Grasso viscerale: cos'è, come riconoscerlo e come eliminarlo
Il grasso viscerale è messo in relazione con parecchie problematiche che possono riguardare la nostra salute. Vediamo insieme per quali motivi è importante non sottovalutarlo e che cosa possiamo fare per contrastarlo.
Che cos’è il grasso viscerale?
Quando si parla di grasso viscerale ci si riferisce a quel particolare adipe che si accumula appunto in profondità nell’addome, andando ad avvolgere i nostri organi. Oltre a quello viscerale, esistono anche altre tipologie di grasso: quello che si trova tra le fibre muscolari e quello sottocutaneo. Dopo aver visto che cos’è il grasso viscerale, però, cerchiamo di scoprire per quale motivo deve attirare in modo particolare la nostra attenzione e perché dobbiamo preoccuparcene.
Esistono dei sintomi di un eccesso di grasso viscerale?
Alla domanda se esistano dei sintomi della presenza di un eccesso di grasso viscerale, rispondiamo che possiamo sfruttare alcune «spie» per accorgerci della potenziale problematica:
- misure del girovita che superano i 94 centimetri (uomo) e gli 80 centimetri (donna);
- un rapporto tra le misure delle circonferenze di vita-fianchi superiore 0.95 (uomini) e 0.80 (donne);
- valori del sangue non ottimali (glicemia a digiuno, colesterolo totale, trigliceridi).
Il grasso viscerale ha controindicazioni?
Numerosi studi e ricerche condotte a livello internazionale hanno messo in evidenza che il grasso viscerale fa male al nostro organismo. In modo particolare, è stato sottolineato che questo adipe è ritenuto un fattore di rischio per la nostra salute. Tra le principali controindicazioni che sono messe in relazione col grasso viscerale, possiamo citare:
- una ridotta tolleranza al glucosio;
- un livello elevato dell’ormone del cortisolo;
- uno stato infiammatorio perenne nell’organismo;
- maggiori rischi cardiovascolari;
- un’elevata insulino-resistenza;
- un fattore che predispone al diabete.
Come possiamo facilmente notare, smaltire il grasso viscerale non è un’esigenza che risponde a meri canoni estetici. Piuttosto, si tratta di una scelta che giova nel complesso al nostro benessere personale.
La tabella coi valori del grasso
Partiamo dal presupposto che non si può stabilire la presenza di un eccesso di grasso viscerale considerando semplicemente la nostra percentuale di massa grassa rispetto al peso complessivo.
Alcune persone, pur sembrando magre, potrebbero avere del grasso viscerale anche con una percentuale di massa grassa che rientra pienamente nei canoni standard. In ogni caso, diamo uno sguardo a questi dati per farci un’idea di massima:
Donne | Uomini | |
Grasso essenziale | Circa 12% | Circa 4% |
Grasso «normale» | Tra 14-24% | Tra 8-15% |
Potenziale presenza di grasso viscerale | Con valori superiori al 24% | Con valori superiori al 15% |
Ricordiamoci che si tratta di un riepilogo informativo: i valori indicati nell’ultima riga della tabella possono suggerire la potenziale presenza di grasso viscerale, ma non è detto che sia così. Solo tramite una visita medica è possibile accertare la sussistenza della problematica.
Grasso viscerale: come eliminarlo?
In tanti si chiedono se esistano particolari strategie per occuparsi del grasso viscerale o come eliminarlo anche in modo veloce. In realtà, non c’è alcun segreto particolare grazie al quale sia possibile disfarsi dell’adipe in eccesso che abbiamo accumulato. Per eliminare il grasso viscerale dobbiamo impegnarci a seguire un modello alimentare bilanciato, dedicarci all’attività fisica con costanza e, infine, avere un bilancio energetico in deficit calorico. Teniamo presente che un chilogrammo di grasso corporeo corrisponde a circa 7’000 kcal. Con i consigli di un nutrizionista, non sarà quindi difficile impostare una dieta che permetta di ottimizzare questo percorso ed ottenere il risultato finale sperato!
La dieta consigliata per perdere il grasso viscerale (cosa non mangiare)
L’alimentazione fornisce un supporto importante nella perdita del grasso viscerale, tenendo conto che la dieta consigliata è sempre quella imperniata attorno a cibi sani e una corretta ripartizione dei macronutrienti (carboidrati, proteine e grassi). La mobilitazione del grasso viscerale dipende infatti dal deficit calorico, non tanto dalla scelta di un alimento in particolare. In ogni caso, è consigliabile evitare i cibi processati, le carni rosse lavorate, le fonti di proteine troppo grasse, le bevande zuccherate e gassate, gli alcolici, nonché i comuni snack troppo zuccherati o altamente calorici.
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