IMU prima casa 2024: a chi spetta pagarla, calcolo e scadenza
Vi state chiedendo se nel vostro caso dobbiate pagare l’IMU 2024 sulla prima casa? Non tutti i possessori di proprietà immobiliari sono chiamati a versare questo tributo: vediamo in quali l’imposta è dovuta, come si calcola ed entro quanto va pagata.
IMU 2024 sulla prima casa: chi la paga?
Per stabilire chi deve pagare (o meno) l’IMU 2024 sulla prima casa, bisogna tenere conto di due aspetti fondamentali: la categoria catastale alla quale appartiene l’immobile e, rispettivamente, il fatto che l’edificio si possa considerare l’abitazione principale del contribuente.
Se guardiamo alle categorie catastali per le quali è previsto il pagamento dell’IMU 2024 anche nel caso della prima casa, notiamo che spiccano le seguenti:
- abitazioni della categoria A/1 (signorili);
- abitazioni della categoria A/8 (ville);
- abitazioni della categoria A/9 (castelli, palazzi di eminenti pregi artistici o storici).
In tutti questi casi, quindi, chi ha il possesso dell’immobile quale prima casa – a prescindere che ne sia il proprietario, l’usufruttuario, … – deve pagare il tributo.
Per stabilire quando non si paga l’IMU 2024, è sufficiente considerare il fatto di aver avere l’abitazione principale in un edificio che rientra nelle categorie dall’A/2 all’A/7, con eventuali pertinenze che rientrano nelle categorie C/2, C/6 e C/7. È però molto importante tenere presente il preciso significato di abitazione principale.
Un immobile può essere ritenuto l’abitazione principale quando il possessore vi dimora in modo abituale e vi ha la residenza anagrafica. Entrambi i requisiti devono essere soddisfatti: in caso contrario, l’edificio si ritiene una seconda casa e quindi dev’essere pagata l’IMU.
Ammettiamo di essere in possesso di una casa (categoria A/3) nel Comune di Milano ma senza residenza in questo edificio, bensì, in un edificio che si trova in un altro quartiere. In questo caso, pur avendo la residenza nello stesso comune, la casa di cui si è in possesso non si può ritenere un’abitazione principale.
Il calcolo dell’IMU 2024 sulla prima casa
In primis, ricordatevi che le aliquote variano a seconda del Comune e, soprattutto, possono essere differenti per quanto riguarda la rata di acconto e quella di saldo dell’IMU 2024 sulla prima casa.
Nel primo caso, vanno considerate le aliquote fissate per il 2023, mentre nel secondo (rata di saldo), bisogna tenere conto delle nuove aliquote pubblicate sul portale del Dipartimento delle finanze del Ministero dell’Economia – la data prevista è il 28 ottobre 2024.
I Comuni, per quanto abbiano una certa autonomia nel determinare le aliquote, devono comunque tenere conto delle indicazioni del Ministero dell’Economia per quanto riguarda le aliquote di legge, nonché quelle minime e massime che possono applicare.
Le rispettive aliquote vanno applicate alla base imponibile dell’immobile, cioè la rendita catastale (stabilita dall’Agenzia delle Entrate), che va rivalutata del 5%, applicando poi uno di questi moltiplicatori – nel caso dei fabbricati iscritti al catasto:
- categoria A (salvo A/10): 160;
- categoria A/10: 80;
- categoria B: 140;
- categoria C/1: 55;
- categorie C/2, C/6 e C/7: 160;
- categorie C/3, C/4 e C/5: 140;
- categoria D (salvo D/5): 65;
- categoria D5: 80.
Nel caso delle aree fabbricabili, la base imponibile si determina dal valore venale (con fattori come zona territoriale, indice di edificabilità, destinazione d’uso, oneri di adattamento, prezzi medi sul mercato che si possono mettere in relazione).
Nel caso dei terreni agricoli (o non coltivati), la base imponibile si ottiene considerando il reddito dominicale (con rivalutazione del 25%), cui si applica il moltiplicatore (135).
Nel calcolo, oltre a Comune, tipologia di immobile, rendita catastale ed aliquota, rientrano pure altri parametri, che sono la quota di possesso (in caso di più titolari), nonché i mesi di possesso (da 1 a 12 mesi) ed eventuali detrazioni.
Sono infine previste delle agevolazioni sull’IMU 2024 (tra il 25 e il 50%) in questi casi:
- aree fabbricabili in possesso di coltivatori diretti o imprenditori agricoli e condotte dagli stessi;
- fabbricati di interesse storico o artistico;
- fabbricati inagibili, inabitabili (non usati de facto), per l’anno in cui sono riconosciuti tali;
- abitazioni date in comodato (eccetto le categorie A/1, A/8 e A/9);
- abitazioni affittate a canone concordato.
IMU 2024 sulla prima casa: quando si paga?
Dopo aver preso nota delle situazioni particolari in cui si paga l’IMU 2024 sulla prima casa e le modalità di calcolo, ora soffermiamoci anche a considerare le scadenze da segnare nel calendario per questo tributo. Per l’Imposta Municipale Propria (IMU) sono previste due rate: la prima, quella dell’acconto, da versare entro il 16 giugno (quest’anno, a causa del giorno festivo, la scadenza slitta al 17 giugno). La seconda, cioè quella del saldo, dev’essere versata entro il 16 dicembre.
Se anche voi siete tra i contribuenti che devono pagare l’IMU 2024 sulla prima casa, tenete presente che dovete compilare il modello F24 (standard o semplificato).
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.