Disfunzione erettile: esami da fare, sintomi e cura
La disfunzione erettile è un disturbo che colpisce il genere maschile dal punto di vista della sfera sessuale. Tale disturbo, che consiste nell’incapacità di mantenere un’erezione che sia soddisfacente, crea non poco disagio negli uomini. Vediamo insieme le cause, i sintomi, i rimedi e gli esami da fare in presenza di disfunzione erettile.
Disfunzione erettile: dalla definizione alle cause
Che cos’è la disfunzione erettile
Quando si parla di disfunzione erettile si fa riferimento a quella spiacevole situazione nella quale l’uomo, coinvolto in un contesto intimo-sessuale, non riesce a raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a portare a termine l’amplesso. Alle origini di tale disturbo ci sono cause differenti, tutte ugualmente importanti e tutte da tenere in considerazione.
Il meccanismo fisiologico dell’erezione: cosa succede quando si è in presenza di disfunzione erettile
L’erezione è fisiologica e come tale, risponde a degli stimoli. Il fenomeno è connesso alla vascolarizzazione del pene, regolata dal flusso sanguigno nei corpi cavernosi, che altro non sono che i due cilindri dilatabili siti nel pene. Durante un’erezione l’afflusso di sangue al pene aumenta, riducendo a sua volta il deflusso venoso. Tale meccanismo fisiologico, però, può essere modificato per ragioni differenti.
Le cause della disfunzione erettile
La disfunzione erettile (DE) è classificata in psicogena e organica, anche se molto spesso si riconoscono in esse cause miste di natura sia organica, sia psicologica. Il meccanismo fisiologico che regola l’erezione può essere modificato e le cause sono da ricercare sia in situazioni irreversibili, sia in situazioni reversibili o modificabili. Per quanto riguarda il primo gruppo, ad esempio, si fa riferimento a cause di forza maggiore, come malattie croniche (insufficienza renale cronica, diabete mellito o epatite cronica). Nel caso del secondo gruppo, invece, ci si riferisce a cause che possono essere modificate, come: fumo, cause psicogene come l’ansia da prestazione, stress e depressione, cause ormonali, farmaci. Accanto a questi gruppi di cause principali, si devono però aggiungere anche altri, non di minore importanza. La disfunzione erettile, infatti, può essere connessa anche a cause reversibili o modificabili solo in parte. È il caso di patologie particolari per cui la terapia può ottenere un risultato, come: patologie vascolari e patologie neurologiche. Infine, ma non per importanza, anche le cause iatrogene irreversibili: in questo caso si parla di situazioni legate a interventi chirurgici specifici, a trattamenti di radioterapia pelvica o traumi midollari.
I sintomi della disfunzione erettile
Quando si pensa alla disfunzione erettile si pensa spontaneamente all’impotenza. Ci sono filoni di pensiero che definiscono i due termini sinonimi, mentre altri ritengono che l’impotenza sia connessa ad altri disturbi sessuali, legati alla capacità di avere un’erezione peniena, l’eiaculazione, l’orgasmo e così via. Ad ogni modo, parlare di disfunzione erettile significa parlare di determinati sintomi, tra cui l’incapacità di raggiungere (o mantenere, dipende dai casi) l’erezione necessaria per potere avere – e dunque completare – un rapporto sessuale. Si può parlare di disfunzione erettile anche nei seguenti casi:
- L’erezione si attiva ma poi si perde durante il tentativo di penetrazione;
- Erezione sufficiente ma persa durante il rapporto;
- Erezione ottenuta solo attraverso la masturbazione e/o al risveglio (ma dipende da persona a persona).
Ci sono degli esami da fare per arrivare alla diagnosi di disfunzione erettile?
In presenza di uno o più sintomi tra quelli citati, la cosa migliore è recarsi dal proprio medico di base e farsi visitare. Dopo il vostro racconto personale, il medico passerà all’esame obiettivo, che molto probabilmente consisterà in: esami ematochimici e dosaggi ormonali. Ottenuti i risultati degli esami, lo specialista (potete rivolgervi direttamente a un andrologo) deciderà se farvi fare ulteriori esami da fare per arrivare alla diagnosi. Tra questi i più comuni sono: ecocolordoppler, test farmaco-erezione, rigiscan penieno notturno, cavernosografia e cavernosometria, arteriografia.
Rimedi contro la disfunzione erettile
La disfunzione erettile si può trattare e si può fare attraverso approcci sia di tipo farmacologico, sia attraverso rimedi naturali e, ovviamente, anche attraverso l’alimentazione. Nei casi di disfunzione erettile di origine psicogena, la terapia psicosessuale è molto importante. Non solo migliorerete le vostre prestazioni sessuali, ma ridurrete anche l’ansia e lo stress.
Vasodilatatori naturali: che cosa sono e a che cosa servono
I vasodilatatori naturali sono sostanze in grado di aumentare la circolazione del sangue e spesso sono utilizzati anche in casi di disfunzione erettile. Si presentano anche sottoforma di creme, ma ogni persona reagisce ovviamente a suo modo: molti uomini, ad esempio, non le tollerano. In natura esistono anche alcune piante, definite “afrodisiache” in grado di offrire un effetto molto simile ai vasodilatatori naturali. Si parla, ad esempio, del Gingko Biloba, della Muira puama, della Maca, del Ginseng e del Tribulus terrestris.
Alimenti che aiutano a combattere la disfunzione erettile
Tra gli alimenti più conosciuti in campo “sessuale”, con l’obiettivo di combattere la disfunzione erettile, troviamo:
- asparagi;
- avocado,
- fico,
- mandorle e frutta secca,
- peperoncino,
- ostriche e molluschi;
- anguria;
- cioccolato fondente;
- salmone;
- pistacchi;
- arance e mirtilli.
Vivere la sessualità in modo libero è il miglior modo per stare bene con sé stessi e la persona con cui si sta insieme. La disfunzione erettile, per quanto disturbo portatore di disagio, non deve essere vissuta come limite, a maggior ragione se connessa a cause psicologiche. La paura e l’ansia possono essere scacciate e la medicina, la maggior parte delle volte, offre soluzioni efficaci. Per qualsiasi dubbio o in presenza di patologie rivolgetevi sempre al medico.
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