Internazionali d'Italia di Tennis Roma 2021
Il mese di maggio 2021 sarà ricco di appuntamenti sportivi, tra cui il Giro d’Italia nella versione primaverile e i tornei Internazionali d’Italia di Tennis Roma 2021 che molto probabilmente potranno essere seguiti dal pubblico, Covid e restrizioni permettendo e che partiranno proprio il prossimo 9 maggio.
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Proprio così, perché l’Open Italia 2021 è un torneo tennistico professionistico che si tiene sui campi rossi all’interno del Foro Italico di Roma, all’aria aperta.
L’edizione di maggio 2021 è la 78°, classificata come evento ATP Masters 1000 (all’interno dell’analogo Tour 2021 ATP) ed evento WTA 1000 nell’omonimo Tour WTA 2021.
In attesa di scoprire informazioni più dettagliate riguardo al torneo tennistico di Roma, vi riportiamo delle interessanti news disponibili sul sito ufficiale.
Le regine del tennis a Roma, ecco le candidate allo scettro
Gli Internazionali BNL d’Italia vedranno sfidarsi le migliori tenniste a livello mondiale, tra cui le prime 41 giocatrici del torneo WTA, più la cinese Saisai Zheng, con ranking 35, e la cinese Shuai Zhang, con numero ranking 41.
Un campo di partecipazione davvero strepitoso, a riprova di un evento tennistico prestigioso che non ha bisogno di presentazioni, a partire dalla location che pochi Paesi al mondo si possono permettere.
Sarà il Foro Italico, l’eccezionale cornice presa in prestito alla storia degli Antichi Romani, a ospitare l’undicesimo torneo combined che si può tranquillamente considerare il più celebre e importante evento di tennis su terra battuta a livello mondiale, subito dopo il Roland Garros.
Quali sono i nomi delle campionesse di tennis più quotate che gareggeranno per conquistarsi il primato della città eterna?
Di sicuro possiamo fare il nome della campionessa australiana Ashleigh Barty che si trova al top della classifica ed è vincitrice del Roland Garros 2019, ma anche citare la giapponese Naomi Osaka che si è aggiudicata il suo quarto trofeo Slam a Melbourne.
Un nome illustre è quello della tennista rumena Simona Halep, la numero 3 WTA e campionessa in carica del Foro Italico ai campionati dello scorso settembre 2020.
Oltre a queste reginette del tennis mondiale, non mancano le rivali, a partire dalla tennista a stelle e strisce Sofia Kenin, numero 4 del campionato WTA e campionessa uscente dei campionati australiani Australian Open 2020; continuiamo la kermesse delle campionesse mondiali con Elina Svitolina, rank 5 WTA, tennista particolarmente a segno nelle passate edizioni 2017 e 2018, e con Bianca Andreescu, rank 6 WTA e vincitrice del recente evento tennistico di Miami.
L’elenco delle regine dal polso d’oro non finisce qui ed è sempre più stimolante:
– Aryna Sabalenka, bielorussa e numero 7 del ranking;
– una campionessa del calibro di Serena Williams che ha già collezionato 4 vittorie al Foro Italiano nelle precedenti edizioni;
– Karolina Pliskova, campionessa ceca numero 9 WTA, finalista nel 2020 e vincitrice dell’edizione 2019 dell’Open Italia Tennis di Roma;
– Petra Kvitova, campionessa ceca rank 10 WTA;
Non dimentichiamo la campionessa spagnola Garbine Muguruza e la bielorussa Victoria Azarenka, rispettivamente ranking 13 e 15 WTA, oppure la giovanissima tennista fuoriclasse Iga Swiatek ranking 16 WTA e trionfatrice dello scorso torneo Roland Garros di ottobre.
Come potete notare, attualmente non figura nella main draw nessuna campionessa made in Italy.
Queste sono le novità riguardo agli Internazionali di Roma che si terranno dal 10 al 16 maggio 2021: ancora non si sa nulla riguardo alla presenza o meno del pubblico in campo aperto, dipende tutto dai prossimi dati di contagio e dall’evoluzione statistica della pandemia del Covid.
Internazionali d’Italia nel Foro Italico, una storia appassionante
Gli Internazionali d’Italia sono il più importante torneo del nostro bel Paese; si tratta di un evento combinato e unisex che coinvolge campioni e campionesse a livello mondiale.
Il torneo italiano rientra nel circuito ATP World TOP Masters 1000 che raggruppa i campionati più prestigiosi, dopo lo Slam, il Grande Slam, le ATP Finals, il circuito WTA 1000 e le WTA Finals.
Gli Open Italian fanno parte dei campionati tennistici giocati su campo rosso, assieme ai Roland Garros e al Torneo di Montecarlo.
La scorsa edizione del 2020 che si doveva tenere in primavera e precisamente durante il mese di maggio era stata posticipata a ottobre; ora gli Internazionali d’Italia di Tennis Roma tornano in auge durante il prossimo mese di maggio 2021, ma ancora non è noto come saranno organizzati e, soprattutto, se ci sarà pubblico sugli spalti del celebre Foro di Roma.
Per essere aggiornati su tutte le news di questo prestigioso evento tennistico, vi consigliamo di prendere visione del sito ufficiale su cui potrete anche conoscere le curiosità sulla storia e sull’evento made in Italy. Sempre sul portale è indicato tutto il programma della scorsa edizione e sono segnalate le battute migliori della passata edizione: per avere maggiori info su come si organizzerà l’imminente torneo del mese di maggio, bisogna ancora aspettare qualche giorno.
Le peculiarità del gioco in terra rossa
Si chiama gioco in terra battuta o in terra rossa e si tratta di una pavimentazione in genere realizzata in argilla (da qui il nome di campo clay che in inglese significa per l’appunto il materiale argilloso con cui si produce la terracotta).
Un campo da gioco di questo tipo caratterizza lo sport del tennis in primo luogo, ma è utilizzato anche per le bocce, il calcetto o il baseball.
Oltre agli Internazionali Italiani del tennis che si tengono al Foro Romanico, la terra rossa battuta distingue altri importanti tornei tennistici come i Roland Garros, i Madrid Open spagnoli e i Montecarlo Masters.
Durante gli ultimi anni la situazione si è uniformata, ma negli anni ’80 esisteva una vera e propria categoria di tennisti specializzati esclusivamente in terra rossa.
Stiamo parlando, ad esempio, del fuoriclasse della racchetta Thomas Muster, austriaco, ma anche degli spagnoli Carlos Moyá e Sergi Bruguera, quest’ultimo vincitore di due Roland Garros.
È d’obbligo citare il campione della terra rossa di tutti i tempi, cioè Rafael Nadal, chiamato con l’alias di The King of Clay: un vero fuoriclasse, vincitore di ben 13 Roland Garros, di 11 Monte Carlo Masters e 4 Madrid Open, senza contare ben 9 Internazionali Italiani.
Inoltre, Rafael Nadal è uscito trionfatore di 11 tornei di Barcellona.
Ma quali sono le differenze sostanziali riguardo ai differenti campi da gioco, tra cui cemento, terra rossa e tappeto di erba naturale?
La terra rossa del Foro Italico di Roma
Una cornice così solenne, aulica e prestigiosa come il Foro Italico Romano, non può non avere un trattamento speciale: la location storica è un ex anfiteatro antico in cui si svolgevano giochi circensi, spettacoli e lotte di gladiatori, quindi ci troviamo in uno scenario da favola, in cui ancora si sentono riecheggiare le urla degli spettatori.
La parte centrale del Foro Italico di Roma è pavimentata per l’occasione con un rivestimento di terra clay in argilla, la cosiddetta terra battuta: si narra che in Italia, fino a pochi anni fa, questa tipologia di terreno fosse la più gettonata e apprezzata.
Addirittura, si attribuisce al nostro bel Paese la considerazione che il tennis incoraggiasse i campioni su terra rossa, considerati come i migliori.
Oggi la situazione si sta normalizzando e non esistono più le specializzazione sui differenti campi da gioco, tuttavia esistono variabili atmosferiche che possono influenzare importanti aspetti della partita.
Ad esempio, la pioggia, il vento, il caldo afoso e asfissiante e last but not least l’umidità, cambiano la velocità sul campo, la resistenza e la frenata, e in generale tutte le condizioni di gioco.
Cadere sulla terra battuta fa meno male rispetto al cemento, mentre su un prato erboso si scivola di più; inoltre esiste la diatriba molto discussa del rallentamento sulla superficie che, a detta di molti addetti ai lavori, servirebbe solo per rendere più equilibrate le partite e per livellare la bravura dei campioni durante il match.
Resta il fatto che il tennis su terra rossa rimane un grande classico di questa disciplina sportiva, tipica di un contesto prettamente mediterraneo come l’Italia, la Spagna, l’Open francese di tennis del Rolad Garros e i Montecarlo Masters.
Il campo da tennis con erba verde o in cemento, lo vediamo di più negli USA e in Australia, mentre nel vecchio continente rimane quell’allure aristocratica del tennis su erba rossa, elegante e raffinato.
Il Foro Italico in pillole
Forse non tutti sanno che la location che ospita gli Open Italiani di tennis si chiama anche Foro di Mussolini ed è un ampio complesso sportivo sul Monte Mario, progettato dall’architetto razionalista Enrico del Debbio fra il 1927 e il 1933, e portato a termine dopo la guerra mondiale tra la fine degli anni ’50 e il ’68.
Fondamentalmente, si tratta della rivisitazione di un antico Foro Romano e viene adibito, oltre che per gli Open Italiani, anche per altri eventi sportivi di portata mondiale, occasione di turismo e attrazione per tutto il nostro bel Paese.
Il complesso, infatti, comprende lo Stadio Olimpico del Nuoto, lo Stadio Nicola Pietrangeli in onore del tennista, conduttore e opinionista sportivo italiano, lo Stadio Olimpico dei Marmi: all’interno di questa struttura sportiva, ristrutturata come manifesto del regime e in onore del concetto di mens sana in corpore sano, si tengono annualmente campionati di calcio, di atletica leggera e, ovviamente gli Open di tennis italiani.
Pronti ad assistere a questo evento magico?
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