Il mare fa bene a tutte le età
Il Covid, il conflitto in Ucraina, il rincaro dei prezzi, che comunque preoccupano gli italiani, non hanno influito più di tanto sul desiderio di andare in ferie.
Secondo una ricerca sulle vacanze degli italiani, condotta da Quorum/YouTrend per conto di Wonderful Italy, la meta preferita rimane sempre il mare. Ad esso infatti viene associato il divertimento e soprattutto quel relax, che è tanto mancato durante tutto l’anno. Ci sono però altri motivi per cui trascorrere un po’ di tempo al mare può veramente essere molto utile per il benessere generale di chiunque ed a qualunque età.
Naturalmente i bambini, gli anziani e le persone affette da patologie dovranno usare qualche precauzione rispetto agli altri, come, per esempio, esporsi al sole in modo graduale e nelle ore meno calde della giornata, aumentare l’assunzione di liquidi, per compensare la disidratazione causata dal caldo, evitare cibi grassi e ricchi di zuccheri, perché richiedono un tempo più lungo per la digestione, preferire luoghi in ombra ed usare sempre creme solari ad altissima protezione.
Ovviamente sono accorgimenti utili per tutti, ma se per i giovani sono consigliati, per le persone più fragili diventano un obbligo da rispettare per preservare la propria salute.
Vediamo quali sono i motivi per cui il mare è veramente un toccasana per tutti.
I benefici dell’acqua di mare
Quando si parla del mare il pensiero va subito al sale, cioè al cloruro di sodio, ed allo iodio. L’acqua di mare però non contiene solo questi elementi, ma quasi tutti quelli che esistono in natura. Tra le varie acque minerali, perciò, è decisamente la più completa. Per capire quante e quali proprietà benefiche possa avere l’acqua marina, basterà citare solo alcuni dei suoi componenti quali il magnesio, il calcio, il potassio, il bromo, il silicio. Grazie alle sue sostanze, che entrano nel nostro organismo attraverso la pelle ed attraverso la respirazione, l’acqua del mare rafforza il sistema immunitario, ha proprietà antibatteriche, cicatrizzanti ed antinfiammatorie, ha un effetto benefico anche sulle vie respiratorie, sui bronchi e sui polmoni, e la combinazione sole-acqua marina inoltre è un vero toccasana per le malattie della cute, come le dermatiti seborroiche.
Per non parlare poi dei benefici del nuoto, un’attività sportiva completa, adatta a tutti, che ha il merito di rinforzare l’apparato muscolo-scheletrico, di favorire la circolazione, di allenare il sistema cardiovascolare e quello respiratorio, di far bruciare più calorie, risultando così anche un ottimo alleato contro l’obesità.
L’azione curativa dell’ambiente marino e dei suoi componenti era già ben nota agli Egizi, ai Greci ed ai Romani, ma l’idroterapia moderna risale al ‘700. Fu allora che il dott. Charles Russell praticò a Brighton i primi trattamenti, che sfruttavano le qualità terapeutiche dell’acqua di mare. Bisogna però aspettare il secolo successivo per poter parlare di talassoterapia. Si tratta di una forma di terapia, che oggi viene praticata con successo presso spa, terme e centri benessere. La talassoterapia, sfruttando le potenzialità curative dell’acqua di mare, risulta utile nel trattamento di varie patologie: dall’eczema, all’artrosi, all’asma ed alle malattie respiratorie in generale.
I benefici del sole
Innanzitutto i raggi ultravioletti stimolano la produzione di vitamina D, che è fondamentale per l’assorbimento del calcio, un elemento essenziale per rafforzare le ossa. Questa vitamina rende possibile la crescita fisiologica del nostro scheletro e previene la degenerazione causata dall’invecchiamento. Livelli insufficienti di vitamina D causano infatti l’insorgenza dell’osteoporosi, proprio per il ridotto assorbimento di calcio. Questa situazione, legata prevalentemente all’invecchiamento, comporta un aumento della fragilità ossea con un aumentato rischio di fratture.
Poiché la vitamina D è presente in pochi elementi (pesci grassi, come il salmone e il merluzzo, il pesce azzurro ed i tuorli delle uova) il modo ottimale per la sua assunzione rimane l’esposizione al sole. La produzione della vitamina D è endogena, si ottiene, infatti, in seguito ad una reazione chimica, che avviene proprio durante il periodo in cui siamo esposti al sole.
Inoltre, quando siamo tranquillamente sdraiati in spiaggia, per “prendere la tintarella”, non immaginiamo quanto, oltre alla bellezza della pelle ed al mantenimento delle ossa sane, il sole possa favorire, grazie al suo calore, anche il rilassamento dei muscoli e la mobilità delle articolazioni.
I benefici del mare sulla psiche
E’ noto che la luce del sole ha effetti benefici su di noi, sia nella regolazione del ciclo sonno-veglia, sia sullo stato d’animo. Alcuni studi evidenziano infatti un disturbo dell’umore legato alla riduzione della luce. Chi ne soffre è perciò depresso d’inverno, mentre sta decisamente meglio d’estate.
Abbiamo sperimentato tutti che l’esposizione al sole comporta più buonumore e quindi anche meno stress. In particolare gli esperti della Fondazione Veronesi raccomandano di esporsi alla luce del sole per la produzione di serotonina, l’ormone della felicità. Per i ricercatori è stata individuata nel cervello, appena sopra il chiasma ottico che è l’incrocio dei due nervi ottici… una piccolissima zona estremamente sensibile alla luce. Quando la luce passa per la retina dà l’avvio alla …produzione della serotonina di giorno e della melatonina di notte.
Non soltanto il sole ha un potere benefico sull’umore, ma è soprattutto l’acqua che ci rende felici: lo dice Wallace J. Nichols, autore di Blue Mind. Mente e Acqua. Il contenuto di questo libro è il risultato di ricerche decennali, a cui hanno contribuito vari neuro-scienziati.
Cosa accade al nostro cervello quando guardiamo l’acqua marina? Indubbiamente la vista del mare ci emoziona e ci tranquillizza. Gli effetti di questa connessione tra l’uomo e l’acqua vengono spiegati dall’autore con l’espressione Blue Mind (la Mente Blu).
Per Wallace J. Nichols la Mente Blu è uno stato leggermente meditativo caratterizzato da calma, serenità, armonia, e da un senso di generale felicità e soddisfazione nei confronti della vita nell’istante presente. Contro lo stress prodotto nelle nostre vite la stupefacente influenza dell’acqua non significa che essa sostituisce tutti gli altri sforzi per raggiungere uno stato di presenza mentale, ma piuttosto che essa li accresce, intensifica ed espande.
Secondo Wallace J. Nichols perciò la visione dell’acqua blu allontana i pensieri tossici, portandoci in uno stato mentale quasi simile a quello della meditazione. Il cervello, lasciato libero di vagare, può elaborare nuove connessioni e può arrivare più facilmente ad una soluzione creativa dei problemi. Secondo gli studiosi di cromoterapia poi il colore blu produce un effetto calmante sulla mente ed ispira serenità, fiducia ed anche migliora il sonno.
L’uomo ha con l’acqua profondi legami emozionali. L’acqua del mare in particolare provoca sentimenti di pace, di gioia, ci ispira, ci affascina, ma anche ci intimorisce e può suscitare la paura dell’ignoto. In ogni caso il mare ci emoziona sempre!
A questo riguardo scrive Wallace J. Nichols nel suo libro: c‘è qualcosa nell’acqua che ci attrae e ci affascina. Non c’è da stupirsi: essa è la sostanza più presente sulla Terra e, insieme all’aria, l’ingrediente principale per sostenere la vita così come la conosciamo. Lo stesso corpo umano è composto da acqua per il 75% e il mantenere un adeguato livello di idratazione è indispensabile per il corretto funzionamento dei nostri organi.
Non solo, ma l’acqua ci riporta all’origine, al liquido amniotico che ci ha avvolto nell’utero materno. Ecco perché, sia pure inconsciamente, l’andare al mare equivale a “ritornare” in un’ambiente protettivo, caldo e tranquillo. Il nostro cervello infatti quando si sente al sicuro riduce lo stato attivazionale di percezione dei pericoli, si rilassa e crea nuove connessioni neuronali.
Se tutto ciò non bastasse pensiamo al potere calmante delle onde del mare che si infrangono sulla battigia o sugli scogli. Basta il rumore dell’acqua che scorre a calmare l’ansia ed a farci immergere in uno stato di grande rilassamento. Questa condizione favorisce il rilascio di serotonina, che agevola il buon umore, l’appetito ed il sonno, e di dopamina, che svolge un ruolo importante nel sistema di motivazione e ricompensa del nostro corpo. L’azione combinata di entrambi questi neurotrasmettitori influisce quindi positivamente sul comportamento ed in particolare sull’umore.
Immergersi nell’acqua e spingersi fin dove non si tocca può avere davvero un effetto liberatorio. Quando si è sospesi sull’acqua del mare, si può avvertire una sensazione di libertà e di leggerezza, ci si può sentire parte di un tutto e il contingente sparisce in una visione più universale. Arrivare dove non si tocca può essere comunque molto utile sul piano psicologico anche per chi non è un esperto nuotatore. E’ infatti un’azione, che in qualche modo, può potenziare l’abilità di lasciarsi andare e di rinunciare al controllo: dobbiamo muoverci infatti in un modo nuovo, senza la forza di gravità a cui noi siamo abituati.
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