Franco Gatti dei Ricchi e Poveri è morto
Franco Gatti, storico componente dei Ricchi e Poveri, si è spento a Genova all’età di 80 anni. Le sue condizioni di salute, già precarie, si sono aggravate nel corso delle ultime settimane. I funerali si terranno nel quartiere Nervi di Genova giovedì 20 ottobre.
“È andato via un pezzo della nostra vita. Ciao Franco” sono state le parole con cui Angelo Sotgiu e Angela Brambati hanno commentato la notizia. L’uomo lascia la moglie e una figlia.
In una delle ultime interviste Franco aveva dichiarato di aver contratto il Covid nel 2020. La cura, a base di cortisone, se da una parte lo aveva guarito dal Coronavirus, dall’altra aveva aggravato la sintomatologia del morbo di Crohn, una patologia che lo affliggeva da alcuni anni.
Franco Gatti: talento, ironia e umiltà
Dotato di un talento unico nel suo genere, Franco Gatti è riuscito a entrare nel cuore degli italiani con un’ironia e un sorriso indimenticabili. Amava gli sfottò sul suo naso, sui mitici baffi ma quello che gli riusciva meglio, dichiarò nel corso di un’intervista, era prendersi in giro da solo, per non perdere mai il contatto con la realtà.
Il successo, giunto inaspettato, non ha mai interferito con la semplicità di un uomo che ha fatto dell’umiltà e del lavoro il suo marchio di fabbrica. “Baffo” nasce a Genova il 4 ottobre 1942. Negli anni ‘60 incontra quelli che saranno i suoi compagni di avventura. Nel 1963 entra a far parte, insieme ad Angelo, del complesso musicale dei Jets. Una sera, durante un concerto, incontrano Angela Brambati, una cantante tutto pepe che non esitano a definire come la Rita Pavone di Genova.
Nel 1967, insieme ad Angela Brambati, Angelo Sotgiu e Marina Occhiena fonda un quartetto polifonico che prenderà il nome da una definizione data loro dal grande Franco Califano, primo manager del gruppo: “Siete ricchi di idee ma poveri di soldi”.
Una carriera costellata di successi quella di Franco in compagnia dei suoi amici di una vita. Brani come Sarà perché ti amo, Mamma Maria, Che Sarà e Voulez vous danser non solo scalano le classifiche discografiche ma iniziano a far parte del bagaglio nazional-popolare di ogni italiano.
L’uscita di scena di Marina Occhiena nel 1981 non pregiudica il successo del gruppo che partecipa per ben dodici volte al Festival di Sanremo: la prima volta fu nel 1970 insieme a Nicola Di Bari con il brano La prima cosa bella. Baffo e i Ricchi e Poveri arrivano per dieci volte secondi ma nel 1985 vincono la kermesse canora con la canzone Se mi innamoro.
La hall of fame del gruppo è costellata di piccole e grandi soddisfazioni sia in patria che all’estero. In breve tempo, a cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80, le hit del gruppo sono tra le più vendute al mondo.
Il successo professionale però non ha salvato Franco Gatti dal provare il dolore più grande per un genitore.
La perdita del figlio Alessio
Alessio Gatti ha solo 23 anni quando decide di provare per la prima volta un mix di alcol e stupefacenti, un cocktail che gli causa un infarto fatale. Franco non ha mai nascosto i problemi del figlio. “Era un ragazzo che amava bere, bere e ancora bere” afferma nel corso della sua ultima apparizione in Tv. Insieme alla moglie Stefania racconta di un dolore tagliente, sottile come una lama che trafigge ogni fibra del proprio essere.
Alessio era senza dubbio un ragazzo molto fragile ma non aveva mai fatto uso di stupefacenti così come stabilito dall’autopsia voluta dalla Procura di Genova. “Ha fatto una cazzata e l’ha pagata con la vita” racconta Baffo che amava ricordare quel figlio geniale e pieno di energia che non ne voleva sapere della scuola ma che riusciva a capire al volo anche le cose più difficili.
Quella sera maledetta Franco Gatti doveva salire insieme agli altri componenti del gruppo sul palco del Teatro dell’Ariston per ritirare il Premio alla Carriera. Fu un Fabio Fazio particolarmente scosso ad annunciare alla platea il terribile lutto che aveva colpito Baffo.
Eppure, nonostante il dolore, Franco ha sempre sentito un’incredibile vicinanza con il figlio. “Credo che ci rincontreremo” aveva raccontato durante una delle ultime interviste.
L’abbandono del gruppo e la cura della famiglia
Nel 2016 Franco Gatti abbandona il gruppo. Il dolore mai superato per la morte del figlio gli impone di ritirarsi e prendersi cura della sua famiglia. Da sempre affiatati e innamorati come il primo giorno, Franco e Stefania Picasso ritrovano un’intesa ancora più profonda dopo la scomparsa di Alessio.
Stefania è una donna riservata che ha voluto vivere la sua vita lontano dalle luci della ribalta. Laureata in Architettura, si è dedicata con tutto se stessa alla cura di una famiglia messa a dura prova dal destino. Dopo la morte di Alessio, si occupa con tenacia dell’associazione Oltre l’orizzonte. Sia Stefania che Franco credono fortemente nella medianità e nella possibilità di stabilire un contatto con chi non c’è più.
La coppia ha anche un’altra figlia, Federica, madre di due figli e laureata in Giurisprudenza.
La reunion
Franco Gatti dirada le sue apparizioni sul palco. “Non provo più gioia” racconta ai suoi fan. Fa però un’eccezione. Nel 2020 partecipa con Angela, Marina e Angelo alla reunion del gruppo sul palco di Sanremo. È l’ultima apparizione di Franco Gatti in pubblico prima del peggioramento delle sue condizioni di salute.
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