Come andare in pensione a 57 anni: novità 2024 e consigli utili
Pensioni precoci a 57 anni: come andare e novità 2024
Andare in Pensione a 57 anni d’età non è una cosa impossibile anche se non tutti possono godere di questo privilegio. Negli ultimi anni ci sono state molte leggi pensionistiche nuove che hanno creato confusione sui requisiti per andare in pensione. Nel 2024 ci sono state nuove proposte di legge, ma è ancora possibile andare in pensione prima dei sessant’anni.
Le regole della Pensione cambiano spesso per ridurre i costi dello Stato. Ogni legge pensionistica è pensata per alleggerire il bilancio pubblico. Infatti, Le spese per le pensioni sono aumentate a causa dell’allungamento della vita media e della precarietà del lavoro giovanile.
Vediamo quindi quali sono le possibilità per andare in Pensione a 57 anni d’età nel 2024.
Contributi ed età per andare in pensione
Il primo aspetto da considerare per richiedere un pensionamento anticipato riguarda due parametri, l’età anagrafica e il pagamento dei contributi. Per poter lasciare il lavoro a 57 anni di dovrà poter contare su almeno vent’anni di contributi, non necessariamente derivanti da reddito lavorativo. I contributi possono provenire anche dai seguenti accrediti:
- riscatto della laurea
- maternità
- assegni di disoccupazione NASPI
- servizio militare/civile
Anche i contributi per il pensionamento anticipato possono provenire da lavoro all’estero con trattati internazionali o da gestioni diverse dell’INPS.
Opzioni per il pensionamento anticipato: novità 2024
Oltre a quelle precedentemente riportate, ci sono ulteriori possibilità per andare in Pensione a 57 anni d’età, specifiche per alcune categorie di lavoratori.
Le pensioni precoci – Quota 41
Questo tipo di pensione non prevede un requisito anagrafico ma solo 41 anni di contributi. Questo tipo di pensionamento riguarda i lavoratori precoci che hanno iniziato a lavorare prima dei diciannove anni e hanno versato contributi prima di compiere la maggiore età. Quest’ultima opzione è obbligatoria per poter accedere alla Pensione con la Quota 41.
Per fare richiesta della Quota 41 dovrà sussistere almeno una tra le seguenti condizioni:
- essere caregiver del coniuge o di un parente convivente che siano affetti da patologie invalidanti o portatori di handicap.
- avere genitori con età pari o superiore a 70 anni e invalidi;
- essere disoccupati per dimissioni volontarie per giusta causa, licenziamento oppure risoluzione del lavoro avvenuta in maniera consensuale;
- aver svolto lavori usuranti per almeno sette anni consecutivi negli ultimi dieci dell’attività lavorativa;
- presentare un’invalidità pari o superiore al 74%.
Isopensione
Questa formula, confermata fino al 2026, è specifica per le aziende che presentano più di quindici dipendenti e che vogliono effettuare un rinnovo degli operai e dei dipendenti. Optando per la formula di Isopensione permettono ai lavoratori più anziani di ritirarsi dalla vita lavorativa prima del previsto.
Si tratta di un’opzione non sempre messa in pratica dalle aziende in quanto particolarmente costosa. Perché sono proprio le aziende, che devono versare i contributi al lavoratore in pensione anticipata fino all’effettiva età del pensionamento.
L’isopensione permette ai lavoratori di andare in pensione a 60 anni e 4 mesi, con la possibilità di anticipare fino a 7 anni l’età prevista per il pensionamento. Per attivare l’isopensione, sono richiesti accordi sindacali validati dall’INPS, che devono rispettare specifici criteri legati alla sostenibilità organica aziendale e ai requisiti contributivi dei lavoratori.
Questa formula è utile per i lavoratori che vogliono andare in pensione prima e per le aziende che devono gestire i dipendenti in eccesso in modo responsabile.
Ape Sociale: novità 2024
L’Ape Sociale per il 2024 presenta alcune novità rilevanti. La Legge di Bilancio 2024 ha esteso l’indennità economica fino al 31 dicembre 2024 e ha innalzato il requisito anagrafico per accedervi a 63 anni e 5 mesi. L’indennità è rivolta a lavoratori che non hanno raggiunto l’età per la pensione di vecchiaia e che si trovano in specifiche condizioni. Come essere disoccupati, assistere familiari con handicap grave, avere una riduzione della capacità lavorativa superiore al 74%, o aver svolto lavori gravosi per un certo numero di anni
Inoltre si dovrà rientrare in almeno una tra le seguenti condizioni:
- essere disoccupati da almeno tre mesi e senza sussidio;
- essere cargiver per il coniuge, il partner in unione civile o un qualsiasi parente di primo grado purché convivente;
- presentare una disabilità pari o superiore al 74%
- aver svolto almeno sei anni di lavori gravosi nei sette anni precedenti alla richiesta di Ape Sociale.
Tra le principali modifiche normative 2024 dell’Ape Sociale, chi guadagna più di 5.000 euro all’anno con un lavoro dipendente o autonomo perde l’Ape Sociale. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al passato, dove era possibile cumulare l’indennità con redditi da lavoro entro certi limiti.
Le domande per l’Ape Sociale devono essere presentate entro scadenze specifiche durante l’anno. L’indennità viene pagata fino all’età pensionabile o all’accesso a una pensione anticipata. Per le aziende e i lavoratori interessati, è fondamentale prendere nota di queste novità per pianificare al meglio le strategie previdenziali e lavorative.
Pensione a 57 anni d’età per le donne
Il pensionamento per le donne prevede ancora delle differenze rispetto a quello degli uomini, sia per quanto riguarda l’età pensionabile sia gli anni di contributi. Per questo sono sempre più numerose le novità e riforme volte a colmare il gender gap che caratterizza il lavoro femminile e il pensionamento.
Un esempio tipico è quello legato alla maternità, con numerose lavoratrici che ancora oggi devono licenziarsi per poter accudire i figli. Perdendo spesso la possibilità di incrementare gli anni di contributi.
Vediamo quindi come fare ad andare in Pensione a 57 anni d’età quando si è donne.
Pensione anticipata ordinaria e Quota 41
Per un pensionamento anticipato oltre all’età anagrafica è necessario tenere conto degli anni di contributi versati. Per le donne, questi sono pari a 41 anni e 10 mesi, ossia 2175 settimane. Un valore più basso rispetto a quello richiesto per la pensione anticipata, che richiede 42 anni e 10 mesi di contributi, ovvero 2227 settimane.
Le donne possono usufruire dell’opzione Quota 41 quando hanno iniziato a lavorare da giovanissime. Una delle condizioni per poter richiedere questo tipo di prepensionamento, infatti, è di aver versato almeno dodici mesi di contributi prima del compimento del diciannovesimo anno d’età. Il numero da cui prende il nome questo profilo di pensione anticipata riguarda i contributi versati che devono essere pari a 41 anni. Pertanto tutte le donne regolarmente occupate da quando avevano 16 anni potranno optare per questa soluzione.
Lavoro femminile e invalidità
Le lavoratrici che presentano una qualche forma di invalidità possono richiedere il pensionamento anticipato a 57 anni utilizzando l’opzione prevista dalla Pensione di vecchiaia anticipata. Questa può essere richiesta quando si lavora nel settore privato e solo se si può disporre di almeno venti anni di contributi. Per quanto riguarda l’invalidità essa deve essere certificata come pari o superiore all’80%.
Le donne possono richiedere la pensione di invalidità a 56 anni, ma devono aspettare un anno dalla richiesta all’arrivo del primo pagamento.
Come andare in pensione a 57 anni con opzione RITA
Le donne che vogliono andare in Pensione a 57 anni d’età possono scegliere di utilizzare la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata (RITA). In tal modo possono anticipare l’età standard di pensionamento, prevista a 67 anni, di dieci anni. Per poter usufruire di questa opzione è necessario soddisfare alcuni requisiti, cioè:
- avere compiuto i 57 anni;
- trovarsi in condizione di disoccupazione da almeno 24 mesi;
- aver versato almeno venti anni di contributi;
- disporre di almeno cinque anni di contributi nel fondo pensione integrativo.
Opzione donna
Questa forma di prepensionamento femminile è stata introdotta circa vent’anni fa, nel 2004. Da allora ha subito qualche modifica ma resta attiva per tutte le lavoratrici, sia autonome sia dipendenti.
L’età pensionabile per le lavoratrici dipendenti è stata spostata da 57 a 58 anni. Per quanto riguarda le lavoratrici autonome è stata invece spostata a 59 anni. In entrambi i casi devono tuttavia essere garantiti almeno 35 anni di contributi. Per i prepensionamenti, bisogna aspettare un anno per i dipendenti e un anno e mezzo per le lavoratrici autonome, dalla richiesta al primo pagamento della pensione.
Quali sono i requisiti per andare in pensione a 57 anni con la legge 104
Per andare in pensione a 57 anni sfruttando i benefici previsti dalla Legge 104, esistono diverse possibilità, a seconda della situazione lavorativa e personale del richiedente. Una delle vie principali è quella della pensione di vecchiaia anticipata per lavoratori con invalidità pari o superiore all’80%.
Questa opzione è però riservata ai lavoratori del settore privato, che abbiano maturato almeno 20 anni di contributi. Le età minime per accedere a questa pensione sono di 56 anni per le donne e 61 anni per gli uomini, ma con una finestra temporale di 12 mesi, che fa sì che la pensione arrivi effettivamente a 57 anni per le donne e 62 per gli uomini.
I caregiver, che assistono un familiare invalido, possono accedere alla pensione anticipata tramite l’Ape Sociale o la Quota 41 per i lavoratori precoci. L’Ape Sociale è un sussidio economico per lavoratori che abbiano raggiunto i 63 anni di età e maturato almeno 30 anni di contributi. I beneficiari devono inoltre rispettare altri criteri, come la cessazione dell’attività lavorativa e la residenza in Italia. L’Ape Sociale si rivolge a categorie specifiche di lavoratori in condizioni di difficoltà, tra cui disoccupati, invalidi, caregiver, e addetti a lavori gravoso
Per concludere
Oggi le possibilità per andare in Pensione a 57 anni d’età sono diverse anche se tutte richiedono requisiti ben precisi. Chi può andare in pensione prima deve fare attenzione alle scadenze per poter godere di più tempo libero con la famiglia e per sé stesso. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti specifici riguardante la possibilità di andare in pensione a 57 anni si consiglia sempre di tenersi aggiornati e consultare le fonti ufficiali e L’INPS.
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