Dai voce a chi non ce l'ha
#ProteggolaProtesta è la campagna di Amnesty International per garantire il diritto alla libertà d’espressione in ogni angolo del mondo perché bisogna manifestare oggi per i diritti di domani
Lanciata due anni fa da Amnesty International, la campagna globale #Proteggo la protesta è più attuale che mai. Mai come negli ultimi anni si è assistito a grandi mobilitazioni di massa, proteste pacifiche che hanno mobilitato migliaia di cittadini in ogni parte del mondo da Black Lives Matters a Me Too, fino ai Fridays for the Future che hanno fatto scendere in piazza anche i ragazzi più giovani contro i danni dei cambiamenti climatici. Eppure mai come oggi la possibilità di esprimere in modo libero e pacifico le proprie opinioni va difeso.
Nella maggior parte dei casi la risposta delle autorità a questa ondata di opinione pubblica e proteste di massa è stata repressiva e spesso violenta. Questo non vale solo in paesi come Afghanistan, Iran, Russia, Senegal o Sri Lanka. Anche in Europa le autorità statali si stanno servendo di tutta una serie di misure per sopprimere il dissenso.
Da una parte le autorità hanno adottato una strategia che ha portato a demonizzare chi protesta, giustificando le limitazioni alle manifestazioni sostenendo che costituiscono una minaccia all’ordine pubblico e additando le persone che vi prendono parte, definendole “provocatrici”, “rivoltose” o persino “terroriste”.
Dall’altra, si è andati nella direzioni della militarizzazione delle forze dell’ordine, dotandole delle cosiddette armi meno letali, come manganelli, spray al peperoncino e lacrimogeni, fino ad arrivare a granate assordanti, cannoni ad acqua e pallottole di gomma.
Negli ultimi mesi sono stati documentati anche in Italia episodi di uso eccessivo della forza, non in linea con gli standard internazionali, da parte della polizia durante diverse manifestazioni. “È tempo di reagire e ricordare a voce alta a chi sta al potere che il diritto di protestare, di reclamare, di chiedere un cambiamento liberamente, collettivamente e pubblicamente è inalienabile”, come ha ribadito Amnesty International Italia lanciando ora la campagna “Manifesta oggi per i diritti di domani”.
La campagna realizzata insieme con attivisti e attiviste di Baobab, Extinction rebellion, Fridays for future, Greenpeace, Lucha y siesta, No Tav, Non una di meno e Unione sindacale di base, ha obiettivo di mettere l’accento sull’importanza delle proteste pacifiche, come motore di cambiamento sociale e tutela dei diritti umani. Come sancito in Italia dall’art. 17 della Costituzione che garantisce, appunto, il diritto di riunirsi pacificamente e senza armi.
Con questa campagna e tramite un nuovo appello, rivolto alla presidente del Consiglio e al ministro dell’Interno per garantire la tutela del diritto di protesta e l’introduzione dei codici identificativi per le forze di polizia, Amnesty International Italia intende ribadire che le proteste pacifiche non sono una minaccia all’ordine pubblico, ma un diritto fondamentale.
L’obiettivo di Amnesty International Italia con “Manifesta oggi per i diritti di domani” è che tutte le persone si possano sentire libere di intraprendere azioni pacifiche per far sentire la propria voce e far valere i proprio diritti in tutta libertà e sicurezza e senza dover temere intimidazioni o ripercussioni.
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