Erice, il borgo medievale tra i più belli d'Italia
Il borgo di Erice, che si trova nella splendida Sicilia, è certamente uno dei più belli del nostro Paese. Situato a poca distanza dal capoluogo di provincia di Trapani, è immerso in un panorama unico, quello della costa ovest dell’isola. Erice è una cittadina che affonda le sue radici nell’epoca medievale e, come moltissime dell’epoca, è circondata da mura che ne costituivano la difesa primaria contro gli attacchi nemici. Situata su un colle di 800 metri di altezza, racchiude anche un castello e domina tutto il territorio circostante. La cittadina è caratterizzata da strette e ripide viuzze e, in vetta si trova anche la stazione della funivia.
La posizione e la storia della cittadina
La posizione in cui si trova Erice è veramente spettacolare e permette di osservare, dalle sue fortificazioni, il porto di Trapani. La rupe sulla quale è situata racchiude anche un’aria di mistero, che in passato contribuii a farne anche un sito sacro molto importante, con un tempio dedicato alla dea Venere che nel tempo è sopravvissuto al passaggio di diverse civiltà, con il cambiamento della divinità femminile, che per i fenici era Astarte, mentre per i Greci Afrodite ed infine per i romani Venere. Sul sito del tempio, che si trovava nel punto più alto di Erice, si celebravano i riti della fertilità. La fondazione di Erice si può ascrivere alla popolazione degli Elimi, originari proprio della Sicilia, che avevano costruito anche la città ed il tempio di Segesta. Dopo essere passata sotto la dominazione greca, cartaginese e romana, Erice fu governata sia dagli Arabi che successivamente dai Normanni. Nel periodo della dominazione araba la città si chiamava Gebel-Hamed, mentre per i dominatori Normanni e quelli che si sono succeduti il nome era quello di Monte San Giuliano. Il nome Erice, dall’antico Eryx, tornò nel secolo scorso sotto Mussolini.
Le principali attrazioni di Erice
Una delle attrazioni principali da ammirare durante una visita ad Erice è sicuramente il castello di Venere, che i Normanni edificarono sui preesistenti ruderi di un santuario. Oltre alla sua valenza storica e architettonica, il castello attrae anche per la vista panoramica che si può godere dall’alto con la possibilità di spaziare su Trapani ma anche su Marsala e, nei giorni di maggiore visibilità, anche sull’arcipelago delle isole Egadi e su Ustica e Pantelleria. Altri punti di grande interesse sono la Torre di Re Federico, la cui costruzione risale all’epoca delle guerre puniche. Una torre alta 28 metri, la cui cima si può raggiungere salendo 108 scalini. Altra torre importante è la Torretta di Pepoli, che fu eretta nel 1870 per volontà del Conte Agostino Pepoli, un mecenate del luogo che ne fece un luogo di studio e di culto. La torretta è assolutamente diversa dal paesaggio che la circonda, realizzata in stile liberty ma è comunque molto affascinante. Le mura Elimo-Puniche, erette come baluardo difensivo della città, risalgono all’ottavo secolo a.C. e nella loro struttura che comprendeva cunicoli, scale e passaggi, furono successivamente aggiunte, in epoca normanna, tre porte.
Cosa vedere nel borgo medievale di Erice
Una visita al borgo medievale di Erice è sicuramente molto interessante, con la possibilità di districarsi a piedi tra le strette viuzze acciottolate, che sono chiuse al traffico e quindi permettono di girare con molta tranquillità. La dimensione ridotta di Erice consente inoltre di non dover percorrere grandi distanze. Con un biglietto cumulativo da acquistare in loco, i turisti possono accedere a molte attrazioni a partire dal Castello di Venere, per continuare con la Torretta Pepoli, il Quartiere Spagnolo, Erice in miniatura e il Museo Comunale. Altri biglietti cumulativi consentono di accedere anche l’accesso al circuito delle chiese di Erice. L’itinerario a piedi per la visita della cittadina inizia dalla Porta Trapani, vicino alla quale si può parcheggiare la propria vettura, e prosegue attraverso Corso Vittorio Emanuele che porta fino alla piazza centrale e che in passato era chiamata Via regia. Raggiunta Piazza Matrice è possibile ammirare il Duomo di Erice che si trova in posizione antistante le mura che risalgono al periodo elimo-fenicio. La prima chiesa fu edificata negli anni dell’imperatore Costantino, nel IV secolo d.C., e nel XIVesimo secolo venne ampliata per volontà del re Federico III d’Aragona. Oltre che marmo di Carrara, nella costruzione dell’ampliamento venne utilizzato anche del materiale che era stato prelevato dal tempio antico, e questo è confermato dalle 9 croci greche che si notano sulla parete esterna dal lato destro. Negli anni successivi alla chiesa furono aggiunti anche il portico ed il rosone. Il portico, detto anche “pronao” serviva per accogliere i peccatori che non avevano il permesso di entrare all’interno della chiesa. All’interno del Duomo è conservato il tesoro della Chiesa con opere d’arte e numerosi manufatti realizzati in oro e argento. Accanto alla struttura del Duomo si nota la Torre Campanaria che dopo essere stata eretta in epoca punica, fu riedificata successivamente nel periodo della Guerra dei Vespri. La versione attuale con la presenza delle bifore, risale alla fine del XIVesimo secolo.
Le mura ciclopiche di Erice
Questo piccolo borgo medievale conserva ancora intatte una parte delle mura risalenti all’VIII – VII secolo a.C., con la parte inferiore che fu poi ristrutturata durante la dominazione romana della città, mentre la parte superiore di queste mura venne eretta durante la dominazione dei Normanni. Passeggiando lungo le mura si possono ammirare le sue caratteristiche di imponenza. Con una sosta presso il terzo torrione, situato dopo porta Spada, i turisti possono vedere le incisioni di lettere dell’alfabeto fenicio. Lungo il perimetro di queste mura si trovano le tre porte che permettevano l’accesso all’interno del borgo.
Le Chiese di Sant’Alberto dei Bianchi e di San Martino
Dopo aver visitato il Duomo, proseguendo nel cammino a piedi si trova la Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi, la cui costruzione risale al XVesimo secolo, e successivamente ristrutturata. All’interno della chiesa si può ammirare una statua storica, quella di Sant’Alberto, la cui realizzazione è attribuita a Nicolò Travaglia e datata 1640. La statua è stata riportata all’interno della Chiesa di Sant’Alberto dei Bianchi dopo che in precedenza si trovava in quella di San Giuliano. Dopo aver visitato questa chiesa si raggiunge quella di San Martino, una costruzione a 3 navate, che venne edificata sulla preesistente chiesa dedicata sempre al Santo, secondo lo stile gotico. Nei secoli successivi fu rimaneggiata e restaurata, prendendo uno stile barocco, come chiaramente visibile dal suo portale. Nel suo prospetto laterale si può ammirare una delle più antiche edicole votive di Erice. Il pavimento interno della chiesa è bellissimo e risale al ‘700 ed è impreziosito dalla presenza di maioliche. Sempre all’interno sono visibili i resti di affreschi di epoca medievale che sono stati portati da una chiesa rupestre, quella di Santa Maria Maddalena. In questi affreschi sono raffigurati la Madonna in trono e alcuni Apostoli. Altri particolari interessanti sono la statua di San Martino, che fu realizzata nel 1605, e quella della Madonna con Bambino. Infine, all’interno dell’abside, si trova il coro ligneo del 1761, in perfetto stile rococò.
La biblioteca Comunale e il Museo Civico
Sempre passeggiando lungo il corso principale, si raggiunge Piazza Umberto I, nella quale è situato il Palazzo del Municipio, che ospita all’interno sia il Museo Civico intitolato a A. Cordici, che la Biblioteca Comunale che è al primo piano del Palazzo e nella quale sono conservati oltre 20mila volumi che risalgono avarie epoche del passato. Tra questi anche degli incunaboli datati XVesimo – XVIesimo secolo stampati a caratteri mobili. Nel museo si trovano molti reperti archeologici, sia di epoca punica, che greca, oltre che altri di epoca preistorica. Un altro settore ospita statue e monete che sono state portate da altre città vicine.
Altri tour in terra siciliana
Oltre alla visita di Erice altri tour in Sicilia sono disponibili con ampia possibilità di vedere città e luoghi d’arte, oltre che paesaggi incantevoli.
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