Il caregiver può aggravare i sintomi della menopausa

Il ruolo dell’assistenza familiare nel contesto della salute femminile è stato oggetto di uno studio recente che ha rivelato un nesso significativo tra il tempo dedicato all’assistenza e la gravità dei sintomi legati alla menopausa. 

I risultati di questa ricerca, presentata alla Menopause Society Conference di Filadelfia lo scorso settembre, hanno attirato l’attenzione sulla rilevanza cruciale di considerare gli impatti psicofisici dell’assistenza familiare sulle donne che attraversano la menopausa. 

Le caregiver peggiorano i sintomi della menopausa

Secondo il resoconto presentato, le donne che dedicano 15 ore o più a settimana all’assistenza di genitori anziani, coniugi o figli piccoli potrebbero sperimentare un peggioramento dei sintomi fisici, psicologici e urogenitali associati alla menopausa. La sintomatologia tipica come le vampate di calore, le sudorazioni notturne e i disturbi urogenitali sembrano essere particolarmente influenzati dal carico di lavoro derivante dall’assistenza familiare. 

La responsabile dello studio, la dott.ssa Mariam Saadedine, un’esperta ricercatrice presso il Mayo Clinic Women’s Health Center di Jacksonville, Florida, ha sottolineato l’importanza delle conclusioni raggiunte. Questo studio, ha affermato, è il primo a mettere in luce un collegamento diretto tra il tempo dedicato all’assistenza e la gravità dei sintomi legati alla menopausa, fornendo un’opportunità unica per gli operatori sanitari di considerare il caregiving come un possibile fattore di rischio durante la menopausa.

Inoltre, le statistiche mostrano un trend simile anche in Italia, dove la maggioranza delle persone impegnate nell’assistenza familiare sono donne di mezza età che spesso devono anche conciliare tale impegno con una carriera lavorativa esterna. 

Sappiamo bene che in Italia, la questione del caregiver e del supporto agli anziani e ai familiari malati è diventata un tema cruciale. L’invecchiamento della popolazione, insieme all’aumento delle malattie croniche e degenerative, ha posto l’accento sull’importanza di un sistema di assistenza adeguato e sostenibile per coloro che si prendono cura di parenti anziani o disabili.

Caregiver e isolamento sociale

Molti caregiver, spesso donne con responsabilità familiari e lavorative, si trovano ad affrontare l’isolamento sociale e l’overload di compiti senza un adeguato sostegno emotivo e logistico. Questo può portare a conseguenze negative sulla salute mentale e fisica delle donne stesse, creando un ciclo di stress e affaticamento che può influire negativamente anche sulla qualità dell’assistenza fornita.

Al fine di affrontare questa problematica in modo efficace, lo studio incoraggia i medici a considerare lo stress legato all’assistenza familiare come un fattore di rischio degno di nota da valutare attentamente nelle donne in menopausa. 

Tale consapevolezza può consentire di offrire un supporto medico e psicologico mirato per affrontare le conseguenze negative della menopausa aggravate dal caregiving. 

L’attenzione si sposta quindi anche sui datori di lavoro, i quali sono invitati a riconsiderare le politiche aziendali per adattarle alle esigenze sanitarie e familiari delle donne di mezza età. 

Questo può aiutare a mitigare il conflitto che molte donne sperimentano nel tentativo di bilanciare le richieste dell’assistenza familiare con quelle del lavoro. 

È evidente che la società nel suo complesso deve essere consapevole dell’interconnessione tra l’assistenza familiare e la salute delle donne in menopausa. È essenziale implementare misure adeguate che offrano il supporto e l’assistenza necessari per affrontare questa sfida complessa e delicata, che può avere un impatto significativo sulla salute e il benessere delle donne che si trovano ad affrontare un delicato momento di transizione nella loro vita.