Cosa vedere di insolito a Milano
O mia bela Madunina recita la celebre canzone meneghina, composta da Giovanni D’Anzi in una notte d’ottobre del 1934. La Madonnina è il simbolo di Milano, una città ricca di fascino, di mete molto quotate dai turisti italiani e stranieri che ogni anno si riversano all’ombra del Duomo. Milano è anche un luogo che nasconde tantissimi angoli suggestivi da visitare, meno conosciuti ma altrettanto meritevoli di attenzione.
Cocooners vi propone dieci destinazioni insolite per scoprire un nuovo sguardo sul capoluogo lombardo.
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Quartiere Arcobaleno
Vi hanno raccontato per anni una Milano grigia e completamente coperta dalla nebbia? Il Quartiere Arcobaleno vi farà ricredere in pochi istanti. Lo stile liberty dei palazzi, tra Porta Venezia e Corso Magenta e tra via Castel Morrone e via Pisacane caratterizza questo splendido angolo variopinto della città. Scoprirete giardini, decorazioni floreali e un silenzio irreale e insolito per una Milano conosciuta anche per il suo traffico intenso. Il Quartiere Arcobaleno è una boccata d’aria fresca, una sorta di ‘Stargate’ verso un mondo incantato e fiabesco, paragonato da alcuni visitatori al celebre quartiere londinese di Notting Hill. Un tour davvero originale e inedito per quanto concerne il contesto milanese, arricchito dalla presenza della misteriosa Casa 770, luogo d’incontri ed eventi culturali ma con un passato storico d’indubbia importanza.
Ernest Hemingway e il territorio milanese. Un rapporto molto stretto e documentato nel corso degli anni e ora un tour ricco di tappe che ripercorrono la storia meneghina dello scrittore, dai tempi della Prima Guerra Mondiale e del suo ricovero all’ospedale americano fino ad uno dei suoi grandi capolavori, Addio alle armi, nel quale Hemingway restituisce al lettore lo sguardo di una Milano ravvivata dai caffè storici, le corse a cavallo all’Ippodromo e le vedute sul Duomo e Galleria Vittorio Emanuele.
Le vicissitudini di una carriera piena di ispirazioni, luoghi, uomini e donne che hanno segnato l’intera esistenza di Hemingway, si ritrovano in questo viaggio a ritroso nella storia, nei luoghi milanesi che hanno accompagnato il suo soggiorno in questa città. Un viaggio che si riflette inevitabilmente sulla tradizione europea e internazionale di un gigante della letteratura.
Il ritrovo alla Pinacoteca di Brera è la genesi perfetta per questo tour che sarà condotto da una guida turistica e storica dell’arte, che permetterà ai partecipanti di cogliere ogni sfumatura e dettaglio dello scrittore e del suo rapporto con Milano.
Una città che dimostra di saper sfuggire con decisione ad ogni stereotipo. Una città che necessita di essere scoperta con calma, pazienza e comprensione. Grazie a questo approccio è possibile ottenere grandi soddisfazioni da un tour milanese, che nasconde stranezze alle quali mai si assocerebbe il nome di Milano.
Se il tragitto tra i variopinti Palazzi Liberty del Quartiere Arcobaleno non vi sazia è possibile che una passeggiata lungo un Naviglio meno battuto, quello della Martesana, possa soddisfarvi a dovere. I veri milanesi lo chiamano Naviliett ed è una vera e propria chicca costruita da Filippo Maria Visconti nel Quattrocento, corredata da lussuose ville che si mostrano fiere della propria regalità ottocentesca sulle sponde del fiume. In particolare, Villa Singer, che fungeva da distilleria di profumi.
A corredo della Martesana troviamo la piccola Ville Lumière, il borgo di Gorla, costellato da deliziosi giardin,i dalla Villa Finzi con il Tempio della Notte fino al Monastero delle Clarisse e l’Università Cattolica. I lettori manzoniani ricorderanno inoltre che proprio alla Cassina de’ Pomm giunse Renzo nel suo lombardo peregrinare in quel di Milano.
Non di soli giardini, palazzi e fiumi vive questa città. Milano è fulcro di misteri e simbologie, storia, miti e leggende. Numerosi sono gli appassionati dell’Ordine dei Templari, che in città erano presenti nel 1135, provenienti in Occidente dall’Oriente, laddove nacquero per difendere il Santo Sepolcro a Gerusalemme. Le tracce dei Templari si possono ripercorrere dalla Chiesa di Santa Maria della Pace sino al luogo in cui si ritrovava la Commenda dell’istituzione dei Templari, ovvero la Chiesa di San Paolo e Barnaba. Dai Giardini di Guastalla, dove inizia il tour guidato, si giunge sino alla celebre Casa dei Templari per poter ammirare i segni del leggendario passaggio del più noto ordine religioso cavalleresco medievale.
Uno dei più grandi romanzieri italiani, la firma dietro il capolavoro letterario de I Promessi Sposi. Alessandro Manzoni è uno dei volti simbolo della Milano letteraria e la possibilità di entrare nella sua dimora meneghina è un privilegio che permette ai visitatori di avvicinarsi ulteriormente all’intima quotidianità di Don Lisander, in un luogo restaurato in occasione di Expo 2015 e culla di un’esistenza epica, simbolo dell’Ottocento, e ripercorsa in un racconto che conduce sino in Piazza San Fedele, alla statua celebrativa del Manzoni.
Mix affascinante tra moderno e antico, il Quartiere dell’Ortica è quel luogo cantato da Nanni Svampa, “Dòpo el pont che va giò a l’Ortiga, dove ona volta gh’era on quaj praa, coi sò pegor gh’era la Rita a faj pascolà”. Il Quartiere dell’Ortica nasce come borgo antico nei pressi del fiume Lambro e cresce inizialmente isolata, a causa del suo utilizzo come deposito di locomotive. Il passaggio da zona agricola a industriale permette al Quartiere dell’Ortica di rendersi indipendente, aumentando esponenzialmente il senso di comunità nei propri abitanti. Dal 2015, con il progetto ORME, la presenza di murales racconta la storia del quartiere e lo proietta nel futuro.
Un angolo nascosto della Stazione Centrale, impossibile da visitare per il pubblico. Un luogo pregno di storia, costruito da Ulisse Stacchini sopra il Binario 21, laddove sorge il Memoriale della Shoah.
Articolato su due piani, il Padiglione Reale è un luogo surreale, ricco di dettagli, con mobili pregiati e marmi in stile Impero e mosaici al piano superiore e la Sala delle Armi al piano inferiore.
Un luogo sospeso nel tempo e apparentemente lontano dal vociare dello scalo ferroviario milanese, dove il silenzio regna sovrano e dove l’ospite entra in un tempo antico e distante dalla contemporaneità.
Al Palazzo Arengario in Piazza Duomo trova spazio l’affascinante Museo del Novecento, un luogo in cui si possono scovare decine di opere risalenti al XX e XXI secolo, in un fertile calderone di opere, artisti e correnti pittoriche che raccontano attraverso il percorso la crescita dell’arte contemporanea e lo stile unico delle Avanguardie del Novecento. Da Boccioni a Modigliani, da Picasso a De Chirico, un luogo in cui scoprire la storia dell’arte che ha segnato gli ultimi secoli della storia dell’arte.
Non di sola Scala vive il teatro meneghino. Seppur venga definita come una versione in miniatura del più celebre palcoscenico al mondo, il Teatro Gerolamo fu inizialmente destinato agli spetttacoli di marionette, ma dopo la chiusura nel 1957 – la costruzione risale al 1868 – ospitò numerosi recital, cabaret e monologhi. Vi recitarono nomi illustri dello spettacolo italiano, tra cui Dario Fo, Franca Valeri e Giorgio Gaber. Dopo varie chiusure e riaperture, il Teatro Gerolamo oggi rimane un fulgido esempio di architettura teatrale ottocentesca e una tappa imprescindibile per scoprire una Milano insolita e poco conosciuta.
A distanza di 80 anni dai bombardamenti di Milano, il racconto di uno dei rifugi antiaerei pubblici di Milano, descritto anche dal regista Ermanno Olmi nell’opera letteraria Ragazzo della Bovisa. Parzialmente riallestito, il Rifugio n. 87 permette oggi ai visitatori di calarsi perfettamente in quell’epoca, per comprendere maggiormente le sensazioni vissute da chi in epoca bellica fu costretto a rimanere in città e appellarsi all’unica possibile salvezza; il rifugio antiaereo. La visita è a cura di Gianluca Padovan, storico ed esperto di cavità artificiali.
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