Fiore di loto significato, caratteristiche, colori e come coltivarlo
Opera d’arte della natura, il fiore di loto incanta il mondo intero con la sua bellezza immacolata e la sua storia secolare. Simbolo di purezza, spiritualità ed eleganza, le sue radici millenarie affondano in diverse culture orientali e non solo. Scopriamo tutte le peculiarità di questa graziosa pianta acquatica, i suoi molteplici significati, come coltivarla e altre curiosità.
Fiore di loto, un gioiello della natura: le caratteristiche
Comparso sulla terra milioni di anni fa, il fiore di loto è originario delle zone del sud America, Australia e Asia (ma ormai è diffuso anche in Europa) ed è noto con il nome scientifico Nelumbo. Pianta della famiglia delle Nelumbonaceae, il suo regno sono i fiumi e i laghi non eccessivamente profondi, dove sboccia durante il suo periodo di fioritura che va da giugno a settembre. Tra le caratteristiche principali di questa pianta acquatica ci sono la sua crescita veloce, che la porta a raggiungere fino al metro di altezza, e i suoi fiori molto grandi, solitamente circa una ventina per pianta. A differenza delle ninfe, le cui foglie poggiano sull’acqua, quelle del loto fuoriescono e hanno dimensioni molto più imponenti. Altra peculiarità è il profumo inconfondibile del fiore di loto che ricorda quello dell’anice. In natura ne esistono solo due varianti quali il Nelumbo nucifera, che cresce in Asia ed è composto da fiori rosa, e il Nelumbo lutea, presente in America settentrionale e dotato di fiori bianchi.
Dall’aspetto delicato, il fiore di loto è composto da splendidi petali, piuttosto simili a quelli delle ninfee, protetti da foglie verdi idrorepellenti che, unite alle forma rotonda e aperta, permettono al fiore di galleggiare sull’acqua: una delle sue principali peculiarità è il fatto che nasce e vive tra le acque fangose, mantenendo comunque inalterato il suo aspetto etereo e incarnando una perfetta metafora del percorso di crescita personale e dell’ascesa spirituale. Infatti, proprio come il fiore di loto, l’essere umano deve innalzarsi dal mondo materiale per raggiungere la purezza dello spirito. Il fascino, l’aura enigmatica e i tanti significati rendono il fiore di loto molto amato: spesso è protagonista di raffigurazioni e in molti lo scelgono come soggetto per i loro tatuaggi. Sia che lo si coltivi in un laghetto, ma anche in casa, permette di ricreare un’oasi di pace e benessere.
Fiore di loto, oltre la bellezza: il significato esoterico
Il fiore di loto ammalia non solo con la sua eleganza, ma anche per la forte simbologia che racchiude fin dall’antichità. Legato a culture differenti, non solo è associato alla purezza e alla perfezione: è simbolo di spiritualità, illuminazione, forza vitale, caparbietà e resistenza. Connesso al concetto di rigenerazione, per via del fatto che segue il movimento del sole, aprendosi la mattina e chiudendosi di sera, è legato anche alla rinascita e al superamento delle avversità, visto che cresce nel fango. Trattandosi di un fiore molto longevo, capace di produrre semi anche dopo cento anni, richiama il concetto di resurrezione. Quando sboccia, la sua forma ricorda un grembo femminile e, pertanto, è collegato alla fertilità, all’eleganza e alla fecondità.
Fiore di loto nelle culture orientali: un simbolo ricco di significati
Il fiore di loto è considerato sacro in diverse culture orientali. Nell’induismo è connesso alla prosperità, alla fertilità e alla bellezza ed è collegato a divinità come Sarasvati e Lakshmi, mentre nel buddismo è considerato simbolo di purezza del corpo e della mente, soprattutto quando presenta i fiori bianchi, ritenuti di buon auspicio e connessi all’amore, alla pazienza e alla crescita dell’anima. La figura del Buddha è da sempre associata al fiore: secondo un’antica leggenda, i fiori di loto crescevano ovunque passasse nei suoi primi passi da bambino. La tradizione lo vede spesso ritratto seduto proprio su un fiore di loto, per raffigurare la sua elevazione spirituale. Oltre a questo, uno tra i principali testi del buddismo, incentrato sulla forza universale che governa tutte le cose, è noto con il nome di “Sutra del Loto”.
In India, il fiore di loto è il simbolo per antonomasia dello yoga, associato alla stabilità interiore e fisica, ed è legato ai chakra, con l’ultimo che presenta mille petali. Tra le asana più famose spicca quella del loto, che vede le gambe incrociate e le mani appoggiate sulle ginocchia e rivolte verso l’alto, assumendo una posizione molto simile a un fiore aperto. Nella medicina cinese, da secoli il fiore di loto viene impiegato per molti scopi tra cui curare la febbre, l’acne e gli eczemi.
Altre interpretazioni del fiore di loto e i significati a seconda dei suoi splendidi colori
Nel corso dei millenni sono state associate diverse interpretazioni al fiore di loto: per esempio nell’antico Egitto spesso i faraoni erano ritratti con in mano questo splendido fiore, considerato come simbolo di rinascita e potere. La storia vede il fiore di loto non solo affascinare le culture orientali, ma diventare protagonista di leggende in tutto il mondo. Per esempio nell’Odissea di Omero il fiore emerge durante il viaggio di Ulisse, quando finisce con alcuni marinai nell’isola dei Lotofagi, abitata da un popolo solito consumarlo. Il loto nella narrazione genera amnesia. Assaggiandolo, i compagni di viaggio di Ulisse perdono così la memoria, finendo per desiderare di restare sull’isola e non volendo più proseguire il viaggio. In questo caso, il loto è legato al concetto di dimenticare il passato, ricominciando con una nuova rinascita.
Per quanto riguarda i significati del fiore di loto, questi variano anche a seconda dei colori dei suoi petali: nel caso del bianco, si parla di purezza, sincerità ed eleganza, mentre i fiori di loto rossi sono associati alla compassione, all’amore, alla perseveranza e alle emozioni. Il fiore di loto azzurro o blu è legato ai concetti di conoscenza, saggezza, intelligenza e verità, mentre il rosa alla divinità e per questo è impiegato nell’ambito delle cerimonie religiose orientali, essendo anche considerato il simbolo terreno del Buddha. Il fiore di loto viola è connesso alla meditazione e all’ascetismo.
Fiore di loto: come coltivarlo per ricreare un giardino acquatico
Per coltivare il fiore di loto non è per forza necessario un ambiente tropicale, visto che si adatta a molteplici condizioni climatiche. Prendersi cura di questa pianta è un’esperienza davvero unica, permettendo di creare un angolo di pace e di riconnettersi con la natura. Sia i laghetti naturali, ma anche artificiali, sono un luogo ideale per il fiore di loto: devono avere una profondità tra i 30 e i 45 cm, per far sì che le radici si ancorino e i fiori emergano sopra l’acqua. Se desiderate arricchire la vostra abitazione con il fiore di loto, anche la coltivazione in vaso è possibile, ma è necessario un vaso piuttosto grande, che contenga almeno 20 litri di acqua, visto che si tratta di una pianta acquatica. La coltivazione del loto inizia con i rizomi da interrare in un vaso profondo 5 cm.
Prendersi cura di questa pianta richiede un corretto drenaggio, cambiando l’acqua con regolarità e assicurandosi che sia sempre pulita. La temperatura dell’acqua non deve scendere mai sotto i 4 gradi e, per quanto riguarda la posizione, il loto richiede tanta luce solare diretta. Inoltre, è fondamentale mantenere il terreno argilloso e in inverno, periodo in cui la pianta va in letargo, è necessario spostarla in un luogo più caldo.
Altre curiosità sul fiore di loto
Donare un fiore di loto rappresenta un regalo unico: con la sua bellezza e il suo simbolismo, può essere un pensiero molto apprezzato, in particolare da coloro che stanno passando delle difficoltà di vita, come esortazione a non mollare, infondendo speranza e forza. Inoltre, è ideale per un regalo di congratulazioni indirizzato a chi ha raggiunto traguardi significativi.
Altra curiosità su questo splendido fiore è il fatto che in tutto il mondo primeggi come soggetto nei tatuaggi floreali, perfetto per incidere sulla pelle un disegno carico di significati. È spesso scelto da coloro che per esempio hanno chiuso un amore o una particolare fase di vita, ritrovando se stessi dopo un periodo difficile e vedendosi sotto una nuova luce, al pari del fiore che cresce nelle acque fangose, emergendo con la sua bellezza immacolata.
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