I signori del tempo
Emile Auguste Chartier filosofo francese vissuto a cavallo tra il 1800 e il 1900 amava dire: “Due cose al mondo sono esteticamente perfette: il gatto e l’orologio”. Non avendo nulla da eccepire sulle lodi a entrambi gli oggetti , non dell’attenzione del filosofo, non possiamo non evidenziare come l’oggetto orologio, sopratutto grazie all’evoluzione tecnologica e digitale, sia cambiato, ma anche rimasto, per alcuni versi, intatto nel tempo.
In particolare il modello da polso (ndr lo sapevate a questo proposito che l’orologio da polso nasce come accessorio usato prevalentemente dalle donne poiché gli uomini preferivano quello da taschino e che solo successivamente anche i gentlemen hanno iniziato a indossarlo?)è quello che nel cambiamento è rimasto più fedele a se stesso, perché diciamolo esistono dei gesti, dei movimenti che sono cristallizzati nelle nostre cellule neuronali e che difficilmente cambieremmo.
L’orologio da polso è un oggetto che dice molto di chi lo indossa, racconta delle storie di chi lo porta e di chi, magari, lo ha indossato prima, nel caso lo aveste ereditato. L’orologio è un feticcio e un gioiello al contempo. Alcuni sono fatti per perdere qualche minuto, un’imperfezione che è diventata un vezzo riconoscibile in alcuni modelli. Per altri è la memoria e non solo del tempo che passa, ma anche degli affetti registrati. Per alcuni è una certezza, per altri un oggetto irrinunciabile, a prescindere dal fatto che segni le ore.
E allora, visto che con l’autunno potrebbe venirvi voglia di fare nuovi acquisti, in taluni casi, persino investimenti, Cocooners che ne segnala qualcuno che, magari, vi ingolosirà.
Un classico per eccellenza: l’orologio automatico di Tissot
Si ispira agli anni 70 e già questo ne fa un classico, anche se, la linea è stata oggetto di restyling. Tissot ha tratto ispirazione dalla mania della discoteca che impazzavain quegli anni per presentare il nuovo PRX Automatic. L’orologio è sottile, liscio e con un look che integra sobriamente elementi degli anni ‘70, il nuovo PRX Automatic è dotato di un movimento Powermatic 80 e di un tocco di stile ancora
più incisivo del suo predecessore al quarzo. Se siete un po’ nostalgici di quell’era e avete ancora voglia di sognare un po’ di disco time, questo orologio garantisce il giusto salto nel tempo con atterraggio garantito e sicuro nell’era contemporanea.
Il modello per celebrare l’anniversario di Jaquet Droz
Jaquet Droz celebra la ricorrenza della nascita del suo fondatore – Pierre Jaquet Droz – , avvenuta esattamente 300 anni fa. Sono passati molti anni che, nel mondo della orologeria sono solo un pregio, da quando fu inventato il Grande Seconde e per questo la maison ha deciso di rivisitarlo in due versioni: una più tradizionale e l’altra più moderna. Entrambe confluiscono nel Grande Seconde Moon con, da un lato il rispetto per il savoir faire artigianale che è stato tramandato nei secoli e dall’altro il desiderio di lanciare questo modello nel XXI secolo.
La prima versione incarna la dimensione più tradizionale della maison. È dotata di un quadrante in smalto Grand Feu ivoire, uno dei fiori all’occhiello della casa, corredato da numeri romani per l’indicazione delle ore e dei minuti, e da numeri arabi per i secondi, secondo i codici più tradizionali del Grande Seconde. Ad integrare il design della creazione un cinturino blu, che riprende il colore del cielo stellato su cui si staglia la Luna. La seconda versione presenta invece un quadrante nero opaco, declinazione dalla profonda intensità astrale che mette in elegante risalto la fase lunare. Per la prima volta, il segnatempo rinuncia ai numeri arabi e romani per l’indicazione delle ore e dei minuti. A sostituirli gli indici in oro rosso, che conferiscono all’orologio un design più contemporaneo, strutturato e pulito – modernità esaltata
altresì da un cinturino in pelle di vitello nero opaco lavorato a mano.
Il cronografo che supporta il mare: Blancpain
Arrivano due nuovi modelli Bathyscaphe dalla collezione Fifty Fathoms di Blancpain: un Day Date e un cronografo Flyback che segnano l’introduzione di nuovi colori nella gamma degli orologi subacquei della manifattura. Anche qui gli anni 70 si fanno sentire attraverso il Bathyscaphe Day Date Desert Edition, che evoca il deserto del Nevada negli Stati Uniti, dove Ernest H. Brooks II, pioniere della fotografia subacquea e collaboratore del progetto Edition Fifty Fathoms, fece un tuffo spettacolare nel 1962. Il cronografo Flyback si presenta in un’esclusiva versione verde che rivela le sue sottili sfumature secondo l’angolo di illuminazione, assumendo talvolta sfumature metalliche.
Un salto negli anni 60 con Glashütte Original
Un altro salto nel passato, questa volta, ce lo fa fare Glashütte Original che celebra il lifestyle degli anni 60 con una nuova
edizione speciale che rifà a uno stile vintage. Il nuovo cronografo presenta un quadrante con effetto dégradé verde scuro, un movimento automatico realizzato a mano e tanta personalità. Stile raffinato ed entusiasmo: questo lo spirito incarnato dal Sixties Chronograph Edizione Annuale 2021. La cassa rotonda in acciaio da 42 mm cattura lo sguardo sul quadrante retrò fatto a mano con finiture elaborate. L’effetto dégradé spazia dal verde brillante al centro ad una tonalità più scura ai bordi. Il quadrante sfoggia inoltre una superficie finemente rifinita utilizzando strumenti e metodi originali dell’epoca. Due cifre arabe in bianco sono messe in risalto dagli indicatori delle ore incisi e rifiniti con puntini luminosi. L’orologio si indossa con un morbido cinturino in pelle di vitello nabuk di colore grigio-marrone.
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