Mercato libero dell'energia: un rebus da risolvere
Sta per arrivare ufficialmente la fine del mercato tutelato: dopo oltre 20 anni di transitorietà, infatti, quello che finora è stato inteso come strumento temporaneo per permettere ai consumatori il passaggio graduale verso l’offerta commerciale libera di gas e luce, prenderà una piega del tutto nuova.
La liberalizzazione del mercato permetterà a chi consuma di beneficiare di una vastissima gamma di opzioni e di offerte del tutto personalizzate: quali sono i vantaggi che offre il mercato libero dell’energia e il mercato libero del gas? Facciamo un po’ di chiarezza.
Mercato tutelato e mercato libero: le differenze principali
La differenza sostanziale tra servizio di maggiore tutela e mercato libero dell’energia riguarda principalmente il prezzo dell’energia stessa, e quindi anche nella fornitura e nella commercializzazione delle bollette. A restare invariati, invece, sono i costi di rete, i costi del contatore e delle varie imposte.
Mercato tutelato
Fino al 16 marzo 1999, data di pubblicazione del Decreto Bersani (liberalizzazione anche di diversi settori dell’economia italiana, come quello bancario e assicurativo), elettricità e gas potevano essere venduti al consumatore finale solamente dalla società che gestiva la rete di distribuzione di quello specifico vettore energetico. L’entrata in vigore di tale normativa, però, ha visto la separazione delle due attività di gestione della rete di distribuzione e commercializzazione di corrente elettrica e gas e ha concesso anche alle persone che non disponessero dell’infrastruttura di vendere direttamente al cliente (la telefonia mobile è l’esempio più comune).
La separazione tra le due attività porta alla nascita di numerosi operatori energetici con il grande desiderio di vendere direttamente agli utenti italiani, ma ciò ovviamente non implica un obbligo da parte del consumatore di cambiare gestore. Chi decide di rimanere con il gestore precedente, quindi, decide di rimanere in un mercato non esposto ai movimenti delle offerte commerciali, ma in un mercato in cui le tariffe sono definite da un ente regolatore nazionale, Arera (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente).
Mercato libero
Il mercato libero consente a chi consuma di scegliere in modo del tutto libero, appunto, il proprio venditore di energia elettrica e di gas naturale, invece di essere serviti in maggior tutela alle condizioni contrattuali ed economiche fissate dall’Arera.
È sempre bene tenere presente che si tratta comunque di un’opzione del tutto volontaria: tutte le persone che preferiscono rimanere nel mercato tutelato, infatti, possono farlo senza alcun tipo di obbligo di cambiare fornitore, fino al progressivo superamento delle tutele di prezzo. Infatti, il 10 gennaio 2024 è terminato per la maggior parte degli utenti il mercato tutelato del gas e lo stesso accadrà il 1° luglio 2024 per quello dell’energia elettrica, data che segnerà l’attivazione del Servizio a Tutela Graduali (STG), servizio a cui saranno assegnati i clienti domestici non vulnerabili dell’elettricità che ancora non avranno scelto il mercato libero al momento del “fine tutela”. I clienti vulnerabili, invece, avranno la possibilità di continuare a essere serviti a condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall’Autorità.
Tutti i clienti hanno la piena libertà di scegliere le offerte per la fornitura di luce o gas proposte dalle società di vendita che operano sul mercato libero in concorrenza tra di loro. Scegliendo una di queste, quindi, si entra in modo automatico dentro il mercato libero.
Quanto costa passare al mercato libero?
Il cambio venditore non implica alcun costo, fatta eccezione per gli eventuali costi connessi alla sottoscrizione del contratto (imposta di bollo, deposito cauzionale, addebitato solo se il pagamento delle bollette non è domiciliato su carta di pagamento, conto corrente bancario, postale o PayPal).
Clienti vulnerabili e clienti domestici non vulnerabili
Si considerano clienti vulnerabili di energia elettrica tutti quei clienti che rientrano almeno in una di queste condizioni: sono over 75; beneficiano di bonus sociale per disagio economico ovvero hanno gravi condizioni di salute che implicano l’uso di dispositivi medico-terapeutici alimentati da energia elettrica, sono persone con disabilità (ai sensi dell’articolo 3 legge 104/92, sono titolari di una fornitura ubicata in una struttura abitativa di emergenza, hanno un’utenza in un’isola minore non interconnessa.
Tutti gli altri clienti domestici sono considerati quindi non vulnerabili e le scadenze di luglio 2024 (luce) e gennaio 2024 (gas) riguardano proprio loro.
Come stanno vivendo l’approssimarsi di questa svolta i consumatori e le consumatrici d’Italia?
Un’idea di ciò che sta accadendo nel campo del mercato libero di energia e gas ce la offre l’indagine portata avanti da Accendi luce & gas Coop (brand di Alleanza luce & gas, energy company controllata da Coop Alleanza 3.0) per rispondere meglio alle esigenze energetiche degli italiani e fare chiarezza in un mercato comunicativamente confuso. I dati raccolti offrono una panoramica piuttosto variegata della situazione attuale: meno della metà delle persone intervistate è consapevole della fine vicina del mercato tutelato (si parla del 47%), ben uno su tre è consapevole di dovere passare al mercato libero (circa il 33%) e un intervistato su cinque non è a conoscenza della cosa. Tale “vuoto di informazione”, inoltre, si riflette anche in un altro dato interessante: circa il 45% delle persone coinvolte nell’indagine è convinta che passare al mercato libero comporterà un netto peggioramento dei costi energetici, mentre solamente un quarto della popolazione italiana pensa esattamente il contrario.
Verso una maggiore consapevolezza: scetticismo vs. attenzione al “green”
Già dai primi dati raccolti dall’indagine Accendi luce & gas Coop emerge una scarsa informazione generale su quanto effettivamente sta avvenendo nel campo dell’energia e del gas. È necessario, quindi, portare le persone a una maggiore consapevolezza su un tema che indubbiamente produrrà notevoli cambiamenti in termini di fornitura di luce e gas.
L’indagine ha poi scelto di suddividere le persone coinvolte in quattro gruppi differenti ma di fatto omogenei dal punto di vista numerico:
- Scettici e Attenti al prezzo: un quarto del totale;
- Propensi al cambiamento: circa il 31% del totale;
- Attenti al green: circa il 18 % del totale.
Considerando questa segmentazione e se misurati sulla base di parametri tesi a esplicitare la disponibilità a valutare un nuovo operatore e a rilevare la percezione rispetto alle opportunità date dalla fine del mercato tutelato, i gruppi “Propensi al cambiamento” e “Attenti al green”, di fatto, coincidono. Il 90% dei primi e il 76% dei secondi è infatti convinto che con la fine del mercato tutelato cambierà fornitore (a fronte di una media pari al 68%), e che addirittura uno su tre nel gruppo degli Attenti all’ambiente dichiara che baserà le sue scelte sulla presenza di energia green.
Energia verde per un futuro sostenibile
Accendi luce & gas offre a tutta la sua clientela energia verde, prodotti che immettono in rete energia elettrica certificata rinnovabile e gas naturale associato all’acquisto di certificati VERs (Voluntary Emission Reductions) che finanziano progetti di sostenibilità. Ed è per questo che l’indagine si interroga anche sulla sensibilità degli italiani sul fronte green. E le notizie sono buone. Una larga porzione della popolazione italiana, dice l’indagine, è particolarmente sensibile al concetto di “green”, ma non solo. Circa il 59% del campione è convinto che l’energia verde dovrebbe essere più accessibile di quella prodotta da fonti fossili e circa il 50% sostiene invece che acquisterebbe energia verde certificata anche se implicherebbe un aumento del 5% in bolletta.
I valori che emergono sono sinteticamente tre: convenienza, equità e responsabilità. Si parla di un 80% di futuro energetico rinnovabile e di un 26% di un rafforzamento del nucleare in Italia.
Trovi qui l’indagine di mercato completa di Accendi luce & gas.
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