Cosa vedere a Matera in un giorno
Matera è l’emblema della regione in cui sorge, la Basilicata: se in passato questa è stata una terra dimenticata, oggi la sua bellezza e il suo valore storico-artistico sono stati riscoperti, con turisti di tutto il mondo che hanno conosciuto questo angolo di sud Italia autentico e affascinante.
Matera era considerata la vergogna d’Italia, dove la popolazione viveva in povertà mentre il resto d’Italia correva e si sviluppava. La cittadina, tra le più antiche del mondo, ha saputo rinascere mantenendo la sua atmosfera unica, fino al riconoscimento di Capitale della Cultura nel 2019. La sua valorizzazione è passata anche dalle produzioni cinematografiche che hanno scelto Matera come set di film di successo come La Passione di Cristo di Mel Gibson, la nuova versione di Ben-Hur e Cristo si è fermato a Eboli.
Basta un giorno per scoprire le bellezze di Matera, anche quelle nascoste e poco note, comprese le leccornie parte delle tipicità gastronomiche del luogo.
I Sassi, tra leggende e tradizione
Matera, dichiarata nel 1993 Patrimonio dell’UNESCO, sorge a ridosso della Gravina, una grande e suggestiva depressione attraversata in fondo dall’omonimo torrente. Ciò che rende unica la cittadina lucana sono i suoi Sassi, quel complesso di grotte naturali o scavate nel tufo, che per anni sono state le case dei materani, oltre ad ospitare chiese rupestri di indicibile bellezza.
Trattenendosi a Matera fino al calare della sera, renderà questo viaggio indimenticabile, con la città che si punteggia di mille lucine e i vicoli più oscuri che rimandano alle antiche leggende del posto. Non è raro che qualche anziano narri agli avventori la leggenda del monaco vestito di bianco che appare proprio lì dove è morto qualcuno oppure delle malambr, ombre che invitano i passanti a cambiare strada. Chi poi sceglie di visitare Matera tra il 1 e il 2 novembre sarà suggestionato dalla storia secondo la quale in passato, nella notte che precedeva la commemorazione dei defunti, tutti si chiudevano in casa perché la Processione dei Defunti si snodava tra i Sassi di Matera.
Di giorno l’angolo più caratteristico di Matera esprime però tutta la sua bellezza, sia il Sasso Baresano che quello Caveoso, dove le grotte si dispongono ad anfiteatro attorno alla Gravina. Presso il Sasso Caveoso c’è la prima cosa da vedere a Matera, la Casa-Grotta in Vico Solitario. Questo ambiente è stato abitato fino agli anni 50 e, vistandolo, è possibile vedere come la famiglia materana dell’epoca viveva, tra arredi e oggetti di vita quotidiana. Pare ci vivessero 11 persone assieme a muli e galline, i quali convivevano con gli umani in un ambiente angusto e precario, illuminato solo da una piccola finestra.
Uscendo dalla Casa-Grotta si consiglia di raggiungere l’adiacente laboratorio di Ceramica Sonora, dove è possibile acquistare tipici fischietti in terracotta.
Le chiese rupestri di Matera
Il tour di un giorno a Matera non può non comprendere un giro tra le più belle chiese rupestri della città: nacquero nell’Alto Medioevo quando i monaci bizantini e benedettini si stanziarono nelle grotte, trasformandole in chiesette, cenobi, piccoli santuari ed eremi. Sorgono in gran parte nel fantastico paesaggio rupestre che si trova tra la Gravina di Matera e quella di Picciano e fanno parte del “Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano”.
Avendo a disposizione solo una giornata, si consiglia di non perdersi assolutamente la visita alla Chiesa di Santa Lucia delle Malve, all’interno della quale è presente l’affresco della Madonna del Latte: sul tetto invece c’è una piccola necropoli chiamata Cimitero Barbarico, definita da Carlo Levi il luogo “dove i morti stanno sopra i vivi”.
Altrettanto imperdibili sono la Chiesa di S.Agostino, costruita su una cripta rupestre affrescata del XIII secolo e la Chiesa di San Pietro Barisano, edificata in una grotta tufacea in stile romanico-barocco nell’XI secolo: custodisce ben sette altari, affreschi e una cripta con un ossario.
Tra le chiese rupestri più belle di Matera c’è poi quella di Santa Maria De Idris, legata al culto della Vergine Odigitria portato nell’Italia meridionale dai bizantini: l’edificio risale al ‘300-‘400 e una galleria lo collega alla Cripta di San Giovanni in Monterrone splendidamente affrescata.
Poco più oltre, lungo il torrente Picciano, sorge la spettacolare Cripta del Peccato Originale, nota anche come Cripta dei Cento Santi: all’interno la grotta è decorata con affreschi magnifici realizzati tra il VIII e il IX secolo, raffiguranti scene della Genesi e del Vecchio Testamento.
A spasso per la Matera medioevale
Dopo una pausa, magari trascorsa al tavolo di una delle trattorie di Matera per gustare il buonissimo pane di Matera IGP accompagnato da zuppe come la cialleda di verdure o la capriata a base di legumi, si può proseguire la visita di Matera e della sua Cattedrale. La chiesa, risalente al secolo XIII, domina Matera dall’alto del colle Civitas ed è dedicata a Sant’Eustachio e alla Madonna della Bruna. È un monumento imperdibile, con una facciata dove spicca il rosone con 16 raggi che domina il portale principale e la statua della Madonna della Bruna: di fianco svetta il campanile, alto ben 52 m. All’interno della Cattedrale si possono ammirare splendidi affreschi bizantini (tra cui il Giudizio Universale e quello duecentesco raffigurante la Madonna della Bruna), una pala d’altare con la Vergine Assunta del 1580, un coro in legno scolpito del XVI secolo e un presepe realizzato in pietra nel 1534 da Altobello Persio.
Chi ha ancora un po’ di tempo può visitare il MUSMA, il più grande museo sotterraneo al mondo dedicato alla scultura contemporanea: si trova all’interno e al di sotto del Palazzo Pomarici, di cui non si possono non apprezzare le bellissime Sale della Caccia. Il MUSMA comprende ben 7 camere ipogee, nelle quali sono esposte sculture ma anche medaglie, libri, ceramiche, monili e altre opere legate ad artisti come Ortega, Cascella, Milani e Manzù.
Tra gli edifici civili più belli di Matera c’è anche il Palazzo Lanfranchi, davanti al quale si trova La Goccia, una scultura di Azuma: oltre ad essere sede del Museo Nazionale d’Arte Medioevale e Moderna della Basilicata, il palazzo cela un’antica cisterna ipogea, la quale serviva per fornire di acqua la comunità diocesana che risiedeva nell’edificio nel ‘600.
I sotterranei di Matera: un tesoro da scoprire
I sotterranei di Matera sono uno dei luoghi più suggestivi della città e non si può lasciare la cittadina lucana senza averli visitati. È nel cuore di Matera che sorge il Palombaro Lungo, una spettacolare opera idraulica la cui realizzazione è iniziata nel XVI secolo: chiamata anche Cattedrale d’Acqua, si tratta di una cisterna che, grazie a un ingegnoso sistema di gallerie, grotte e cunicoli, convogliava l’acqua alle case che si trovavano lontano dai Sassi.
Una vista nei sotterranei permette anche di scoprire la chiesetta rupestre del Santo Spirito, situata proprio al di sotto di Piazza Vittorio Veneto e risalente ad almeno il VIII secolo.
Si incontra poi il Sepolcreto di San Pietro Barisano, un luogo che metterà i brividi a molti visitatori: infatti i 60 stalli in pietra che ancora si scorgono servivano per far letteralmente scolare i corpi dei monaci morti, in modo da velocizzarne la decomposizione e procedere poi alla sepoltura.
Sono poi molti i musei che sorgono proprio nelle viscere di Matera, a partire dal MUST dove, attraverso un curioso percorso sensoriale, i visitatori possono ammirare i fossili, scoprire come si lavoravano le pelli in passato o come si producevano vino e olio di oliva.
Il Presepe Vivente di Matera
Il periodo dell’Avvento è uno dei periodi migliori per organizzare un weekend per vedere il presepe vivente di Matera, quando la cittadina si trasforma nella Betlemme di 2000 anni fa. Centinaia di figuranti con costumi d’epoca fanno rivivere la storia della Natività, culminante nella nascita del Bambinello in un grotta, sormontata da una luminosissima stella cometa: non manca la visita dei Re Magi il giorno dell’Epifania.
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