Forest Bathing, un “bagno” nella foresta per rigenerare corpo e mente
Si chiama Forest Bathing, letteralmente “bagno nella foresta”, una pratica, ormai da diversi anni anche in Italia, di rigenerazione fisica e mentale che consiste essenzialmente nel passeggiare tra i boschi, nel verde della natura. Un vero toccasana per mente e corpo. Una pratica wellness che arriva dal Giappone, chiamata Shinrin-yoku, nata negli anni Ottanta, e utilizzata come medicina preventiva per combattere i disturbi legati all’ansia e allo stress.
Ritrovare il contatto con la natura
Camminare lentamente, ascoltare il proprio respiro, rilassarsi assaporando i profumi e origliando i suoni della natura pare che aumenti il benessere, allentando lo stress e le tensioni, favorendo il rilassamento. Dà il diritto di staccare davvero la spina con il mondo che ci circonda, per ricaricare corpo e mente. Buona parte è merito degli oli essenziali e delle sostanze aromatiche rilasciate dalle piante, che procurano un effetto benefico, rinforzando il sistema immunitario e abbassando la pressione cardiaca. Si tratta di passeggiate senza fretta dentro il bosco per almeno un paio d’ore e lasciarsi così andare nel verde, catturati dal rumore degli uccelli e dal vento tra le fronde degli alberi.
La natura ci fa star bene
Secondo vari studi, stare in mezzo alla natura abbassa i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, rilassa, diminuisce l’ansia e migliora l’umore, e soprattutto ci rende meno aggressivi, proteggendo in primis la salute del cuore e del metabolismo. In più, stimola il sistema immunitario che ci salva da malattie, virus e batteri. I benefici si devono all‘ossigenazione che si ottiene camminando nel bosco, degli monoterpeni, sostanze aromatiche rilasciate dalle foglie degli alberi, e dei fitoncidi, oli essenziali presenti nel legno e rilasciati dagli alberi. La natura e gli spazi verdi hanno un grandissimo potere benefico su tutti noi – grandi e piccini -, già conosciuto in passato dalle culture popolari: ci aiuta e ci “ricarica” procurandoci energia quando siamo “spenti”.
Sonni tranquilli nel verde
Se passeggiare fa bene, dormire tra gli alberi pare renda il sonno particolarmente riposante. A Pinte du Vieux Manoir, in Svizzera, c’è un’esclusiva casetta sull’albero (Million Stars Hotel) sospesa sopra il lago di Murten: è un “diamante di vetro” che si rispecchia sull’acqua, circondata da una fitta boscaglia. Qui gli ospiti possono godersi natura e benessere e un cielo stellato tutto per sé – grazie a finestre scorrevoli dal pavimento al soffitto che offrono una vista a 360 gradi sul paesaggio – e hanno l’accesso privato al lago e ristorante. Vi si può alloggiare in qualunque periodo dell’anno. Presso Adler Lodge Ritten, a Renon, si dorme in una nuovissima struttura ecofriendly del gruppo alberghiero altoatesino, raggiungibile dal centro di Bolzano con una suggestiva funivia. Qui, il Forest Bathing si può sperimentare in tutte le sue declinazioni. Dalle passeggiate a piedi o in e-bike nel silenzio della quiete circostante, fino ai percorsi con lo storico trenino del Renon per ammirare i paesaggi delle Dolomiti e i piccoli villaggi da fiaba. Nella natura selvaggia della Barbagia, l’hotel Su Gologone di Oliena, in Sardegna, c’è la wild suite, nata dalla creatività inesauribile di Giovanna Palimodde in una notte stellata. Ginepri, fichi d’india, lentischio e sughero arredano le terrazze del giardino privato con un lavello ricavato tra i rami di un albero di fico. Si può decidere di dormire all’interno o all’esterno, anche in autunno, riscaldati dal calore del braciere. A disposizione degli ospiti un telescopio per osservare le stelle fino alle prime luci dell’alba.
E voi, avete trovato la vostra foresta di riferimento per rigenerarvi?
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