Cosa vedere in Albania
Fino a qualche anno fa l’Albania era ben lontana da essere una meta turistica, per via di una serie di pregiudizi spesso legati soprattutto alla delicata situazione politica che ha interessato il Paese negli anni ’80 e ’90. Oggi però le cose sono cambiate e l’Albania si sta affacciando lentamente al turismo, alla luce del notevole patrimonio storico e di quello naturalistico che meritano di essere scoperti. In questo Paese dei Balcani sorgono parchi nazionali di una bellezza incontaminata, senza contare le Alpi Albanesi e l’incantevole costa.
Sono moltissime le cose da vedere in Albania, tra gioielli naturalistici, siti archeologici e città dall’antico sapore d’Oriente, con tour che portano il viaggiatore in luoghi come ad esempio Tirana, il Lago di Ohrid, Argirocastro e la bella Riviera Albanese.
Cosa vedere in Albania: i gioielli naturalistici
Il “Parco Nazionale di Valbona” è una delle aree naturalistiche più importanti dell’Albania ed è qui che svettano le Alpi Albanesi, con il monte Jezerca che sfiora i 2694 m. di altezza: il territorio è un tripudio di pascoli verdi e laghi come quello artificiale di Koman, senza dimenticare che il parco comprende anche una parte della faggeta primordiale dei Carpazi dichiarata Patrimonio dell’UNESCO.
Non lontano si trova Teth, villaggio situato nell’omonimo parco nazionale dove si trova la bellissima Cascata di Grunasit, alta 30 m. e raggiungibile percorrendo un sentiero che costeggia il fiume Shalë. Teth sorge ad appena 70 km dalla cittadina di Scutari, l’antica capitale dell’Illiria: questo borgo è una tappa imperdibile di un viaggio in Albania, per via della presenza della Fortezza di Rozafa che, si dice, sia stata costruita con il benestare del diavolo dietro un doloroso sacrifico umano. A due passi ecco il Lago di Scutari, vero paradiso naturalistico dove vivono numerose specie di pesci rari, di alghe ma anche di uccelli che renderanno felici gli appassionati di birdwatching. In mezzo al Lago di Scutari si trova un isolotto di pietra occupato dalla Fortezza di Grmozur, eretta dagli ottomani nel 1843.
Non si possono poi dimenticare i laghi di origine glaciale situati all’interno del “Parco Nazionale di Lurë”, formatisi addirittura del periodo di Würm: da non perdere il Lago dei Fiori, la cui superficie acquea è ricoperta da bellissime e bianche ninfee giganti.
Tra i luoghi da vedere assolutamente in Albania c’è poi Syri I Kalter, ossia il Blue Eye, una meravigliosa sorgente carsica situata a due passi da Saranda: l’acqua sgorga misteriosamente a ben 50 m. di profondità e assume una magica colorazione azzurrina, anche grazie alle rocce calcaree che la circondano. Le acque sono decisamente fresche e i bagni sono vietati: non mancano quelli che si tuffano ugualmente in questa sorgente, godendosi la natura circostante che abbonda di sicomori e querce.
A dir poco magnifico è anche il Lago di Ohirid, situato al confine con la Macedonia del Nord: dichiarato Patrimonio dell’UNESCO, è nato millenni or sono da una fossa tettonica e rappresenta uno dei laghi più profondi e antichi di tutta Europa. Nel lago di Ohrid e attorno a esso sopravvivono specie di flora e di fauna endemiche e per questo preziose, senza contare il pittoresco villaggio di Lin che si specchia nelle acque di questo bacino lacustre, con il suo sito archeologico che conserva i resti di una basilica paleocristiana risalente al VI secolo.
L’Albania tra mare, spiagge e villaggi costieri
Non si può non citare, tra i più bei luoghi naturalistici dell’Albania, il “Parco Nazionale di LLogara”, sito all’ombra dei Monti Cerauni e il cui simbolo sono i Flag Pine, pini dai tronchi ricurvi che sembrano proprio bandiere al vento. Nel parco si trova lo scenografico Passo LLogara, raggiungibile percorrendo la SH8, una strada panoramica che collega Valona a Saranda: qui Giulio Cesare, dopo essere sbarcato a Palasë, fece sostare le sue numerose legioni.
Dal Passo di LLOgara si gode una delle più belle viste sulla sottostante Riviera Albanese, quel tratta costiero che svela al viaggiatore una serie di calette, spiagge e borghi che meritano di essere visitati e vissuti in particolare durante la stagione estiva. Presso la cittadina di Valona si trovano alcune delle più belle spiagge albanesi, come ad esempio quella di ciottoli di Radhima, di Palasë e Gjipe Beach, spettacolare arenile celato all’interno di un canyon raggiungibile solamente in jeep oppure a piedi.
A due passi da Valona si trova poi l’incontaminata Penisola di Karaburun, completamente disabitata e anche priva di energia elettrica: si può raggiungere solamente percorrendo vecchi sentieri dei pastori e qui si trovano spiagge di grande bellezza, bagnate da acque eccezionalmente cristalline che nascondono fondali da esplorare facendo snorkeling o immersioni.
Da Valona si consiglia di visitare anche la Laguna di Narta e l’isola di Zvërnec, sulla quale sorge il Monastero di Santa Maria risalente al XIII-XIV secolo: i tramonti che si godono da questa laguna sono forse i più belli di tutta l’Albania.
Si trovano spiagge incantevoli anche a Saranda, la cosiddetta “Ninfa dello Ionio” famosa anche per la presenza del Monastero dei 40 Santi e poi a Ksamil, dove gli arenili sono talmente belli da ricordare quelli della confinante Grecia. Ksamil si trova proprio davanti all’isola di Corfù e, tra tutte, meritano una sosta la Spiaggia dello Specchio e quella del Monastero, situata all’ombra di una collina in cima alla quale sorge il Monastero di San Giorgio.
Il mare che bagna la costa di Ksamil è punteggiato da quattro isolotti disabitati facilmente raggiungibili in barca, kayak oppure a nuoto: tra tutte spiccano le Isole Gemelle, parte del “Parco Nazionale di Butrinto” e tra loro collegate da una lingua di sabbia circondata da una vegetazione dall’aspetto tropicale.
Le principali città dell’Albania
Chi sta organizzando un viaggio in Albania può scegliere come base di appoggio la sua capitale, Tirana: sorge sulle rive del fiume Lana, ai piedi del Monte Dajtit la cui vetta può essere raggiunta in cabinovia. Fondata nel XVII secolo da Sulaiman Pascià, Tirana ha il suo cuore pulsante in Piazza Skanderbeg, nome dell’eroe che ha combattuto contro l’occupazione ottomana. Sulla piazza si affacciano edifici monumentali quali il Museo Storico Nazionale, con un grande mosaico in stile sovietico sulla facciata e il Bunk’Art, un museo che narra la storia dell’Albania sito all’interno di un immenso bunker sotterraneo. Tra le cose da vedere a Tirana ci sono anche la settecentesca Moschea di Ethem Bey, dai soffitti e le pareti decorati in stile islamico, la Cattedrale della Resurrezione di Cristo con la grande cupola decorata all’interno con un bellissimo mosaico del Cristo Pantocratore e infine la Piramide, un centro culturale nato come mausoleo del dittatore Hoxha.
Anche Durazzo è una città che merita di essere rivalutata, alla luce del suo patrimonio storico composto da siti come i resti del Foro Bizantino del VI d.C., di un bagno termale romano e dell’Anfiteatro, costruito tra il I e il II d.C. durante il regno di Traiano, di cui sono ben visibili le gallerie, le gradinate della cavea e una cappella paleocristiana impreziosita da bellissimi mosaici. Nello stesso Museo Archeologico di Durazzo è possibile ammirare reperti antichissimi degli Illiri, dei Romani, dei Bizantini e degli Ottomani e tra tutti spicca lo straordinario mosaico “La bella di Durazzo”.
Non si può lasciare l’Albania senza poi aver visitato i suoi siti archeologici, da quello di Butrinto dichiarata Patrimonio dell’UNESCO all’antica Apollonia citata anche da Cicerone, fino ad Antigonea, fondata dal re dell’Epiro, Pirro, nel 295 a.C.. Quest’ultima sorge a due passi dalla bellissima città di Argirocastro che, con le sue case-torri in pietra, il bazar del XVII secolo e il Maniero dell’anno 1100 sede del Museo Nazionale delle Armi, è stata dichiarata Patrimonio dell’UNESCO.
Anche Berat, nota come “la città delle 1000 finestre” è Patrimonio dell’Umanità ed è dominata dal Castello del XIII secolo: la fortezza, che mostra un mix di stile bizantino e ottomano, domina il fiume Osum, sulle cui sponde sorgono i pittoreschi quartieri di Mangalemi e di Gorica.
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