietà nutrizionali dei frutti basandosi sul loro colore: ad esempio quelli arancioni, come gli agrumi, contengono elevate concentrazioni di bioflavonoidi, di carotenoidi e di acido citrico.
I frutti gialli e verdi, come pere, mele e kiwi, si caratterizzano per un’abbondante quantità di clorofilla (efficace antiossidante), di minerali (in particolare magnesio) e di acido folico.
La frutta di stagione a gennaio è la seguente:
- agrumi;
- cachi;
- mele;
- Pere;
- kiwi
Agrumi
Questa ampia famiglia di frutti comprende innanzi tutto limoni, arance, mandarini e mandarance, oltre a cedri, pompelmi e lime.
Si tratta di alimenti particolarmente ricchi di acido ascorbico, di acido citrico e di potassio, due composti che contribuiscono a creare un vero e proprio scudo difensivo contro l’attacco dei germi patogeni stagionali, agenti delle tipiche malattie da raffreddamento.
Gli agrumi possono essere considerati dei cibi terapeutici, in quanto la vitamina C in essi contenuta è un efficace rimedio per molti disturbi.
Essi inoltre contengono un’ottima percentuale di pectina, una fibra solubile benefica per regolare le funzioni dell’alvo intestinale e per potenziare le proprietà prebiotiche della flora batterica simbionte.
L’associazione tra acido citrico e potassio svolge un importante controllo sull’equilibrio idricosalino, consentendo all’organismo di mantenere l’omeostasi metabolica entro valori fisiologici.
La percentuale di zuccheri semplici contenuti negli agrumi è piuttosto contenuta, per cui possono essere assunti anche da persone diabetiche.
Dissetanti, saporiti, nutrienti ed energetici, questi frutti costituiscono un’eccellente risorsa alimentare durante i mesi freddi.
Cachi
I cachi sono frutti sferici, dalla polpa morbida e gelatinosa e rivestiti da una sottile buccia arancione, che si caratterizzano per un sapore molto dolce anche se non nauseante.
Sono considerati alimenti energetici per eccellenza, dato che contengono oltre il 20% di zuccheri semplici uniti a calcio, magnesio, sodio, selenio e manganese.
Grazie a considerevoli quantitativi di vitamina C, possono aumentare le difese immunitarie analogamente agli agrumi, dai quali si differenziano per una maggiore concentrazione di carotenoidi.
In particolare i cachi contengono betacarotene, che è un precursore della vitamina A, licopene e xantine, composti dotati di un’eccezionale capacità antiossidante e antiradicalica.
L’insieme di tutti questi nutrienti rende il frutto particolarmente indicato in caso di immunodeficienza, di alterazioni della flora intestinale (come dopo terapie antibiotiche), di stitichezza e di astenia muscolare.
Mele
Le mele sono frutti ipocalorici ma con un buon contenuto energetico, fornito principalmente dal fruttosio e dalle vitamine.
La loro percentuale di pectina è tra le più alte disponibili in natura, e proprio per questo motivo il consumo di mele è raccomandato a chi soffre di alterazioni dell’alvo intestinale, dato che una simile fibra solubile funziona come efficace probiotico.
Essendo indigeribile, la pectina contribuisce ad eliminare la quota in eccesso di colesterolo, mantenendo sotto controllo tutto l’assetto lipidico del sangue.
Oltre a notevoli quantità di vitamina C, nel frutto sono presenti alcuni minerali come potassio, magnesio, manganese e zinco; non contenendo lattosio né glutine, la mela è indicata per soggetti affetti da intolleranze alimentari e da celiachia.
Essa inoltre si caratterizza per un ottimo potere saziante, per cui viene indicata nei regimi dietetici dimagranti.
Pere
Anche le pere sono alimenti molto ricchi di acqua (circa l’85%), a cui si aggiungono significative quantità di acido ascorbico, di fruttosio (uno zucchero con basso indice glicemico) e di potassio.
Si tratta di frutti dalla polpa morbida e saporita, che possono essere consumati sia crudi che cotti, tenendo conto che il loro valore biologico è nettamente superiore a quello delle mele.
100 grammi di parte edibile forniscono soltanto 35 calorie, un valore compatibile con tutte le diete dimagranti.
Kiwi
Tra i frutti invernali, i kiwi sono tra i più ricchi di vitamina C, dato che il suo valore è di 85 milligrammi per 100 grammi di parte edibile.
Gli altri elementi in essi contenuti sono gli zuccheri (semplici e composti), le fibre, un’elevata concentrazione di potassio (400 milligrammi) e proteine (1,2 grammi).
È proprio grazie alla presenza di questi composti peptidici che i kiwi consentono di energizzare il metabolismo con grande efficacia.
Il frutto, che trova largo impiego durante la stagione invernale, è molto ricco di nutrienti e spesso viene consigliato anche nella dieta dello sportivo prima di competizioni impegnative.
Grazie alle sue funzioni antiossidanti e antiradicaliche, il kiwi contrasta efficacemente lo stress ossidativo ed elimina i radicali liberi, responsabili della maggior parte delle malattie infiammatorie.
Esso inoltre regolarizza le funzioni intestinali in caso di stitichezza occasionale o cronica, previene l’ipertensione e regola la lipidemia.
Verdura di stagione a gennaio
La verdura di stagione a gennaio consente di variare molto gli accostamenti gastronomici, utilizzando ortaggi crudi oppure cotti di vario genere.
I principali prodotti di stagione sono:
- porri;
- broccoli;
- zucca;
- cicoria;
- bietola;
- patate;
- radicchio rosso.
Porri
Si tratta di ortaggi appartenenti alla famiglia di cipolle e scalogno, dai quali si discostano per un sapore decisamente più delicato e per un aroma gradevolissimo.
Diuretico, regolarizzante sull’alvo intestinale, curativo nei confronti di alcuni disturbi renali (tra cui la litiasi), ipocalorico e ricco di minerali (soprattutto sodio e potassio), il vegetale ha un ottimo contenuto vitaminico di macronutrienti del gruppo B.
Broccoli
Definiti come “fiori commestibili” per la loro forma simile a quella di infiorescenze di colore verde intenso, i broccoli sono alimenti ricchi di proteine (2.8 grammi su 100 grammi di parte edibile), di carboidrati solubili (2 grammi), di calcio (97 milligrammi), di fosforo (69 milligrammi) di vitamina A (225 microgrammi) e di vitamina C (110 milligrammi).
Da tempo essi vengono raccomandati nell’alimentazione di pazienti oncologici, dato che vantano proprietà antitumorali confermate da numerose ricerche scientifiche.
Grazie alla loro notevole percentuale di minerali, i broccoli offrono un efficace supporto energetico durante brusche variazioni termiche, contrastando l’insorgenza di disturbi stagionali.
Il loro contenuto di fibre è piuttosto significativo, per cui sono in grado di fungere da supporto prebiotico per la flora batterica simbionte.
Zucca
Essendo un ortaggio arancione, la zucca è particolarmente ricca di carotenoidi, tra cui soprattutto il betacarotene, precursore della vitamina A, inoltre contiene notevoli quantità di ferro, fosforo, potassio e magnesio, vitamine del gruppo B e acido ascorbico.
Si ritiene che la zucca possa svolgere effetti fitoterapici grazie alla presenza di cucurbitina, tocoferoli e fotistreoidi, che costituiscono un fitocomplesso utile per regolarizzare le funzioni intestinali.
La sua percentuale di acido oleico e linoleico è notevole e contribuisce a regolarizzare l’assetto lipidico.
Cicoria
Si tratta di un ortaggio a foglia verde, tipicamente invernale, contenente notevoli quantità di vitamine, di antiossidanti, di fibre alimentari e di flavonoidi.
Complessivamente le sue caratteristiche nutrizionali garantiscono un apporto calorico di bassa entità, soprattutto dopo la cottura.
Durante la stagione invernale, la cicoria svolge un’efficace prevenzione contro i disturbi da raffreddamento poiché potenzia le risposte immunitarie e la sintesi di anticorpi specifici.
Bietola
Le bietole sono considerate un alimento a basso apporto energetico poiché la concentrazione di fruttosio è minima, mentre il contenuto di fibre è più che soddisfacente.
Le sue foglie contengono vitamina A, alcune vitamine del gruppo B e acido ascorbico, in associazione a ferro e potassio.
Oltre a stimolare il sistema immunitario, questo vegetale favorisce il senso di sazietà e contrasta i picchi glicemici, confermandosi un alimento ideale nei regimi dietetici ipocalorici e contro il diabete.
Una delle sue principali caratteristiche è collegata alla presenza di acido glutammico e leucina, due amminoacidi essenziali, indispensabili per il benessere dell’apparato gastrointestinale.
Patate
Le patate sono tuberi appartenenti alla stessa famiglia di pomodori, peperoni e melanzane, particolarmente ricchi di carboidrati complessi e dotati di un indice glicemico insulinico piuttosto elevato, per cui il loro impiego è sconsigliato nei pazienti diabetici.
Si tratta di alimenti complessi a medio valore biologico, contenenti acidi grassi polinsaturi, vitamina C, acido folico, carotenoidi, potassio e zinco.
Grazie alla presenza di antiossidanti fenolici, le patate svolgono un ruolo preventivo nei confronti di alcune dislipidemie.
Radicchio rosso
Il radicchio rosso è un ortaggio ad ampia foglia, contenente notevoli concentrazioni di acido ascorbico, di provitamina A e di carotenoidi (soprattutto betacarotene).
Il contenuto in sali minerali è concentrato prevalentemente su sodio e potassio, due nutrienti indispensabili per contrastare l’astenia muscolare.
Oltre a fibre alimentari solubili, il radicchio contiene alcune molecole steroidee vegetali (fitosteroli) ipocolesterolemizzanti, e antocianine, responsabili del colore rosso delle foglie.
Frutta e verdura stagione per stagione
- Frutta e verdura di Ottobre
- Frutta e verdura di Novembre
- Frutta e verdura di Dicembre
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