Storia e significato del 25 aprile la Festa della Liberazione
Perché il 25 aprile è festa? Che cosa è successo durante quel giorno? La storia e il significato di questa data riecheggiano ogni anno e ci portano inevitabilmente al 1945, quando l’Italia è stata liberata dal nazifascismo. Ripercorriamo insieme gli accadimenti di quel periodo e ricordiamoci insieme del perché sia così importante, oggi e per sempre, raccontare e tramandare questo pezzo di storia del nostro Paese.
Festa della Liberazione: che festa è e che cosa accadde
Ogni anno il 25 aprile si festeggia la Festa della Liberazione. In questa data, ormai simbolo storico del nostro Paese e simbolo assoluto della Resistenza e della lotta partigiana, si ricorda la liberazione d’Italia dal nazifascismo, la fine dell’occupazione nazista e l’ufficiale caduta del regime fascista.
Con la liberazione delle grandi città del Nord e con la resa dei tedeschi in Italia, la stagione primaverile del 1945 ha segnato ufficialmente la fine di una delle parentesi più nere del Paese. Occupazione tedesca, vent’anni di dittatura fascista, cinque anni di guerra: la Liberazione ha posto fine a tutto questo.
Perché proprio il 25 aprile? Storia e decisione del governo
Il 25 aprile 1945 cominciò la ritirata dei soldati della Germania nazista e dei soldati fascisti della Repubblica di Salò delle città di Torino e di Milano, in seguito allo sfondamento della Linea Gotica da parte degli alleati e all’azione della Resistenza dei partigiani, pronti a tornare a prendere il netto controllo delle città.
L’idea di scegliere proprio il 25 aprile come Festa della Liberazione avvenne il 22 aprile dell’anno successivo su proposta del governo italiano provvisorio (il primo guidato da Alcide De Gasperi e l’ultimo del Regno d’Italia), quando stabilì con un decreto preciso che da quel momento in poi il 25 aprile sarebbe stata “festa nazionale”.
A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale: così parlò Re Umberto II.
Ufficialmente il 25 aprile divenne Festa della Liberazione con la legge n. 269 del maggio 1949, presentata in governo da De Gasperi nel settembre dell’anno precedente. Da quel momento in poi il 25 aprile divenne festa ufficiale, un po’ come il Natale, il primo maggio, la Festa della Repubblica e tutte le domeniche.
La Seconda guerra mondiale, comunque, non finì il 25 aprile, ma si protrasse per altri giorni.
La Festa della Liberazione negli altri Paesi
Oltre all’Italia, che sente particolarmente tale ricorrenza, anche altri paesi europei ricordano la fine dell’occupazione straniera durante il Secondo conflitto mondiale, ma lo fanno in date differenti rispetto al 25 aprile. I Paesi Bassi e la Danimarca, ad esempio, festeggiano il 5 maggio, la Norvegia lo fa l’8 maggio, la Romania, invece, il 23 agosto. Sapevate che la Festa della Liberazione si festeggia anche in Etiopia? Il 5 maggio di ogni anno il Paese fa festa, ma la motivazione è differente: la popolazione ricorda infatti la fine dell’occupazione italiana, avvenuta nel 1941.
Festa della Liberazione: le celebrazioni in Italia per il 25 aprile
Il 25 aprile l’Italia si tinge di bandiere tricolori. Strade, vie, balconi e piazze sventolano fieri il tricolore per festeggiare la Festa della Liberazione. Il 25 aprile è di tutti e di tutte e ogni anno è giusto onorarlo e ricordarlo, affinché tutto quello che è avvenuto in quei terribili anni non si ripeti mai più.
Solitamente tra gli eventi in programma per la Festa della Liberazione c’è l’omaggio da parte del Presidente della Repubblica italiana e di tutte le massime cariche dello Stato di deporre una corona d’alloro in ricordo a tutte le persone cadute e a tutte le persone italiane disperse nelle guerre.
Sono molte le città e i paesi più piccoli in cui si organizzano manifestazioni pubbliche e cortei in memoria dell’evento. Tra le associazioni più impegnate l’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani) continua a detenere il primato e ogni anno organizza qualcosa di particolare per l’occasione.
Tutte le manifestazioni, ovviamente pubbliche, sono fondamentali ai fini della memoria e della consapevolezza: le nuove generazioni devono sapere che cosa successe in quegli anni e che cosa il 25 aprile ha significato per l’Italia intera e per tutte le persone che hanno combattuto per donarci la libertà.
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