Delusioni d'amore: fasi e come fare per uscirne
Quando un amore finisce ci si sente persi e la tristezza prende il sopravvento, com’è normale che sia. A prescindere dalle ragioni della rottura, il declino di una storia spezza sempre il cuore, tanto che è come se si vivesse un vero e proprio lutto. Malgrado un amore sgretolato sia una fonte di grande malessere, alla fine si riesce a vedere la luce in fondo al tunnel: dopo un percorso, anche se tortuoso e la cui durata può variare da persona a persona, la ripresa arriverà permettendoci di rinascere dalle ceneri. Scopriamo insieme come superare la fine di una storia e le fasi che si attraversano per rielaborare la perdita.
Cosa succede al corpo quando una storia è finita?
Una storia può concludersi per molti motivi come la mancanza di rispetto o impegno da parte di un partner, visioni di vita e obiettivi troppo diversi, comportamenti disfunzionali in un elemento della coppia o in entrambi, difficoltà nel comunicare, infedeltà e diminuzione dell’attrazione. Ogni delusione d’amore segna sempre il nostro cuore con una cicatrice cocente, portandoci a vivere un dolore pari a quello di un lutto: d’altronde, anche se di fatto la persona con cui stavamo è ancora viva, è sparita totalmente dalla nostra vita.
La sofferenza a livello psicologico bussa alla porta del nostro cuore quando un amore si spezza, portando a sentimenti come ansia, rabbia, delusione, sconforto e tristezza. Il mal d’amore può avere ripercussioni anche sull’organismo ed essere la causa di mal di stomaco, inappetenza e costrizione al petto. La fine di una storia rappresenta un evento stressante di tale portata da generare anche la sindrome del cuore infranto, forma improvvisa di insufficienza cardiaca, i cui sintomi sono affini a quelli dell’attacco di cuore. Secondo alcune scoperte una rottura stimola le aree del cervello che percepiscono il dolore a livello fisico, dimostrando come siamo esseri programmati biologicamente per mantenere legami affettivi.
Superare le delusioni d’amore: come inizia il processo di rielaborazione della perdita
Malgrado sia davvero dura chiudere un amore, si tratta comunque di una situazione dalla quale si può uscire. Per lasciarci alle spalle la rottura, proprio alla stregua di un lutto, si dovranno attraversare 5 fasi necessarie per rielaborare la conclusione della relazione d’amore quali negazione, rabbia, contrattazione, depressione e accettazione.
Superare una delusione d’amore parte con la negazione, durante la quale si stenta a credere all’accaduto, quasi rimuovendolo e dimenticandosene. Quando un amore si sgretola in prima battuta la tendenza è non accettare la cosa: si nega il trauma come reazione emotiva all’abbandono e anche come protezione per non sentire il dolore. Pur di non venire a patti con la fine della storia ci si butta a capofitto nel lavoro, oppure nella vita sociale, riempiendosi di attività. Per affrontare questa fase è davvero importante parlare con le persone a noi care, raccontando cosa stiamo passando: in generale pronunciare un qualcosa ad alta voce significa dargli forma e portarlo nella realtà, aiutandoci così a prendere consapevolezza che la storia è davvero finita, elemento fondamentale nel processo di rielaborazione della perdita.
Delusione d’amore, dalla rabbia alla contrattazione
Dopo la negazione si entra nella fase della rabbia, dove si tende a percepirsi come vittima delle circostanze. In questo momento è tipico essere assaliti dal rancore nei confronti dell’altro ed è sovente voler comunicare i sentimenti di rabbia che stiamo attraversando agli altri e perfino all’ex partner. Inoltre, ci si interroga sui motivi della rottura e si anestetizza la sofferenza ribellandosi alla situazione.
Si passa poi alla fase della contrattazione, momento in cui si tenta di rimettere i cocci insieme nella speranza di recuperare le cose. Nella nostra mente si fa largo il dubbio se la rottura sia stata giusta o meno, interpretandola come una possibile prova della coppia e riflettendo se tornare sui nostri passi. Il sentimento di speranza accompagna questa fase, portandoci anche a mettere in campo azioni volte a far ingelosire l’altra persona per attirare la sua attenzione. Se tutto questo può essere interpretato come un ritorno al passato, in realtà non è così: infatti, dietro questa fase emerge la presa di consapevolezza che la rottura c’è stata davvero, accompagnata dal tentativo di trovare un modo per superarla.
Rielaborare la fine di una storia: depressione e accettazione sono le ultime fasi del processo
La speranza della contrattazione è seguita dalla depressione, quarta fase del processo: in questo momento la delusione viene a galla e si prende coscienza di come la rottura sia reale, definitiva e come non si possa più tornare indietro. Sofferenza, tristezza, disperazione e sconforto sono i sentimenti dominanti: anche se questa fase è molto difficile, è necessaria per riuscire ad accedere all’ultimo gradino del processo, ovvero l’accettazione. La fase finale del processo di elaborazione di una perdita coincide con il venire a patti con l’evento traumatico e non combatterlo più. Solo quando le cose vengono accettate ci si libera, potendo così fare spazio al nuovo. Ed è qui che si sperimenta una sorta di rinascita, intraprendendo un nuovo cammino con una maggiore consapevolezza di sé: anche le esperienze dolorose, come un amore perduto, ci insegnano qualcosa e ci aiutano a comprendere i nostri reali bisogni e cosa desideriamo davvero in una relazione.
Come uscire dalla fine di una storia: consigli utili
Per superare una rottura possiamo aiutarci con alcune azioni. Come non mai bisogna darsi attenzioni, dedicandosi per esempio agli hobby e frequentando affetti e le persone che ci fanno stare bene. Curare la nostra esteriorità e interiorità potrà darci sollievo, come anche, se necessario, farci aiutare intraprendendo un percorso di terapia. In generale è importante non lasciarsi andare, ritagliandosi del tempo anche per l’attività fisica, alleata per scaricare le tensioni e alzare le endorfine, rivedendo la nostra programmazione quotidiana e se possibile organizzando un viaggio in compagnia. Inoltre, è cruciale darsi il giusto tempo per riprendersi ed essere pazienti, senza però chiudersi troppo, continuando comunque a vivere.
5 canzoni da ascoltare per superare la fine di un amore
Per ritrovare la forza dopo una fine, anche la musica può venire in nostro soccorso. Ascoltare canzoni in cui si narra di quello che stiamo vivendo ci può far sentire infatti meno soli.
Tra queste per esempio spicca “Someone like you” in cui Adele racconta il tumulto di sentimenti vissuti in seguito alla conclusione di una storia significativa e il dover accettare come il suo ex sia tra le braccia di un’altra. Facendo un tuffo nel passato una canzone con cui leccarsi le ferite è “Knowing Me, Knowing You”, singolo degli ABBA del 1977 in cui si parla della chiusura di una storia e il dolore che questo comporta, nella consapevolezza, però, di come sia necessario accettarne la fine. Se si è in cerca di una sferzata di positività, dopo una fine ci si può affidare alle strofe dell’intramontabile hit “Tanti Auguri” di Raffaella Carrà, prendendo spunto dal consiglio dell’icona, elargito nella famosissima strofa: “E se ti lascia lo sai che si fa. Trovi un altro più bello, che problemi non ha.”
Guardando sempre al repertorio italiano, un grande classico è “Io no” di Vasco Rossi, del 1998, in cui l’artista modenese canta di un amore finito e sofferto, tra rancore, dolore e la difficoltà di dimenticare l’altro. Un’altra canzone da ascoltare è il capolavoro di De Andrè “Amore Che Vieni, Amore Che Vai”, del 1966, in cui il cantautore genovese narra della caducità di un sentimento sfumato e la malinconia che questo comporta.
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